Il 28 marzo 2023 l’Aeronautica Militare ha compiuto 100 anni.
Un anniversario che racconta la storia di uomini e donne che, con passione, lavorano all’interno di una Forza Armata di eccellenza.
L’occasione perfetta per illustrare le numerose e affascinanti opportunità di carriera che l’Aeronautica offre ai giovani.
Il Centenario dell’Aeronautica Militare
“Cento anni dell’Aeronautica Militare. In volo verso il futuro”. Questo è lo slogan che accompagna gli eventi del Centenario dell’Aeronautica.

“Un importante compleanno, un’occasione per mostrare agli italiani quelli che sono gli obiettivi di una Forza Armata dinamica, utile al Paese e con forte propensione all’innovazione tecnologica. Questo anniversario è la giusta occasione per ripercorrere l’evoluzione dello strumento aereo, fino ad arrivare al dominio nella dimensione aerospaziale. Inoltre, raccontare chi siamo stati, cosa rappresentiamo oggi e come ci vediamo domani”, commenta il Generale di Brigata Aerea Giovanni Francesco Adamo, Capo del 5° Reparto “Comunicazione” dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
Un’istituzione al servizio del Paese e vicina ai cittadini. Infatti, proprio in queste ore, i loro elicotteri, insieme a quelli degli altri corpi armati dello Stato, sono in volo per portare supporto alla popolazione emiliana colpita dalla recente alluvione.
Gli eventi organizzati per il Centenario sono molti. Grande successo per la Cerimonia Militare che si è tenuta a Roma il 28 marzo 2023, con un ‘volo’ sopra la città di Roma, e un’area espositiva allestita in Piazza del Popolo che ha mostrato il passato, il presente e il futuro dell’Aeronautica Militare.
“Il 17 ed il 18 giugno 2023 ci sarà a Pratica di Mare, in provincia di Roma, una grande manifestazione aerea aperta al pubblico che costituirà l’occasione per

illustrare le capacità operative dell’Aeronautica Militare. Molti aerei del presente e del passato racconteranno i valori e le tradizioni della Forza Armata”, aggiunge il Generale Adamo.
Per chi fosse interessato, ulteriori dettagli sugli eventi in programma disponibili qui.
In occasione del Centenario, inoltre, è stata realizzata una mascotte dal nome ROGER. Roger è una parola che appartiene al gergo aeronautico poiché fu utilizzata, sin dagli albori della radio, per indicare la R di Received (messaggio ricevuto) nell’alfabeto aeronautico.
Cenni storici
Il 28 marzo 1923 l’Italia decide di dotarsi di una Forza Aerea autonoma rispetto alle altre Forza armate.
La Regia Aeronautica, questa è la sua denominazione iniziale, si affianca a Esercito e Marina, e ha tra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX Secolo.
“Gli uomini in azzurro hanno compiuto in quegli anni imprese memorabili a bordo di mezzi che oggi darebbero preoccupazione anche al pilota più esperto”, commenta il Generale Adamo.
Nel 1946, finita la guerra, l’Arma Azzurra assume in suo attuale nome, Aeronautica Militare, e si riorganizza per difendere la pace della neocostituita Repubblica Italiana.
“Un appassionante viaggio fatto di sacrificio e silenziosa abnegazione, quello del personale dell’Aeronautica Militare che ogni giorno svolge il proprio dovere ispirato dagli stessi valori fondanti che guidavano i primi pionieri dell’aria”, spiega il Generale Adamo.
Dai primi passi mossi nel mondo del volo dai fratelli Wright dall’aeroporto di Roma Centocelle, l’evoluzione del mezzo aereo non si è mai arrestata. Oggi l’Aeronautica Militare dispone di modernissimi aeromobili di quinta generazione, ma continua a guardare al futuro, alla sesta generazione, al volo spaziale, ai droni e ai satelliti.
Opportunità di carriera nell’Aeronautica Militare
Parlando di Aeronautica Militare si potrebbe cadere in errore pensando che l’unica opportunità di carriera offerta sia quella di pilota. Il millennio in cui viviamo è caratterizzato da un rapido cambiamento dei contesti culturali, sociali, politici ed economici. Infatti, il mondo delle Forze Armate e, in particolare, quello dell’Aeronautica, ha l’obbligo di anticipare con flessibilità e rapidità questi cambiamenti, preparando il proprio personale affinché sia capace di affrontare efficacemente le sfide di domani.
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Carriera da pilota
Il percorso comincia accedendo alla 1a Classe del Corso normale dell’Accademia di Pozzuoli, dopo aver superato un concorso pubblico, che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale solitamente nei mesi tra Dicembre e Gennaio.
Il bando di selezione prevede il superamento di alcune prove.
Prova scritta di preselezione, conoscenza della lingua inglese, accertamenti psicofisici, prove di efficienza fisica, accertamenti comportamentali, prova scritta di italiano e prova orale di matematica.
I requisiti per accedere a tali prove sono un’età compresa tra i 17 e i 22 anni non compiuti, e un diploma di maturità.
È importante dimostrare di essere una persona capace di eccellere anche a scuola, in quanto i voti di uscita alla maturità giocano un ruolo importante nella selezione dei futuri allievi dell’Accademia.
Terminato il percorso formativo in Accademia Aeronautica (fase I, durata di 5 anni), gli allievi piloti proseguono l’iter di addestramento al 61° Stormo di Galatina (LE).
La fase II ‘Primary Pilot Training’ è comune a tutti gli allievi piloti militari, ed è finalizzata all’individuazione della linea su cui i piloti saranno impiegati in base alle loro attitudini e potenzialità (velivoli fighters ovvero da combattimento, velivoli a pilotaggio remoto, elicotteri, velivoli da trasporto).
Successivamente, la fase III ‘Fighter Track’ e ‘RPA (Remotely Piloted Aircraft) Track’ è rivolta esclusivamente agli allievi piloti selezionati per i velivoli da combattimento e per la linea ‘RPA’ ovvero a pilotaggio remoto, che si conclude con il conseguimento del brevetto di pilota militare.
Infine, la fase IV, si svolge presso l’International Flight Training School (IFTS), un istituto di eccellenza italiana di valore internazionale. Un punto di riferimento per l’addestramento avanzato dei piloti militari delle aeronautiche di tutto il mondo che volano su caccia tecnologicamente avanzati come, per esempio, i velivoli Eurofighter o gli F-35.
“L’altissima specializzazione dei nostri percorsi prevede che un pilota militare sia pronto all’impiego operativo mediamente in 7 anni. Invece, per qualificare un operatore di bordo, responsabile del corretto impiego dei sistemi d’arma, quali ad esempio i radar o gli apparati di guerra elettronica, sono necessari dai 3 ai 5 anni”, commenta il Generale Adamo.
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Voli spaziali
“Con il proprio patrimonio di competenze e le sue specificità, la nostra Forza Armata è naturalmente proiettata a saper valorizzare e proteggere (anche) l’ambiente spaziale, fornendo la propria unica competenza a servizio della Difesa e del Paese”, spiega il Generale Adamo.
L’Aeronautica Militare ha avviato una serie di attività volte a supportare l’acquisizione di expertise nel settore aerospaziale. Per esempio, un accordo commerciale con Virgin Galactic per l’effettuazione di un volo suborbitale atto a consentire lo svolgimento di esperimenti scientifici in microgravità. Inoltre, recentemente è stato anche firmato un accordo di collaborazione con Axiom Space per effettuare l’addestramento e il relativo volo umano spaziale nell’ambito della missione Ax-3 verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
“Lo spazio e l’aerospazio rappresentano la naturale estensione dell’ambiente operativo di riferimento dell’Aeronautica Militare. Infatti, in ragione dell’evoluzione delle tecnologie abilitanti e delle sfide, ogni giorno è chiamata a difendere il Paese da nuove minacce. Per fare alcuni esempi, missili balistici, detriti spaziali o rientri
incontrollati, che devono essere identificati e tracciati già nello Spazio”, afferma il Generale Adamo.
Spazio e Aerospazio vanno intesi come un continuum dove l’Aeronautica Militare vuole continuare ad esprimere le proprie competenze.
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I gruppi sportivi
“Per diventare atleta del Centro Sportivo Aeronautica Militare è necessario superare un concorso per titoli sportivi. I vincitori del concorso vengono arruolati in qualità di militari di truppa in ferma quadriennale (VFP4 – Atleta). Tali concorsi vengono banditi annualmente dal Ministero della Difesa in base alle esigenze organiche delle varie discipline e sono destinati agli atleti con risultati agonistici, almeno di livello nazionale, riconosciuti dal CONI o dalle Federazioni Sportive Nazionali”, spiega Giancarlo Simeoli, responsabile tecnico nella sezione sport acquatici in Aeronautica.
In passato la situazione era diversa. Appena istituito, l’allora ‘Nucleo Centro Sportivo Aeronautica Militare’ orientò il suo sviluppo in due direzioni. La prima fu quella dell’attività dedicata agli atleti di interesse nazionale ai quali, dovendo assolvere gli obblighi di leva, veniva data la possibilità di allenarsi e mantenere la propria efficienza sportiva. La seconda fu quella di riorganizzare e coordinare l’attività ricreativa riservata a tutto il personale dell’Aeronautica Militare che poteva in tal modo curare il proprio benessere fisico.
Tuttavia, al giorno d’oggi, il Centro Sportivo Aeronautica Militare è accreditato come uno dei centri di accoglienza dello sport che opera per la tutela del patrimonio sportivo italiano e per l’attenta ricerca e sviluppo dei migliori talenti.
Gli sport selezionati dall’Aeronautica sono molti: pallacanestro, atletica, beach volley, vela, sport invernali, scherma e molti altri ancora.
“Gli Atleti Militari, dopo la formazione militare iniziale, vengono messi in condizione di svolgere al meglio le loro attività. Possono dedicarsi alla preparazione atletica e alle competizioni agonistiche, con l’obiettivo di raggiungere successi per loro stessi, per l’Aeronautica Militare e per l’Italia”, commenta Simeoli.
Al termine della carriera agonistica, l’atleta militare può scegliere se congedarsi o rimanere in Aeronautica. Nel caso in cui dovesse scegliere di rimanere, potrà sostenere alcuni corsi di specializzazione. Questi, una volta superati, garantiscono un impiego in numerosi settori professionali, non necessariamente di carattere sportivo, sempre all’interno dell’Aeronautica.
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Meteorologia
Chi desidera entrare in Aeronautica Militare e acquisire la qualifica ‘Meteorologia‘ può seguire sostanzialmente due strade.
La prima è rappresentata da un concorso per ‘Tenenti a nomina diretta’, destinato quindi agli Ufficiali.
Per partecipare al concorso è necessario essere in possesso di una laurea magistrale/specialistica in una delle seguenti materie: Fisica (LM-17), Matematica (LM-40), Scienze dell’Universo (LM-58), Scienze e tecnologie della navigazione (LM-72) o Scienze e tecnologie per l’ambiente ed il territorio (LM-75).
Dopo aver sostenuto e superato il concorso per ‘Tenenti a nomina diretta’, e dopo un’opportuna formazione specifica
professionale elargita dalla Forza Armata, l’Ufficiale si andrà ad occupare di meteorologia.
Il secondo percorso, invece, per il ruolo del Sottufficiale, prevede di frequentare la Scuola Marescialli.
Questo iter, della durata di tre anni, permette ai frequentatori di conseguire la laurea di primo livello in ‘Scienze Politiche e Relazioni Internazionali’, in ‘Infermieristica’ o, ancora, in ‘Tecniche di Laboratorio Biomedico’.
Agli studenti, in base alle loro inclinazioni e alle esigenze della Forza Armata, viene assegnata una categoria. Vale a dire l’ambito di lavoro in cui andranno ad operare. Tra queste vi è quella denominata ‘Operazioni – Controllo Spazio Aereo e Meteorologia’.
Aeronautica Militare: la mission di una Forza Armata di eccellenza
“Difendere l’Italia, il Suo territorio, la Sua sovranità e i Suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle Forze Aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale ed internazionale”.
In queste due righe, concise ma ricche di significato, è racchiusa la ‘mission‘, vale a dire l’insieme degli obiettivi, dell’Aeronautica Militare Italiana.
L’Aeronautica Militare opera 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per la sicurezza e la difesa del Paese e dei suoi cittadini, garantendo il controllo e la sorveglianza dello Spazio Aereo nazionale e di quello euro-atlantico
ed euro-mediterraneo. Protegge gli interessi vitali nazionali all’estero, nell’ambito di numerose Operazioni e
Missioni internazionali. Compito primario e fondamentale della Forza Armata è quello della sicurezza e
difesa ‘del’ cielo e ‘dal’ cielo”, spiega il Generale Adamo.
La comunità internazionale riconosce all’Aeronautica Militare, e quindi al Paese, capacità di eccellenza che le consentono di essere leader in molti settori. Per esempio, la componente fighter, l’addestramento al volo, il trasporto aereo, incluso quello sanitario in bio-contenimento, l’impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto, l’Aerospazio, lo Spazio, la gestione logistica avanzata e la meteorologia.
La difesa aerea è la ragion d’essere dell’Aeronautica Militare. Infatti, si esprime con continuità nelle operazioni di Air Policing della NATO, per il controllo e la gestione dello spazio aereo dei Paesi membri.
Ma non solo. L’Aeronautica Militare assicura con i suoi elicotteri il servizio SAR (Search and Rescue) tutto l’anno, 24 ore al giorno, con equipaggi ed elicotteri del 15° Stormo pronti al decollo con brevissimo preavviso. Inoltre, anche impiegati nella Campagna Antincendi Boschivi.
I valori dell’Aeronautica Militare: competenza, passione e innovazione
Per molti giovani arde nel cuore una fiamma al solo pensiero di entrare in questa prestigiosa Forza Armata. Tradizione familiare, passione, vocazione personale. I motivi possono essere moltissimi.
Tuttavia, coloro che, invece, conoscono l’Aeronautica Militare solamente per le scenografiche esibizioni delle Frecce Tricolori, potrebbero non essersi mai domandati cosa significhi entrare in questa Forza Armata.
“È necessario che tutti i giovani, non solo i piloti, che decidono di far parte della grande famiglia aeronautica, abbiano la voglia di crescere sotto il profilo umano, culturale, morale, fisico e di carattere affinché abbiano le necessarie competenze per affrontare le sfide del domani. L’elevazione morale, il senso del dovere, della lealtà, della disciplina e del rispetto, voler essere al servizio del Paese e della collettività, sono il punto di partenza per un futuro all’interno della Forza Armata”, continua il Generale Adamo.
Un giovane in possesso di queste caratteristiche è un giovane su cui l’Aeronautica investe attraverso didattiche mirate e una formazione volta a infondere i valori e gli elementi fondanti dell’appartenenza alla Forza Armata: competenza, passione e innovazione continua.
“La formazione elargita da Accademia, Scuole e Istituti di Formazione, ha come obiettivo quello di preparare giovani ufficiali dai saldi principi morali, motivati e in possesso delle qualità personali, militari e professionali necessarie per ben operare al servizio del Paese“, conclude il Generale Adamo.
Curiosità: il cavallino rampante di Francesco Baracca
Francesco Baracca è stato il principale asso dell’aviazione italiana durante la prima guerra mondiale. Un pilota guadagnava l’appellativo di ‘asso’ dopo aver abbattuto 5 aerei nemici. A quel punto poteva scegliere un simbolo da apporre sulla carlinga del proprio aereo. Baracca, entrato nella leggenda con ben 34 abbattimenti, scelse un cavallino rampante.
Morì in battaglia nel 1918. Nel 1923, al giovane e coraggioso pilota automobilistico Enzo Ferrari, i genitori del celebre Baracca affidarono quello stesso simbolo.
Non più in ambito bellico, ma bensì sportivo, il cavallino rampante è giunto fino ai giorni nostri, tramandando una storia che in pochi conoscono.
Immagini utilizzate: https://www.aeronautica.difesa.it/