Dieta stitichezza
Alimentazione

La dieta contro la stitichezza

31/07/2015
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Quasi tutti, prima o poi, sperimentano un episodio di stitichezza. Può succedere in concomitanza di un viaggio, di un cambiamento nello stile di vita, di un forte stress. Ci sono anche persone che devono fare i conti con difficoltà nella defecazione regolarmente. In tutti i casi, per stare meglio è importante curare l’alimentazione.

Che cos’è la stitichezza

La stitichezza è un disturbo della defecazione caratterizzato da una ridotta frequenza dell’alvo. Si tratta, almeno in parte, di una problematica soggettiva: infatti, i modi e i tempi di evacuazione sono strettamente personali, per cui una persona può sentirsi stitica già dopo un giorno di mancata espulsione delle feci, mentre un’altra no. Nella maggioranza dei casi la stipsi è causata da errate abitudini alimentari e di vita. Ecco perché per migliorare la situazione in molti casi è sufficiente fare attenzione e come e cosa si mangia.

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Via libera alle fibre

Per prima cosa, per migliorare la stitichezza è importante aumentare il consumo di fibre, contenute soprattutto in frutta, verdura e legumi. Si tratta di sostanze in grado di aumentare la morbidezza e il volume delle feci, favorendo lo stimolo alla defecazione e accelerando la motilità intestinale. Quando le fibre (in particolare quelle non solubili) giungono nell’organismo, infatti, assorbono acqua e si gonfiano, fino a formare una massa gelatinosa. La presenza di questa massa riduce il tempo di transito delle feci all’interno dell’intestino e ne facilita l’espulsione.

L’ideale? Mangiare di tutto un po’

Aumentare il consumo degli alimenti ricchi di fibre non significa mangiare esclusivamente quelli. Affinché la flora intestinale, l’insieme dei batteri che popolano l’intestino e ne stimolano l’attività, sia in equilibrio e funzioni in maniera adeguata è importante introdurre in modo bilanciato tutti i gruppi nutrizionali. La soluzione ideale è mangiare tante fibre e piccole quantità di tutto, anche di grassi, perché privarsene significherebbe indebolire la flora batterica.

Sì ai latticini

I derivati del latte (come lo yogurt e i formaggi) aumentano il grado di acidità intestinale (il pH), una condizione favorevole al transito del cibo. La maggiore acidità, infatti, promuove l’efficienza della flora batterica intestinale (necessaria alla salute dell’apparato) e, di conseguenza, la corretta evacuazione. Per questo, per chi soffre di stitichezza è utile mangiare uno yogurt al giorno: un cibo più salutare dei formaggi e che contiene, inoltre, fermenti lattici vivi, che contribuiscono ulteriormente a mantenere in equilibrio la flotta batterica intestinale, favorendo così il buon funzionamento di questo organo.

Attenzione agli alimenti che “stringono”

Chi ha difficoltà a evacuare dovrebbe limitare il consumo degli alimenti con azione astringente, come more, mirtilli, fichi d’india, ribes nero, limone, tè e cacao. Il limone, in particolare, ha un’azione molto decisa, che peggiora la stitichezza: meglio sostituirlo con l’aceto di mele.

Bisogna masticare a lungo

Oggi molte le persone dedicano pochissimo tempo ai pasti: nella migliore delle ipotesi, al mattino bevono un caffè e mangiano qualche biscotto o una brioche “al volo” e a pranzo ingurgitano di corsa un panino. Invece, è importante masticare con calma e a lungo gli alimenti. Solo in questo modo, infatti, si favorisce la produzione di saliva, che aiuta la scomposizione dei cibi e, dunque, la formazione delle feci. Inoltre, gli spuntini veloci stressano l’intestino e favoriscono la stitichezza.

Cercare di limitare il sale

Pochi lo sanno, ma il sale è nocivo per chi è stitico. Infatti, attira a sé una grande quantità di acqua lasciando all’asciutto i residui alimentari nell’intestino e le feci che ne derivano, che dunque diventano dure e difficili da espellere. Per insaporire i piatti meglio preferire le erbe aromatiche: hanno azione antifermentativa, stimolano la produzione di saliva e la motilità intestinale.

Contro la stitichezza bere tanto

Bere molto nell’arco della giornata stimola la motilità dell’intestino, ammorbidisce le feci e ne facilita così l’espulsione. Quando invece la quantità di liquidi introdotti non riesce a soddisfare le esigenze del corpo, le feci risultano dure e secche e molto difficili da espellere: il risultato è la stitichezza. L’ideale è bere spesso piccoli sorsi. Oltre all’acqua, vanno bene anche le centrifughe di verdura, le spremute, i succhi e le tisane.

 

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

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