Alimenti 10 e lode. Tamarindo, da bere e da mangiare, per star bene
La pianta di tamarindo non è molto conosciuta in Europa e in Italia, tanto più il suo frutto omonimo.
E’ una pianta originaria del Sud Africa me molto presente anche in Sud America e Asia, conosciuto e apprezzato in questa parte del mondo sin dall’antichità da quei popoli che avevano intuito le innumerevoli proprietà benefiche del tamarindo per l’organismo, basti pensare che veniva impiegato per curare la dissenteria, la malaria e la febbre reumatica.
Un gigante chiamato Tamarindo
La pianta può raggiungere fino a 30 metri di altezza per un diametro di circa 7 metri, il suo frutto è una fava di color marrone lunga circa 15 centimetri contenente una polpa anch’essa di color marrone ed al suo interno si trovano semi. Il frutto tamarindo appartiene alla famiglia delle leguminose e a eccezione per il triptofano, contiene tutti gli amminoacidi essenziali, per questo è considerata una pianta importantissima per il nutrimento delle popolazioni dei paesi sottosviluppati.
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Oggi, in Italia il tamarindo viene principalmente impiegato per la preparazione di sciroppo ma gli usi che si possono fare di questo frutto sono vari, dalla realizzazione di minestre alla preparazione di salse e zuppe può quindi essere consumato sia puro che come aroma o spezia per insaporire.
A livello nutrizionale, affermiamo di nuovo che il tamarindo è un legume ed è quindi ricco di amminoacidi essenziali ma meno rispetto ai suoi parenti fagioli, contiene inoltre micronutrienti fondamentali per il funzionamento dell’organismo come il fosforo, il magnesio, il potassio ed il ferro, il baccello inoltre è ricco di fibra.
10 Buoni motivi per consumare tamarindo
1 Il tamarindo è un valido antiossidante in grado di contrastare la sintesi dei radicali liberi e prevenire eventuali patologie tumorali.
2 La presenza del ferro dona al tamarindo la proprietà di contrastare l’anemia, il senso di stanchezza e spossatezza.
3 Alleato nel contrasto alla formazione del colesterolo cattivo che si riduce in base all’assunzione di questo frutto.
4 Ottimo per chi è affetto da diabete, come per il colesterolo anche per la glicemia il tamarindo ha il potere, grazie alle fibre di rallentare il rilascio di glucosio nel sangue.
5 Migliora le funzioni cognitive grazie alla presenza del magnesio che è il primo alleato del sistema nervoso, aiuta a metabolizzare i grassi ed è un buon amico delle nostre ossa.
6 Il frutto, unitamente alle foglie, lasciato macerare ha effetti lassativi.
7 E’ un antimicrobico naturale, aiuta quindi il sistema immunitario a difendersi da attacchi di microrganismi patogeni.
8 Fosforo e potassio sono alleati delle nostre cellule, favoriscono la sintesi delle proteine, mantengono in salute tutto il sistema muscolare e quello cardiocircolatorio.
9 E’ utile in caso di febbre alta dove agisce da antipiretico non a caso era utilizzato in antichità per curare la malaria.
10 Alleato della bellezza, l’applicazione del tamarindo sulle rughe sotto forma di crema ha effetti davvero postivi pari a quelli dell’acido jaluronico.
Tabella nutrizionale del tamarindo
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 240 kcal |
Proteine | 2.8 g |
Carboidrati | 62.5 g |
di cui zuccheri | 38.8 g |
Grassi | 0.6 g |
Di cui saturi | 0.3 g |
Di cui monoinsaturi | 0 g |
Di cui poli-insaturi | 0.2 g |
Fibre | 5.1 g |
Sodio | 0 g |
Tamarindo: occhio ai gonfiori!
- Non ci sono particolari controindicazione per questo alimento tuttavia deve essere consumato con moderazione dai soggetti che hanno problemi di digestione poiché i tannini contenuti nella polpa ne complicano leggermente il processo.
- E’ inoltre sconsigliato a tutte quelle persone che soffrono di problemi intestinali come gonfiore addominale e aerofagia.
- Se si assumono farmaci antinfiammatori è bene non abusarne poiché il tamarindo ne amplifica l’azione ed è bene consultare il proprio medico se si vuole consumarlo.