Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: Guastalla

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: Guastalla

A pochi passi dall’argine destro del Po, c’è Guastalla, il principale centro della Bassa reggiana, cittadina ricca di storia e di cultura, oltrechè di grandi sapori, come ovunque in questa ricca terra.

Le sue origini pare siano etrusche, come testimonierebbero alcuni recenti ritrovamente archeologici; romani e longobardi successivamente ne hanno fatto un importante “posto di guardia” e di transito per i loro commerci, sfruttando quella grande via di comunicazione verso il mare rappresentata dal fiume.

Per la sua posizione strategica, Guastalla divenne in epoca medioevale una delle città fortificate più importanti del tempo.

Il nucleo abitativo in epoca medioevale si è sviluppato attorno alla Chiesa di Pieve, assumendo notevole importanza per la presenza di ampie zone coltivate su terreni fertili adiacenti il Po; un’importanza confermata anche dall’organizzazione di due concilii papali ospitati nella stessa chiesa nell’XI e XII secolo.

L’epoca feudale vede Guastalla passare da una dinastia all’altra, e ciascuna lascia un segno del suo dominio, con la costruzione di palazzi nobiliari, rocche, chiese, ampliamenti e rifacimenti del castello ed altri elementi architettonici che abbelliscono ed arricchiscono la citta.

Guastalla e i Gonzaga

La più importante per la città fu la munifica dinastia dei Gonzaga, alla fine della quale, all’inizio del XVII secolo, la cittadina iniziò una lenta decadenza, perdendo le mura ed il castello, distrutti dall’esercito spagnolo e divenendo subalterna alla vicina Parma.

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: GuastallaNel suo centro storico vi sono numerosi elementi dell’epoca rinascimentale: dai palazzi nobiliari alla residenza dei duchi, dalle chiese alla rete viaria, fino ai residui delle fortificazioni immersi in un’ampia zona di verde.

Nella piazza principale, una tipica piazza emiliana circondata da portici, si affacciano gli edifici del potere laico e religioso: il Palazzo Ducale, la Torre Civica, il municipio quattrocentesco, il Teatro Comunale e la cinquecentesca Cattedrale di S. Pietro Apostolo, che guardano verso il centro, dov’è eretta la statua dedicata a Ferrante I Gonzaga.

Guastalla e i suoi portici

Altri portici conducono al vicino corso Garibaldi ed alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti, ed alla cinquecentesca chiesa di Santa Croce, detta anche “chiesa della Morte”, costruita su un precedente luogo religioso di origine medievale visibile nel sotterraneo.

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: GuastallaIl centro reale della città storica è La Croce del Volterra, punto dal quale hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali alle cui estremità è situata una chiesa: a nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, ad ovest la chiesa del Santissimo Crocifisso ed a sud la chiesa di S. Carlo.

Anche il territorio circostante è ricco di chiese antiche e pievi, come ad esempio l’Oratorio di San Giorgio, piccolo gioiello romanico, l’antica Basilica di S. Pietro e Paolo di Pieve di Guastalla, che contiene un’antichissima vasca battesimale del IX o X secolo.

Nel secolo scorso Guastalla, seguendo la linea dominante, ha progressivamente trasformato la propria economia legata all’agricoltura verso quella industriale e artigianale.

La tradizione agricola è stata mantenuta in alcuni settori, quali la produzione vinicola, gli allevamenti e la produzione del Parmigiano Reggiano.

Guastalla, una gastronomia di alta qualità

Turismo sostenibile: i mille borghi della bell’Italia: GuastallaDiverse le manifestazioni che vengono organizzate a Guastalla, alcune in occasione delle ricorrenze religiose, altre per iniziative laiche e turistiche; tra queste la “Fiera delle Piante e Animali Perduti“, sulla tutela della biodiversità, oppure la “Gnoccata”, una festa popolare di origine ottocentesca, che richiama in paese migliaia di visitatori ai quali, come sempre per l’occasione, vengono proposti i prodotti tipici della migliore enogastronomia emiliana e della cucina guastallese, tra cui spiccano i “tortelli verdi”.

About Massimo Tommasini

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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