More: sono “falsi frutti” spontanei, originari dell’Africa meridionale. Sono presenti sulla Terra sin dall’alba dei tempi. Il rovo, la pianta che le origina, cresce praticamente ovunque e nelle condizioni più estreme, tanto da essere temuto dai contadini, che lo considerano un infestante capace in pochi anni di ricoprire superfici enormi di terreno. Scrissero sulle more e sui rovi tantissimi poeti, tra i quali spicca il nome di Virgilio. Una leggenda narra che quando Satana fu cacciato dal Paradiso cadde tra i rovi. Per maledire la pianta, così pungente e dolorosa, ogni anno il re degli Inferi, l’11 di ottobre, torna sulla terra per scagliare la sua maledizione sulle more, che da quel giorno in poi non saranno più commestibili: si copriranno di muffa e ragnatele e bisognerà attendere l’estate successiva, per mangiarne di nuove. Abbiamo definito la mora un falso frutto, perché in realtà la bacca nera violacea che conosciamo è la parte esterna di tanti piccoli semi contenuti all’interno: un po’ come la fragola, per intenderci. Si tratta di una drupa estiva, che si raccoglie da luglio a settembre: è bene raccoglierla ben matura, perché soltanto da matura sprigiona il suo dolcissimo sapore, che altrimenti sarebbe aspro e non edibile. Questa bacca selvatica (che oggi è possibile trovare anche in versione coltivabile, senza spine e dal sapore molto più dolce), come avviene anche per gli altri frutti di bosco, ha infinite proprietà nutrizionali e nutraceutiche: basti pensare che, se raccogliendola ci feriamo con le spine, è sufficiente spalmare sulla ferita la polpa della mora stessa, per lenire il dolore e cicatrizzare la ferita. Ricche di minerali e vitamine, le more apportano all’organismo infiniti benefici, purché vengano consumate appena raccolte o entro poche ore.
10 buoni motivi per mangiare le more
- Sono un potente antiossidante, grazie alla presenza di vitamine, flavonoidi, flavonoli e acidi fenolici; contrastano la sintesi dei radicali liberi.
- Hanno effetto benefico sul cuore, tengono a bada la pressione sanguigna e migliorano l’elasticità
dei vasi sanguigni.
- Contrastano l’innalzamento del colesterolo LDL, favorendo l’organismo nella lotta alle patologie legate alle dislipidemie.
- Hanno proprietà diuretiche e depurative.
- La presenza di fibre migliora i transiti intestinali e protegge il tratto intestinale da patologie come il cancro al colon e le infiammazioni croniche.
- Migliorano le capacità cognitive e mantengono in buona salute il cervello, aiutandoci a prevenire malattie come il morbo di Alzheimer e la demenza senile.
- Vitamine, minerali e fitoestrogeni migliorano il sistema immunitario e ci aiutano a prevenire malattie stagionali e infiammazioni in genere.
- 8. Le more proteggono dalle infezioni alle vie urinarie.
- Sono un’ottima fonte di acido folico: ideali quindi nella dieta in gravidanza, per un buono sviluppo del feto.
- Sono alleate della pelle. Mangiare le more, che non a caso sono disponibili in natura d’estate, aiuta a limitare i danni della pelle esposta al sole e a prevenire inoltre la degradazione del collagene.
Tabella nutrizionale delle more
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 36 kcal |
Proteine | 1,3 g |
Carboidrati | 8,1 g |
di cui zuccheri | 8,1 g |
Grassi | 0,5 g |
Di cui saturi | 0,01 g |
Di cui monoinsaturi | 0,1 g |
Di cui poli-insaturi | 0,3 g |
Fibre | 3,2 g |
Sodio | 2 mg |
Perché non consumare le more
Per le more non esistono vere e proprie controindicazioni, se non in caso di allergia. Bisogna limitare il consumo di more in caso di diarrea e diverticoli, oppure in caso di diabete, per l’elevato indice glicemico. E’ bene non raccogliere le more su rovi ai bordi delle strade: l’inquinamento presente sarebbe davvero dannoso per l’organismo.