Agricoltura e salute: il ritorno della canapa, quella legale

Agricoltura e salute: il ritorno della canapa, quella legale

E’ di poco tempo la diffusione da parte di Coldiretti di uno studio sulla situazione della canapa in Italia con dati davvero strabilianti.

Diffusissima fino agli anni ’40, la canapa, o cannabis sativa, con la foglia a sette punte, è stata progressivamente abbandonata con l’arrivo delle materie plastiche e delle fibre sintetiche, fin quasi a scomparire, almeno in Italia, dove tra l’altro era illegale fino al 1998.

Originaria dell’Asia centrale, per migliaia d’anni la canapa ha accompagnato lo sviluppo del genere umano, che la utilizzava in mille modi; uno dei più antichi manufatti ritrovati è infatti un pezzo di stoffa di canapa risalente all’ 8000 a.C.

Rimanendo in ambito storico, il farsetto chiamato “Carmagnole”, un capo d’abbigliamento indossato dagli operai stagionali di Carmagnola che lavoravano al porto di Marsiglia per fabbricare corde e che fu uno dei simboli della Rivoluzione Francese, era in canapa, come anche i primi jeans erano di canapa, indossati dai lavoratori portuali di Genova e solo molto tempo dopo adottati dai cow boys americani.

Canapa: facilmente coltivabile ovunque

La pianta può essere coltivata in diverse condizioni pedologiche e climatiche, a diverse altitudini e latitudini e può resistere alla carenza d’acqua; germina in primavera e fiorisce in estate inoltrata e prima della formazione dei fiori non è possibile se sia di sesso maschile o femminile.

Agricoltura e salute: il ritorno della canapa, quella legaleDa qualche anno, invece, complice una tendenza al “naturale” e ad un certo stile di vita più salutare, moda o necessità che dir si voglia, questa fibra sta ritrovando nuova vita, tanto che dai due ettari coltivati un paio d’anni fa, si è già superato i 150 quest’anno.

Poco tempo fa il Senato ha licenziato poi una legge che destina 700.000 euro l’anno per la filiera della canapa italiana, il che potrebbe essere un incentivo interessante per agricoltori e nuovi produttori.

Cugina della ben più conosciuta “cannabis indica” meglio nota come marijuana, nella “canapa sativa” il THC, il principio attivo, ha una percentuale inferiore allo 0,2%, quindi innocua per la salute, che la rende appunto legale, anche se le cronache hanno registrato recenti clamorosi abbagli.

Canapa: boom di coltivazioni in Lombardia

Agricoltura e salute: il ritorno della canapa, quella legaleLa maggior parte delle coltivazioni si trova nella bassa Lombardia, presso piccole aziende agricole che per ovvi motivi hanno anche coltivazioni tradizionali e maggiormente remunerative, anche se va detto che quello della canapa potrebbe diventare a tutti gli effetti un vero e proprio business.

Sì, perché della canapa, come del maiale, non si butta via niente; infatti con i suoi filamenti si può fare di tutto, dai tessuti alla fibra per i pannelli isolanti, dalla farina all’olio e alla birra, ma anche per le corde, il calcestruzzo, la carta, prodotti cosmetici o come combustibile.

In Romagna è una tradizione antica tutt’ora in uso di usare teli e tovaglie decorate con stampi di rame nei due classici colori ruggine e verde.

I semi di canapa ricchi di sostanze nutritive

I suoi semi sono già conosciuti da tempo da chi ama mangiare naturale, vegano e vegetariano, per le loro qualità: contengono infatti amminoacidi essenziali, acidi grassi polinsaturi, vitamine, minerali e un’alta percentuale di fibra alimentare.

Agricoltura e salute: il ritorno della canapa, quella legaleIl guscio del seme contiene soprattutto carboidrati rinchiusi in fibre alimentari non assimilabili e clorofilla, che conferisce un colore verde all’olio.

Nella polpa vi sono proteine, grassi e piccole quantità di carboidrati e, in quantità limitata, anche vitamine, lectina, fosfolipidi, fitosteroli e altro.

L’olio di semi di canapa contiene acidi grassi essenziali che comprende tra cui acido alfa-linoleico di tipo Omega 3, spesso poco presente ma indispensabile per la nostra alimentazione.

Oggi si sta diffondendo sia come integratore alimentare che ad uso terapeutico nel trattamento di patologie come malattie dell’apparato respiratorio, artrosi, eczemi, dermatiti, malattie del sistema immunitario e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

About Massimo Tommasini

Massimo Tommasini, esperto in editoria aziendale e ambiente

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