Tutti adorano il pomodoro italiano
Aumento vertiginoso delle esportazioni di conserve di pomodoro italiane: negli Stati uniti sono state pari al 20%. Gli Usa, nel 2015, sono la prima destinazione, al di fuori dell’Unione europea, di quest’oro rosso. Coldiretti ha presentato un’indagine in questo senso nel corso dell’assemblea dell’Associazione nazionale industrie delle conserve vegetali (Anicav).
L’aumento medio a livello mondiale delle esportazioni, poi, è pari 6% nei primi otto mesi del 2015 rispetto all’anno precedente.
Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha così commentato: “E’ il risultato della spinta della ripresa economica, del tasso di cambio favorevole e dell’effetto propulsivo di Expo”. Anche Michelle Obama ha agito da testimonial, nel corso della sua visita in Italia, affermando che con “un pacco di pasta, pomodoro e basilico in trenta minuti si realizza un pasto delizioso”.
Pomodoro italiano, cogliere le tendenze dei consumi
Continua Moncalvo: “Il pomodoro italiano ha tutte le caratteristiche per cogliere le nuove tendenze dei consumi a livello internazionale che premiano l’identità de Made in Italy e le proprietà salutistiche della dieta mediterranea, di cui è un componente fondamentale. Per non sperperare il patrimonio di credibilità conquistato, occorre lavorare su legalità e trasparenza con l’estensione a tutti i derivati, dal concentrato ai sughi pronti, dell’obbligo di indicare la provenienza del pomodoro, già in vigore in Italia per le passate. Un’esigenza di fronte all’aumento del 567 per cento nei primi otto mesi delle importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina, che è diventato il primo fornitore. Senza dimenticare la necessità di superare le barriere doganali ancora presenti in alcuni importanti Paesi, come gli Stati Uniti, dove a limitare la competitività sulle conserve di pomodoro italiane sono i pesanti dazi che sono ancor più inaccettabili alla luce dell’avvio del negoziato sul libero scambio”.
Il 60% dei derivati del pomodoro italiano raggiunge i mercati internazionali.
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Secondo Coldiretti, la produzione totale italiana nel 2015 è stata stimata in 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro fresco con un aumento del 7% rispetto al 2014. Si determina, così, un fatturato di 3 miliardi di euro, in un sistema che dà lavoro a 8 mila produttori agricoli e 10 mila addetti nella parte industriale. Sono coinvolte 110 industrie e 54 organizzazioni dei produttori. Parliamo del condimento maggiormente acquistato dagli italiani, che ne consumano circa 35 chilogrammi a testa ogni anno: nella propria dimora, al ristorante o in pizzeria.
Sono i prediletti degli italiani, nell’ordine, le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati.