Il luogo giusto per sciare: ad Arabba non mancano neve perfetta su piste magnificamente battute, cielo azzurro, aria pulita e naturalmente il sole, presente praticamente tutto l’anno. E ancora: impianti di risalita ultramoderni, che consentono di raggiungere alcune tra le location più belle e panoramiche di tutta l’area sciistica e, non da ultimo, tanto divertimento ed esperienze gourmet in alta quota. Parliamo del punto di riferimento a valle (Fodom) dello scenografico comprensorio sciistico di Arabba-Marmolada, che fa parte del celebre carosello Dolomiti SuperSki.
Il luogo giusto per sciare: una certezza
Ad Arabba si scia per davvero e per tutta la stagione, dall’apertura alla chiusura impianti (quest’anno prevista per il 14 aprile 2020). Arabba è il luogo nel quale è possibile mettersi alla prova sulle piste più belle: il punto di partenza per raggiungere emozionanti discese, fino a oltre 2.500 metri. Si tratta del paradiso di sciatori e snowboarder. Anche chi non scia, potrà godersi lo spettacolo unico del massiccio del Sella e del ghiacciaio della Marmolada.
Il luogo giusto per sciare: le piste

Oltre 62 chilometri di piste lunghe e tecniche sono a disposizione degli sciatori. Le piste nere da non perdere sono sicuramente la Fodoma, la Ornella, la Sourasass e la Burz: le prime tre sono interamente esposte a nord, con tratti che superano il 70% di pendenza, ma non mancano ovviamente le piste rosse e blu, altrettanto divertenti ed estremamente godibili dal punto di vista panoramico. Ci sono 28 impianti di risalita e dislivelli oltre gli 800 metri: dai 1.602 metri di Arabba fino ai 2.538 di Forcella Europa, passando per i 2.478 di Porta Vescovo. I punti sono raggiungibili sia tramite la telecabina Europa, la cui stazione intermedia è il punto di transito per la Marmolada, sia con il modernissimo Funifor. Ci si trova immersi in uno scenario di rara bellezza, che comprende due tra i più famosi e spettacolari itinerari sugli sci di tutte le Alpi: lo skitour della Grande Guerra (che ripercorre il fronte dolomitico lungo il quale si scontrarono tra il 1915 e il 1917 i Kaiserjäger austriaci e tedeschi da una parte e gli Alpini italiani dall’altra) e il Sellaronda, il famoso “giro dei quattro passi”: 40 chilometri con gli sci ai piedi. Quest’ultimo costituisce un vero must, per gli amanti dello ski-in ski-out. Il contesto è accessibile anche agli sciatori meno esperti: con la telecabina a 8 posti Portados, che non arriva in cima a Porta Vescovo, è possibile percorrere il mitico giro senza affrontare il muro in vetta. Per chi invece non teme le sfide, un paio di giri in più sulla Fodoma o una scappatina in Marmolada sono d’obbligo, così da aggiungere un pizzico di emozione e adrenalina in più alla propria giornata.
Il luogo giusto per sciare: il cibo
Oltre alle emozioni in pista, un altro fiore all’occhiello del comprensorio è sicuramente l’offerta food. Meritano una visita ben cinque diverse realtà: la principale in termini di ricettività rimane il Rifugio Luigi Gorza, piacevole punto di incontro a 2.478 metri di altezza con il suo elegante self-restaurant, nel quale è possibile gustare i piatti tipici della tradizione come le zuppe e le vellutate, i tirtlen, le paste ripiene di funghi ed erbette, gli spezzatini di cervo e cinghiale. Il Grand bar è perfetto per una sosta veloce (pizze, panini e focacce fatte in casa) sulle sue accoglienti gradinate esterne, disposte ad anfiteatro e dotate di comodi cuscini. Al suo interno si trovano anche il Viel dal Pan, ristorante gourmet tra i più alti delle Dolomiti: sono soltanto dieci tavoli, per un’esperienza gastronomica unica, e il Bistrot, dehors in pieno sole, affacciato sulle piste del comprensorio e sul ghiacciaio della Marmolada. Il nuovo chef Salvatore De Laurentis propone la sua cucina creativa e stuzzicante che spazia da gustose selezioni di formaggi serviti con miele, composte, pane ai fichi, alle tartare di cervo, alle fumanti zuppe del giorno, alle coscette fritte di quaglia, per ski stop da veri intenditori.
Il luogo giusto per sciare: i rifugi
Per soste golose e aperitivi in località Pescoi c’è la Cesa da Fuoch, rifugio di design a pochi passi dalla

stazione intermedia della telecabina: qui la protagonista è la grande cucina a vista, aperta in ogni momento. Si può scegliere tra grigliate, pizza o paste fatte in casa e preparate al momento, riscaldate dal fuoco dei grandi camini indoor o nelle due magnifiche terrazze esposte al sole, che saranno teatro di Dj set e wine tasting.
Le grandi vetrate panoramiche con vista mozzafiato a 360° su tutto il paesaggio bianco sono senza dubbio l’asso nella manica del Rifugio Burz. Qui si possono gustare piatti della cucina tradizionale e internazionale, sia per un veloce stop-and-go di qualità, sia per un pranzo del quale godere in completo rilassamento, da assaporare nella scenografica veranda: in menù, stinco, maiale ai ferri, grigliate, agnello con patate, strudel alla vaniglia… e tutte le domeniche pomeriggio après-ski con Dj.
Non da meno il Bec de Roces, rifugio a gestione famigliare che offre tutto il meglio dell’ospitalità ladina: dalla cucina semplice e sana che utilizza esclusivamente prodotti locali (il rifugio ha anche una mini fattoria) alla calda accoglienza degli spazi interni, all’impareggiabile vista dal dehors.
Infine, il Rifugio Plan Boè è uno dei riferimenti più apprezzati e riconosciuti della zona: riesce sempre a sorprendere con un menù genuino e creativo, in grado di soddisfare con abbondanza e autenticità gli sportivi affamati, che si concedono una pausa ristoro tra una discesa e l’altra. Con la calda atmosfera tipica del rifugio di montagna il Plan Boè è ristorante, bar e aprés-ski ed è aperto anche a cena su prenotazione.
Il luogo giusto per sciare: qualche highlight della stagione
Pizza Party (tutti i venerdì): ogni venerdì dalle 19 alle 22.30, il bar del rifugio Luigi Gorza ospita il Pizza Party. Saranno in tavola grandi pizze riccamente guarnite, da condividere con gli amici, oppure le proposte del menù snack, da accompagnare con un aperitivo o con una gustosa birra. A far da contorno, la salita notturna in funivia, la bellezza del cielo stellato d’alta quota e l’immancabile Dj set.
Capodanno 2019: cenone di Capodanno al Rifugio Burz con aperitivo di benvenuto, cena con i piatti della tradizione rivisitati in chiave gourmet, brindisi di fine anno e balli fino a tarda notte.
Rifugio Burz: ogni martedì sera cena in rifugio con salita e discesa con il Gatto delle Nevi. Tutte le domeniche pomeriggio dalle ore 14 après-ski con Dj sulla terrazza. A febbraio, cena di San Valentino con salita e discesa notturna con il Gatto delle Nevi.
Il luogo giusto per sciare: come arrivare (in automobile)
Per chi arriva dal basso Veneto, si consiglia l’uscita dell’A27 a Pian di Vedoia, direzione Belluno. Una volta raggiunto il capoluogo, proseguire seguendo l’indicazione Agordo, quindi Alleghe e Caprile e Livinallongo.
Dalla zona di Cortina, si consiglia il passo Falzarego e poi proseguire in direzione Arabba. Tempo di percorrenza: 50 minuti circa.