I sintomi della celiachia possono anche essere sfumati
È una malattia sempre più diffusa, a tutte le età. Molti pensano che la celiachia sia facilmente riconoscibile. In realtà, non sempre causa sintomi caratteristici. Anzi, in alcuni casi rischia di passare inosservata perché provoca disturbi blandi, che la persona riconduce ad altre patologie.
Che cos’è la celiachia
La celiachia è un’intolleranza alimentare permanente verso un complesso di proteine, dette glutine, contenute in alcuni cereali di uso comune, come frumento, orzo e segale. Si tratta di una malattia autoimmune, dovuta cioè a un’anomalia del sistema immunitario, il naturale meccanismo di difesa dell’organismo. In pratica, nelle persone predisposte, il consumo di glutine innesca una risposta immunitaria esagerata: il sistema di difesa, infatti, percepisce il glutine come sostanza estranea, quindi, quando la proteina entra nell’organismo e nell’intestino, avvia la produzione di anticorpi, ossia “sentinelle” che hanno il compito di attaccare e distruggere i “nemici”.
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C’è chi lo fa per passatempo, chi perché preso dal fuoco sacro della passione, chi per…Danneggia l’intestino
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Il risultato di questo esagerato processo di difesa è la comparsa di una lesione della mucosa intestinale, che ricopre tutto l’intestino e ne permette il corretto funzionamento. A lungo andare, la malattia arriva a distruggere anche i villi intestinali, piccole strutture che ricoprono l’intestino (ricordano tanti piccoli alberi) e permettono l’assorbimento delle sostanze nutritive. Non sempre, però, i sintomi della malattia sono di tipo intestinale.
Solo in alcuni casi la celiachia provoca sintomi gastrointestinali
Esistono tre diverse forme di celiachia e solo in una di queste le manifestazioni sono riconducibili all’apparato digerente. Si tratta della celiachia tipica che, come dice la parola stessa, è caratterizzata dai sintomi più classici: diarrea cronica, mancanza di appetito, dolori addominali, malassorbimento, ritardo nella crescita (quando colpisce i bambini). In genere, questa intolleranza comincia a evidenziarsi a distanza di pochi mesi dall’introduzione del glutine nella dieta (quindi, quasi sempre in età pediatrica).
Ci sono anche forme più subdole
Le altre forme sono più subdole e meno facili da riconoscere. Nella celiachia atipica, gli unici segni della malattia sono prevalentemente extraintestinali. La persona può presentare anemia, osteoporosi, bassa statura, una forma di epatite leggera, una stanchezza cronica. In altri casi, la celiachia è addirittura silente, quindi, non provoca sintomi eclatanti e viene scoperta per caso.
Le complicanze della celiachia
Anche se silente, però, la celiachia non va sottovalutata. Infatti, se non gestita, nel tempo può dar luogo a una serie di complicanze. Fra quelle più comuni, ci sono:
- anemia: a causa dei danni a carico della mucosa intestinale, l’intestino può non essere più in grado di assorbire ferro. Le riserve, di conseguenza, si impoveriscono fino a esaurirsi. La persona può, quindi, diventare anemica (la carenza di ferro può causare anemia);
- osteoporosi: quando è il calcio a non essere assorbito, è l’osso che può risentirne. Senza calcio, infatti, lo scheletro diventa meno robusto e più soggetto a fratture;
- linfoma intestinale: non si conosce ancora chiaramente il meccanismo alla base, ma si sa che la celiachia può portare allo sviluppo di questo tumore all’intestino;
- malattie autoimmunitarie (come diabete e problemi alla tiroide): la risposta immunitaria alterata tipica della celiachia potrebbe favorire altre risposte immunitarie alterate.