Gruppi sportivi: l'importanza per gli atleti di far parte delle forze armate

Gruppi sportivi: l’importanza per gli atleti di far parte delle forze armate

Gli ultimi successi sportivi, dagli Europei di calcio alle Olimpiadi di Tokyo, hanno ridato valore all’Italia.

Questi successi sono il risultato di anni di sacrifici, costanza, disciplina, dedizione e rigore da parte di atleti che fin da giovani hanno scelto la carriera sportiva.

Gruppi sportivi: l'importanza per gli atleti di far parte delle forze armateMolti atleti italiani fanno parte delle forza armate o dei corpi di polizia.

Si tratta di una caratteristica tipica dello sport italiano, infatti gran parte degli atleti si allena in modo professionale e riceve uno stipendio grazie ai gruppi sportivi militari di cui fanno parte.

Ma come si entra in un gruppo sportivo? Quali requisiti e quali valori sono richiesti a un atleta?

Ne abbiamo parlato con il tenente Francesco Nerone, capo sezione della Vela delle Fiamme Gialle.

Nelle ultime Olimpiadi di Tokyo, infatti, la squadra della Vela, composta da Ruggero Tita e Caterina Banti, è arrivata sul gradino più alto del podio, conquistando l’oro nella categoria Nacra 17.

E abbiamo chiesto proprio al Tenente Nerone, visto i grandi risultati ottenuti, di spiegarci le dinamiche dei gruppi sportivi.

I gruppi sportivi in Italia

I Corpi sportivi, detti anche gruppi sportivi militari, sono sezioni di corpi militari e di polizia che si occupano dell‘attività sportiva, anche agonistica, dei propri appartenenti.

In Italia i gruppi sportivi sono solitamente affiliati alle federazioni sportive riconosciute dal CONI, e sono particolarmente attivi nelle competizioni sportive sia nazionali che internazionali.

In questo caso, affiliarsi vuol dire entrare a far parte dell’ordinamento sportivo.

L’affiliazione è l’atto con cui le associazioni/società sportive acquistano il complesso di diritti e obblighi nascenti dalle norme amministrative, disciplinari, economiche e giuridiche che riguardano l’attività sportiva in ambito sportivo nazionale.

Inoltre, vuol dire accettare anche le norme e i regolamenti, ma soprattutto vuol dire condividerne gli ideali e le finalità.

Tutte e quattro le Forze armate italiane sono dotate di centri sportivi, spesso articolati in sezioni distinte per disciplina:

  • Centro Sportivo Esercito(CSE) – Esercito Italiano
  • Centri sportivi agonistici della Marina Militare(CSA) – Marina Militare
  • Centro Sportivo Aeronautica Militare- Aeronautica Militare
  • Centro Sportivo Carabinieri- Arma dei Carabinieri

Anche le Forze di Polizia o con compiti di polizia hanno gruppi sportivi:

  • S. Fiamme Oro- Polizia di Stato
  • S. Fiamme Gialle- Guardia di Finanza
  • S. Forestale- Corpo Forestale dello Stato
  • S. Fiamme Azzurre- Corpo di Polizia Penitenziaria
  • S. Fiamme Rosse- Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Come si entra nei gruppi sportivi

Il reclutamento degli atleti militari avviene da molti anni solo attraverso concorso pubblico per titoli.

Si tratta di un bando che viene emanato periodicamente dalle forze interessate.

Si accede attraverso un concorso riservato agli atleti tra i 17 e i 35 anni che hanno già ottenuto “risultati agonistici almeno di livello nazionale certificati dal CONI”.

Gli atleti militari ricevono un addestramento apposito, che comprende anche le attività militari di base, e si allenano per la maggior parte del tempo nei centri sportivi dei loro corpi di appartenenza.

Hanno grado e stipendio pari a quello di chi è in servizio nelle forze armate, ma l’attività principale è l’allenamento.

Alla fine della carriera sportiva o in caso di non idoneità, gran parte degli atleti mantiene l’appartenenza al corpo in cui si è allenato.

Alcuni di loro rimangono nel grande circuito dei centri sportivi e nei programmi di allenamento delle forze armate e dei corpi di polizia, diventando, preparatori, allenatori o passando nell’ufficio tecnico.

Altri svolgono altri incarichi nel corpo di cui fanno parte, al di fuori del settore sportivo.

L’arruolamento nelle Fiamme Gialle

L’arruolamento delle Fiamme Gialle viene bandito ogni anno dal comando generale su proposta del comando del centro sportivo.

Vengono banditi un certo numero di posti messi a disposizione per ogni disciplina con le varie specialità a seconda dell’esigenza dei gruppi sportivi.

“Il ragazzo interessato, oltre ad avere tutti i requisiti per poter partecipare a un concorso generico, deve avere anche i requisiti atletici.

Infatti, deve fornire un curriculum delle attività e del percorso fatto fino a quando ha presentato la domanda.

Ovviamente più un ragazzo ha un curriculum prestigioso con dei risultati eccellenti più acquista punteggio.

Infatti, abbiamo una vera e propria tabella che prevede un punteggio per ogni tipo di titolo (mondiali, europei, italiani…) che il partecipante ha ottenuto.

Nel nostro gruppo sportivo si è sempre puntato più alla qualità e meno alla quantità.

L’atleta che viene arruolato è un atleta che innanzitutto è meritevole di essere arruolato, riducendo quindi il numero di atleti si migliora un po’ tutto il contesto del gruppo sportivo.

Questo anche in vista dell’evoluzione delle discipline e all’introduzione di nuove, permettendo così a nuovi atleti di nuove discipline di poter partecipare ai concorsi.

Il potenziale atleta però, non viene selezionato solo su base atletiche, deve possedere anche i valori fondamentali che si hanno nella vita come il rispetto, la disciplina e lo spirto di sacrificio.

Infatti, non si entra solo se si è bravi.

Una volta ammesso poi, l’atleta svolge un anno o due anni di specializzazione e di formazione, dove viene ulteriormente esaminato.

Dove studia anche tutte le materie che deve studiare un normale finanziere.

Viene messo alla prova su tanti aspetti, per verificare se quei valori che sono stati un banco di prova che gli ha permesso di vincere il bando di concorso li ha veramente.

Anche perché quando si entra in un gruppo sportivo bisogna rispettare delle regole, per questo i valori e il rispetto sono fondamentali”, spiega il Tenente Francesco Nerone.

Atleti nelle forze armate: le motivazioni

Sono diverse le motivazioni che portano un atleta a voler far parte di un gruppo sportivo.

Una di queste è che gli sportivi di rilievo nazionale vengono incoraggiati ad allenarsi nelle strutture dello Stato.

Col fine di migliorare le loro performance ma allo stesso tempo anche di diffondere e preservare le qualità e le virtù trasmesse dallo sport.

Infatti, le basi richieste dalle forza armate agli atleti sono i valori morali come il rispetto, la lealtà, lo spirito di sacrificio, tutte qualità fondamentali per essere un ottimo atleta e un’ottima persona.

Un altro motivo è che lo Stato finanzia e migliora le strutture in cui si allenano i membri delle forze armate.

Questo vuol dire che diventare un membro delle forze dell’ordine permette agli sportivi di allenarsi nei circoli più belli e più attrezzati.

Aspetto non da sottovalutare, in quando dove un atleta si allena è di fondamentale importanza.

Una buona struttura, organizzata e attrezzata, fa sì che l’atleta riesca a dare il massimo del potenziale.

Questo non riguarda solo l’aspetto atletico.

Nelle strutture dei gruppi sportivi sono presenti tutta una serie di esperti: nutrizionisti, fisioterapisti, psicologi dello sport, indispensabili per migliorare e ottimizzare la performance dell’atleta.

Un altro motivo è che il diventare membri delle forze armate permette a tutti gli atleti di sport minori e meno noti di allenarsi e primeggiare nelle competizioni.

Un qualcosa di impossibile se essi si dovessero affidare solo ai loro mezzi o agli impianti presenti sul territorio italiano.

Questo aspetto si ricollega anche a un altro motivo che è il fattore economico.

Praticare sport a livelli agonistici richiede oltre che sacrificio anche una discreta capacità economica.

Quindi l’unica opzione per garantirsi una carriera con una stabilità economica è entrare nelle forze armate.

Infatti, diventare un “atleta di Stato” permette di restare un atleta, una scelta necessaria per riuscire a conciliare l’attività agonistica con le spese di tutti i giorni.

Gruppo sportivo Fiamme Gialle

L’importanza dello sport

Il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle è sicuramente uno dei gruppi sportivi militari più “anziani”, infatti nel 2011 ha festeggiato i 100 anni della sua presenza.

“Le nostre origini come gruppo sportivo Fiamme Gialle risalgono al 1911, questo fa capire la nostra costanza e presenza costante all’interno della guardia di finanza e dei gruppi sportivi militari.

La ragione del successo che si è ottenuto in questi 100 anni è da ricercare sicuramente nella qualità dei singoli atleti e nella condivisione dei valori.

Infatti, i fondamentali che hanno sempre contraddistinto ogni atleta Fiamme Gialle sono: la coscienza morale, lo spirito di sacrificio, la lealtà, la passione, il rispetto delle regole e dell’avversario.

Tutti questi valori sono alla base dell’atleta sportivo, ma che vanno a fondersi anche con il semplice finanziere che fa servizio in ogni reparto.

Infatti, questi valori vanno di pari passo anche nel servizio, perché lo sport è la base dell’amministrazione dell’intero gruppo della guardia di finanza.

Lo sport inteso non solo come attività fisica ma anche tutti i valori e le virtù che trasmette.

Gli stessi corsi di formazione vengono curati senza tralasciare assolutamente la parte fisica, ci sono veri e proprio esami fisici da superare.

Lo sport è un aspetto fondamentale anche a livello umano, ti insegna il sacrificio, la disciplina, la perseveranza”, spiega Nerone.

Il centro sportivo Fiamme Gialle

Nel ‘94 è stato istituito il centro sportivo per curare la parte di logistica e la parte amministrativa dello sport, dando maggior peso alle Fiamme Gialle come gruppo sportivo.

Quello che provvede a fare è la programmazione, la direzione tecnica e il controllo sulle 11 discipline sportive praticate, ed è articolato su 5 nuclei:

  1. atletica leggera
  2. judo, karate, nuoto, tiro a segno e scherma
  3. canottaggio e canoa
  4. vela
  5. sport invernali e pattinaggio sul ghiaccio

“I 2 primi nuclei si trovano nella sede di Castel Porziano, dove le strutture per praticare gli allenamenti sono davvero molte.

Abbiamo uno stadio con tanto di pista per gli allenamenti di atletica, la piscina, 2 palestre e strutture curative per poter supportare gli atleti nel post allenamento.

Inoltre, ci sono la mensa e le camere per supportare l’atleta a 360 gradi.

Qui a Castel Porziano viene curato tantissimo anche il settore giovanile.

Mentre il terzo gruppo ha sede a Sabaudia, il quarto a Gaeta e il quinto a Predazzo.

Nelle nostre strutture inoltre, possono allenarsi anche i compagni di squadra dei nostri atleti, non appartenenti alle fiamme gialle.

Proprio perché per noi la riuscita eccellente del nostro atleta e della relativa squadra, con la possibilità di allenarsi nelle migliori strutture, è di fondamentale importanza”, spiega Francesco Nerone.

Sezioni giovanili

Le sezioni giovanili non vengono curate da tutti i nuclei, ma solo da alcune discipline come l’atletica leggera, il canottaggio e alcuni sport invernali.

“Il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle non si limita alla cura dell’atleta olimpionico, ma cerca di entrare nelle scuole per poter cercare di coinvolgere i ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Facendo un lavoro di selezione e individuazione dell’atleta già dai banchi di scuola.

Questi ragazzi, dopo aver frequentato un campus estivo, vengono selezionati e tesserati nelle sezioni giovanili.

Successivamente, dopo il diploma si inizia a parlare di arruolamento e del relativo concorso, perché solo vincendo il concorso possono entrare a far parte delle Fiamme Gialle.

Quindi ultimamente si sta agendo in questa modo, non si prende l’atleta già formato, ma si cerca di crescerlo in “casa”.

Questi ragazzi utilizzano le stesse strutture che utilizzano i campioni olimpici, così da poter iniziare da subito a lavorare nelle migliori strutture e poter emergere in breve tempo.

È una cosa molto importante anche per i giovani per farli crescere con dei valori e insegnargli quel rispetto che solo lo sport e il far parte di un gruppo insegna”, dice Francesco Nerone.

Il lavoro con le federazioni

Il lavoro che il gruppo sportivo Fiamme Gialle svolge con le federazioni è di collaborazione.

“Insieme alle federazione si lavora di pare passo, stando nella propria aria di competenza, senza mai far mancare la nostra presenza, pronta disponibilità e il nostro supporto.

Quando ci si sposta per le trasferte si ha la possibilità di stare a stretto contatto con i responsabili delle federazioni, con i tecnici federali, con cui ci si parla, ci si confronta sulle prospettive future della disciplina e su qualche atleta emergente di cui uno di noi ha notizia.

Può essere che noi segnaliamo l’atleta a loro o che loro lo segnalino a noi in quanto già inserito all’interno del loro gruppo.

Ci si confronta sul fatto che è un ragazzo con dei valori, con dei margini di miglioramento e che potrebbe essere un ottimo atleta per migliorare la squadra di una determinata categoria.

Poi sta all’atleta, avendo un determinato curriculum e determinati requisiti, fare il concorso per entrare nel gruppo sportivo.

È lui che deve dimostrare di riuscire a far parte di Fiamme Gialle.

Noi possiamo solo individuare o avere notizia che possa esserci un ragazzo interessante, poi sta a lui”, spiega Francesco Nerone.

Le gratificazioni e la passione

“Il lavoro che noi facciamo, lo facciamo con passione, con consapevole certezza che tutti i valori che dà lo sport e che noi tramandiamo ai nostri atleti, vengono dal cuore.

Le gratificazioni sono più sotto all’aspetto umano che sotto all’aspetto economico.

Noi quando un nostro atleta vince qualsiasi gara siamo molto felici.

Le gratificazioni e le soddisfazioni sono queste, sapere che tutto il lavoro che hai svolto con amore e passione porta un atleta a vincere.

Grazie al sostegno dei gruppi sportivi molti atleti riescono a realizzare i loro sogni.

Perché oltre al riscontro economico, c’è un team di esperti, strutture all’avanguardia e professionisti che li seguono su tutti i fronti per permettergli di fare performance eccellenti e migliorare sia sul lato umano e psicologico che su quello atletico”, conclude Francesco Nerone.

About Emma Rota

Laureanda in Scienze della Comunicazione, da sempre curiosa e affamata di nuove esperienze. Viaggia ogni qual volta le sia possibile, legge, si documenta, osserva quanto la circonda arricchendo così il suo bagaglio personale di conoscenze. Grande appassionata di moda e di tutto ciò che riguarda il settore. Cresciuta in mezzo alla natura, è un’autentica amante degli animali, attenta e rispettosa nei confronti dell’ambiente.

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