Da quando il mondo è diventato “globalizzato” le nostre tavole hanno cominciato a conoscere una varietà decisamente ampia di frutta esotica che un tempo nemmeno troppo lontano neanche immaginavamo potesse esistere.
La frutta cosiddetta esotica che si conosceva era rappresentata dal pompelmo, dall’ananas, dal kiwi o dalla noce di cocco, dalla papaja, dal frutto della passione, mango, avocado, che si erano aggiunti alle banane e ai datteri di qualche tempo prima e a quelle varietà portate dalle cucine orientali.
In pochissimi anni invece, sono arrivate varietà che solo chi ha viaggiato in giro per il mondo aveva provato; frutti tropicali che arrivano in particolare dalle zone di Africa, Asia e America, con clima umido caratteristico delle aree dei Tropici, con gusti e sapori diversissimi.
Frutta esotica: delizie per il palato e anche per gli occhi
Tra le varietà troviamo l’Alchechengi, una sorta di ciliegia di colore giallo o rossiccio e privo di nocciolo, con un sapore acidulo, che si consuma al naturale o candito o, squisitissimo, ricoperto di cioccolato; oppure il Babaco, una specie di peperone dal gusto che è un misto tra la fragola e l’ananas, che può essere consumato al naturale o in macedonia, con panna o gelato; in sorbetto o frullato con limone, zucchero, acqua e ghiaccio.
La Carambola è un frutto succoso e acidulo chiamato anche “frutto stella” in quanto, una volta tagliato, gli spicchi che si formano hanno questa forma; la sua polpa ha la freschezza del cocomero, ma il sapore è ricorda più quello degli agrumi, pur non avendo nulla di aspro.
La Cerimoya, o “Fragola del Paradiso”, è uno dei più delicati frutti tropicali, una grossa pigna verde, con la superficie liscia e vellutata; la sua polpa è bianca, cremosa, con semi non commestibili simili a quelli dell’anguria; ha un sapore che rimanda all’ananas e alla fragola.
Il Durian ha un caratteristico odore, particolarmente sgradevole, ma un sapore veramente sublime, dolce e piccante insieme, come un gelato alla vaniglia con retrogusto di banana ed un particolare aroma speziato; in cucina il durian viene consumato al naturale o utilizzato per preparare salse e condimenti.
La Feijoa è una pianta sempreverde perenne d’origine sudamericana che si trova anche sulla Riviera ligure, in Calabria e Sicilia; ha una polpa bianca, dolce e aromatica, con piccoli semi commestibili, da mangiare al naturale, tagliata a metà e spolpata con un cucchiaino, oppure spellata e aggiunta alla macedonia; la si può trovare anche sotto forma di marmellata o di succo.
Anche la Granadilla, un frutto molto singolare e piacevolissimo a vedersi, va tagliato a metà e mangiato con un cucchiaino, mentre il Guava, una specie di grossa mela con una superficie bitorzoluta, ed una polpa bianca e soda dal sapore dolce e delicato, va invece tagliato a fette e mangiato come un melone.
Il kiwano, che sembra un piccolo melone con le corna,
ha una polpa gelatinosa verde brillante con un gusto agrodolce tra il limone e la banana; questa varietà di frutta esotica viene usata come antipasto e con i frutti di mare, come frutta o nelle macedonie, per gelati e sorbetti; mescolato col mascarpone viene usato anche come ripieno per certi dolcetti.
Il lime è una specie di limoncino dalla buccia sottile di colore verde intenso e brillante; la sua polpa è succosa e dal gusto acidulo; in cucina, il lime viene usato sui fritti e nelle marinate sia di carni bianche che di pesce; inoltre è anche un elemento essenziale per la preparazione di molti succhi di frutta e cocktail, tra cui il ben noto “Caipirina“.
Il mangosteen è un frutto con una scorzaesterna dura, bruno-rossastra, mentre l’interno è morbido e candido tutto fatto a spicchi; il sapore è un cocktail di pesca, banana e lampone; lo si mangia al naturale, nelle macedonie, lo si prepara anche come crema o marmellata, gelato e cocktail.
La gialla Maracuja è un grosso limone con una polpa dolce e succosa con piccoli semi; va tagliata a metà e mangiata con un cucchiaino, mentre il neozelandese Pepino assomiglia a un piccolo melone giallo striato di bruno; ha un sapore delicato e in cucina viene usato sia con cibi salati che con i dolci o come semplice frutta.
La Pitahaya, gialla quella colombiana e rossa quella vietnamita, ha un polpa chiara e trasparente con minuscoli semini; è molto delicata e rinfrescante e usata per lo più come dessert, ma viene utilizzata anche per preparare cocktail e frullati, cui conferisce un colore ed un gusto particolare; con la polpa si prepara una bevanda chiamata ”agua de pitahaya”.
Tra le varietà di frutta esotica, è particolarissimo il Rambutan, che assomiglia ad un grosso riccio con spine morbide più o meno lunghe; la sua polpa, dal gusto dolce e profumazione molto aromatica, schiacciata viene usata per dolcificare il thè, soprattutto molto freddo, lasciando anche un frutto intero sul fondo del bicchiere.
Il Salak thailandese e indonesiano è un frutto quasi sferico con buccia formata da scaglie e l’interno suddiviso in tre parti separate e racchiuse in una membrana sottile e trasparente; ogni parte contiene la polpa e un seme marrone e lucido non commestibile; ha un sapore gradevole, dolce e aspro contemporaneamente; si usa per lo più nelle macedonie.
La Sapodilla, dal cui lattice gommoso di una sua specie particolare si produce il chewing gum, ha una forma ovale con polpa consistente di un bel marrone chiaro; il suo profumo e il sapore ricordano la pera, l’albicocca e il miele; si mangia tagliando il frutto a metà e togliendo i semi; si usa anche per preparare gustosi sorbetti, creme e macedonie.
Il Tamarillo sudamericano è una bacca appuntita di colore variabile dal giallo al rosso al viola, di forma ovoidale contenente molti piccoli semi piccoli; anche la polpa assume colorazioni diverse ed il sapore ricorda quello del pomodoro.
I frutti del Tamarindo sono invece dei baccelli marroni, penduli e leggermente incurvati, con una polpa giallastra o bruna dal sapore leggermente aspro ma gradevole, usata come spezia, per preparare dessert e bevande.
Frutta esotica: ottima anche per l’organismo
Una delle principali peculiarità della frutta esotica, oltre all’alto costo che nella maggior parte dei casi la caratterizza, è rappresentata anche dalle elevate proprietà nutrizionali che hanno; in molti casi sono ricche di vitamine, sali minerali e sostanze che sono un vero e proprio toccasana per il nostro organismo.