Cumino: è una spezia non molto conosciuta in Italia. Si tratta dei semi della pianta Cuminum cyminum (conosciuta anche con il nome di cumino romano), che prima di essere trattati con il calore non hanno un aspetto (e soprattutto un profumo) invitante: anzi, sono decisamente sgradevoli alla vista e all’olfatto, con un odore che ricorda molto la muffa. Condizioni che cambiano decisamente non appena questi semini vengono sottoposti ad una fonte di calore: essi si trasformano in una spezia meravigliosa, con odori ed aromi davvero unici.
Il cumino è una spezia che molto probabilmente arriva dall’India, ma si hanno tracce anche in Nord Africa e Asia occidentale e addirittura in America Latina. Era nota anche ai Greci e ai Romani: i primi la utilizzavano prettamente come spezia in cucina, mentre i secondi ne fecero una vera e propria moneta di scambio, particolarmente utilizzata per pagare i tributi.
Oggi, in Italia il cumino non è molto utilizzato e in quelle rare volte in cui viene impiegato in cucina, lo si utilizza per aromatizzare prodotti caseari. In Alto Adige è impiegato anche per realizzare una pane molto aromatico, il pane al cumino appunto.
Nelle pietanze etniche invece, questa spezia (come tante altre) è quasi indispensabile per la preparazione di molti piatti. In particolare è presente nelle preparazioni di piatti a base di legumi, per via del potere anti-fermentativo del cumino, che limiterebbe la formazione di aria nell’intestino. La spezia è utilizzata anche per preparare piatti di carne e pesce. Ricordiamo inoltre che più ci spostiamo verso l’Equatore, più le pietanze saranno speziate: questo perché il potere antibatterico delle spezie contrasta la formazione di batteri, che a temperature calde e quindi ideali si moltiplicano più facilmente e velocemente.
Questa spezia, molto simile al seme di finocchio come forma e colore, contiene molecole antibatteriche, antifermentative ed antiossidanti, ma anche antinfiammatorie e calmanti. Inoltre, il contenuto in minerali coadiuva l’organismo nei vari processi vitali.
10 buoni motivi per consumare cumino
1. Facilita i processi digestivi, già a partire dalla bocca. Agevola inoltre l’assorbimento dei nutrienti da parte dell’intestino. Abbinato ai legumi, attenua la fermentazione e la formazione di aria.
2. Uno studio indiano sembrerebbe dimostrare come il cumino abbia effetto ‘’osteoprotettvo’’ e quindi mantenga in salute le ossa, proteggendoci da patologie gravi come l’osteoporosi.
3. Il cumino ha effetto antiossidante. Contrasta quindi i radicali liberi, inibendo la loro azione sulle cellule. Ci protegge da patologie come il morbo di Alzheimer, da malattie neurodegenerative in generale e dal cancro, in particolare quello al fegato ed allo stomaco.
4. Contrasta l’anemia, grazie a un buon livello di ferro, che viene rilasciato nella sua quasi totalità nell’intestino.
5. E’ un potente antinfiammatorio ed antibatterico, condizione che rende il cumino un alleato ideale nella lotta ai malanni stagionali e alle infezioni. L’utilizzo dell’olio essenziale estratto da questi semi è particolarmente indicato per la cura di bronchite, tosse e mal di gola.
6. I molti minerali contenuti nel cumino, combinati alle molecole antiossidanti, sono un toccasana per la memoria e lo stato cognitivo. Utile dunque per gli studenti e per tutte quelle persone che fanno della mente un uso particolarmente assiduo.
7. Contrasta la stitichezza, grazie alla presenza di fibre e alla capacità di far produrre particolari enzimi digestivi dal pancreas. Per utilizzarlo a questo scopo, è possibile consumarlo in polvere, acquistandolo in erboristeria. L’utilizzo di cumino in polvere inoltre riduce significativamente il problema delle emorroidi.
8. Ha effetto calmante. E’ quindi indicato per attenuare gli stati d’ansia e l’insonnia.
9. Grazie alla presenza di zinco e potassio, il cumino migliora le prestazioni sessuali, contrasta la disfunzione erettile e migliora lo stato di salute degli spermatozoi.
10. Contrasta l’alitosi. Dopo mangiato, per eliminare odori forti dovuti a particolari alimenti, è sufficiente masticare qualche seme di cumino.
Tabella nutrizionale del cumino
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 375 kcal |
Proteine | 17.8 g |
Carboidrati | 44.24 g |
di cui zuccheri | 2.25 g |
Grassi | 22.3 g |
Di cui saturi | 1.53 g |
Di cui mono-insaturi | 14.05 g |
Di cui poli-insaturi | 3.3 g |
Fibre | 10.5 g |
Sodio | 168 mg |
Perché non consumare il cumino
Prima di assumere cumino per la prima volta, è bene verificare di non essere allergici.
E’ sconsigliato assumere il cumino in caso di gravi malattie al fegato, poiché esso contiene sostanze che possono impattare negativamente sulla patologia.
Si sconsiglia di non assumere cumino in gravidanza, perché potrebbe causare contrazioni uterine.
Potrebbe causare episodi di ipotensione.
E’ sconsigliato se si assumono farmaci per cure ormonali, oppure farmaci foto-sensibilizzanti.