Alimenti 10 e lode. Tamarindo, da bere e da mangiare, per star bene
Alimentazione

Alimenti 10 e lode. Tamarindo, da bere e da mangiare, per star bene

24/04/2019
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La pianta di tamarindo non è molto conosciuta in Europa e in Italia, tanto più il suo frutto omonimo.

E’ una pianta originaria del Sud Africa me molto presente anche in Sud America e Asia, conosciuto e apprezzato in questa parte del mondo sin dall’antichità da quei popoli che avevano intuito le innumerevoli proprietà benefiche del tamarindo per l’organismo, basti pensare che veniva impiegato per curare la dissenteria, la malaria e la febbre reumatica.

Alimenti 10 e lode. Tamarindo, da bere e da mangiare, per star beneUn gigante chiamato Tamarindo

La pianta può raggiungere fino a 30 metri di altezza per un diametro di circa 7 metri, il suo frutto è una fava di color marrone lunga circa 15 centimetri contenente una polpa anch’essa di color marrone ed al suo interno si trovano semi. Il frutto tamarindo appartiene alla famiglia delle leguminose e a eccezione per il triptofano, contiene tutti gli amminoacidi essenziali, per questo è considerata una pianta importantissima per il nutrimento delle popolazioni dei paesi sottosviluppati.

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Il tamarindo è un legume

Oggi, in Italia il tamarindo viene principalmente impiegato per la preparazione di sciroppo ma gli usi che si possono fare di questo frutto sono vari, dalla realizzazione di minestre alla preparazione di salse e zuppe può quindi essere consumato sia puro che come aroma o spezia per insaporire.

A livello nutrizionale, affermiamo di nuovo che il tamarindo è un legume ed è quindi ricco di amminoacidi essenziali ma meno rispetto ai suoi parenti fagioli, contiene inoltre micronutrienti fondamentali per il funzionamento dell’organismo come il fosforo, il magnesio, il potassio ed il ferro, il baccello inoltre è ricco di fibra.

10 Buoni motivi per consumare tamarindo

1 Il tamarindo è un valido antiossidante in grado di contrastare la sintesi dei radicali liberi e prevenire eventuali patologie tumorali.

2 La presenza del ferro dona al tamarindo la proprietà di contrastare l’anemia, il senso di stanchezza e spossatezza.

3 Alleato nel contrasto alla formazione del colesterolo cattivo che si riduce in base all’assunzione di questo frutto.

4 Ottimo per chi è affetto da diabete, come per il colesterolo anche per la glicemia il tamarindo ha il potere, grazie alle fibre di rallentare il rilascio di glucosio nel sangue.

5 Migliora le funzioni cognitive grazie alla presenza del magnesio che è il primo alleato del sistema nervoso, aiuta a metabolizzare i grassi ed è un buon amico delle nostre ossa.

6 Il frutto, unitamente alle foglie, lasciato macerare ha effetti lassativi.

7 E’ un antimicrobico naturale, aiuta quindi il sistema immunitario a difendersi da attacchi di microrganismi patogeni.

8 Fosforo e potassio sono alleati delle nostre cellule, favoriscono la sintesi delle proteine, mantengono in salute tutto il sistema muscolare e quello cardiocircolatorio.

9 E’ utile in caso di febbre alta dove agisce da antipiretico non a caso era utilizzato in antichità per curare la malaria.

10 Alleato della bellezza, l’applicazione del tamarindo sulle rughe sotto forma di crema ha effetti davvero postivi pari a quelli dell’acido jaluronico.

Alimenti 10 e lode. Tamarindo, da bere e da mangiare, per star bene

Tabella nutrizionale del tamarindo

INFORMAZIONI NUTRIZIONALIPER 100 g
Valore energetico240 kcal
Proteine2.8 g
Carboidrati62.5 g
di cui zuccheri38.8 g
Grassi0.6 g
Di cui saturi0.3 g
Di cui monoinsaturi0 g
Di cui poli-insaturi0.2 g
Fibre5.1 g
Sodio0 g
Daniele Sciotti, biologo nutrizionista, dott. in Scienze della nutrizione umana Origini contadine e un amore incondizionato per la dieta mediterranea. Nato a Velletri, in provincia di Roma, da sempre a contatto con il verde e la natura di quei meravigliosi luoghi ricchi di tanta storia e soprattutto di tradizioni, inizia lo studio della scienza dell’alimentazione dopo aver sofferto di obesità. Una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana conseguita presso l'Università San Raffaele di Roma Una laurea in scienze dell’alimentazione e gastronomia presso l’Università San Raffaele di Roma. Iscritto all’ordine nazionale dei biologi a seguito del superamento dell’esame si stato presso l’università di Tor Vergata Roma. "100 Alimenti 10 e lode" è la sua prima opera letteraria pubblicata ad agosto 2020.

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