Bocavirus e infezioni respiratorie dei bambini

Bocavirus e infezioni respiratorie dei bambini

Se parliamo di infezioni respiratorie nei bambini, ci riferiamo al Bocavirus nel 10% dei casi. Il Bocavirus umano (HBoV) è in grado di provocare infezioni alle alte e basse vie respiratorie. I pediatri del Policlinico dell’Università di Milano hanno presentato i propri dati in questo senso a San Diego, dove si chiude oggi il congresso Icaac/Icc. Pubblica la ricerca la rivista PloS One. Parliamo di un recente studio italiano la cui coordinatrice è la professoressa Susanna Esposito, direttore dell’unità di Pediatria ad alta intensità di cura della fondazione Irccs Ca’ Granda ospedale maggiore Policlinico, Università degli studi di Milano e Presidente Waidid, Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici.

Infezioni respiratorie e bambini

E’ proprio in età pediatrica che le infezioni respiratorie raggiungono la massima incidenza. Colpiscono i bambini nei primi anni di vita. Nell’80% dei casi le causano virus come virus respiratorio sinciziale, virus influenzali e parainfluenzali, Adenovirus e Rhinovirus. Ecco le parole di Susanna Esposito: “Nei casi di infezioni respiratorie, soprattutto in età pediatrica, la diagnostica di laboratorio assume un ruolo fondamentale. Al fine di poter avviare rapidamente una terapia mirata e per gestire adeguatamente il piccolo paziente, è necessario usare metodi diagnostici che permettano una identificazione multipla, rapida ed efficace dei possibili virus”. E ancora: ”Essere curati con tecniche diagnostiche sofisticate vuol dire anche ridurre i tempi di ospedalizzazione e di conseguenza i costi, e consente di evitare spesso la somministrazione di una terapia antibiotica inappropriata, prevenendo quindi fenomeni di farmaco-resistenza”.

Il Ministero della Salute italiano, di recente con una circolare, ha affermato che, sebbene i casi gravi e le complicanze dell’influenza siano più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e nei soggetti con condizioni a rischio (diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), secondo recenti studi internazionali è aumentato il rischio di malattia grave anche nei bambini sani molto piccoli e nelle donne incinte. Casi gravi di influenza possono riguardare persone sane di qualsiasi età e, quindi, anche in assenza di patologia cronica il vaccino antinfluenzale è comunque utile.

Bambini e infezioni respiratorie, come si è svolta la ricerca

L’analisi ha riguardato un campione di quasi 2000 bambini. I soggetti, negli ultimi tre anni, a causa di patologie respiratorie hanno raggiunto il pronto soccorso della clinica De Marchi. Si tratta di una struttura clinica pediatrica, punta di diamante del Policlinico di Milano. E’ in questa sede che è stato riscontrato un fatto: il 10% dei casi era affetto da Bocavirus umano. L’82,7% riguardava bambini al di sotto dei 3 anni, mentre il 17,3% bambini dai 3 anni in su. Nel 54,2% dei casi si trattava di un unico virus, mentre nel 45,8% il Bocavirus umano era associato ad uno o più virus diversi.

Infezioni respiratorie, un’epidemia

Negli Stati uniti, poi, una grave epidemia di infezioni respiratorie, associate a manifestazioni neurologiche, che ha determinato la morte di quattro bambini è stata causata dall’Enterovirus D68, nel 2014. Questo agente infettivo, raro anche in Europa, si è legato a infezioni respiratorie gravi e almeno 2 casi di meningoencefaliti.

Infezioni respiratorie dei bambini: che fare?

Sono queste le parole di Susanna Esposito: “Al riguardo, la vaccinazione contro l’influenza risulta utile per ridurre le manifestazioni cliniche gravi legate all’influenza in tutti i bambini che frequentano i primi anni della comunità scolastica, per contenere i costi della malattia e per evitare la sua trasmissione all’interno del nucleo familiare. Da quest’anno sarà disponibile anche nel nostro Paese il vaccino antinfluenzale quadrivalente, in cui sono inseriti due ceppi virali di tipo B, oltre ai tradizionali virus influenzali A(H1N1) e A(H3N2). Questa novità permetterà di aumentare l’efficacia della vaccinazione nei confronti dell’influenza, evitando casi di malattia non coperti dal vaccino antinfluenzale trivalente”. Il vaccino antinfluenzale quadrivalente, negli Stati Uniti è disponibile già da due stagioni ed è stato approvato dall’Ema pochi mesi fa: saranno inclusi i ceppi virali A/California/7/2009 (H1N1), A/Victoria/361/2011(H3N2), B/Massachusetts/2/2012 e B/Brisbane/60/2008.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato per i vari paesi gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale: il 75% è l’obiettivo minimo perseguibile, il 95% l’obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.

 

 

 

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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