Anno nuovo, vita nuova. O, perlomeno, nuovi buoni propositi.
“Abbiamo realizzato uno studio per individuare le città più educate d’Italia, da cui prendere esempio, e quelle che devono invece migliorare”, dicono gli esperti di Preply, piattaforma globale di apprendimento delle lingue.
“Tra i comportamenti maleducati più diffusi: passare molto tempo al cellulare in pubblico, non lasciar passare nel traffico e non rallentare alla guida quando si passa vicino ai pedoni”:
In generale gli italiani conquistano la sufficienza, ma vediamo chi inizia questo 2023 col piede giusto.
Lo studio sulle città italiane
“Abbiamo chiesto ai partecipanti dello studio di esprimere la loro opinione su 12 comportamenti italiani e di dirci quanto sono frequenti nelle città in cui abitano e abbiamo elaborato i dati raccolti in modo da ottenere un punteggio per ciascun comportamento e ciascuna città, con il quale abbiamo poi calcolato il punteggio complessivo di ogni città”, spiegano gli esperti.
“Abbiamo intervistato oltre 1.558 abitanti delle 19 città più grandi d’Italia e abbiamo chiesto loro quanto spesso osservano alcuni comportamenti maleducati, che cosa ne pensano dell’abitudine di lasciare la mancia e se secondo loro gli abitanti locali sono più o meno maleducati di chi viene da fuori.
Dopodiché, abbiamo elaborato i dati raccolti per determinare quali sono le città più maleducate, quali quelle più educate e quali le più generose, su una scala da uno a dieci (dove dieci è il punteggio massimo). I nostri risultati mostrano anche quali sono i comportamenti più diffusi”.
Le città italiane che devono migliorare: Venezia vince il triste primato
Sul podio delle città più maleducate d’Italia spuntano Venezia, Catania e Parma. Rispetto al punteggio medio di maleducazione di 6,10 in una scala da uno a dieci, queste aree metropolitane hanno raggiunto rispettivamente 6,55, 6,52, e 6,51.
Non sorprende che i comportamenti maleducati più diffusi siano quelli legati alla concentrazione di un gran numero di persone in poco spazio: a Venezia, che accoglie ogni anno quasi 13 milioni di turisti, saltare la fila e non rispettare lo spazio altrui sono infatti due dei comportamenti che hanno ottenuto il punteggio maggiore, rispetto alla media nazionale.
Sorprende come città più grandi, generalmente note per il traffico caotico e gli affollamenti, non siano presenti in vetta alla classifica: la Capitale è solo al quinto posto, mentre Napoli o Palermo si posizionano addirittura tra le città meno maleducate d’Italia.
Milano, seconda città della penisola per dimensioni e considerata come la città più pericolosa d’Italia nel 2022, si posiziona “solo” al quarto posto nello studio.
Città italiane più educate: Padova è l’esempio da seguire
Sul podio delle più educate si collocano città del centro-nord di medie dimensioni, nelle quali la qualità della vita è piuttosto elevata: Padova (5,18), Firenze (5,60), Modena e Verona a pari merito (5,66).
In una scala da 1 a 10, dove dieci equivale al livello massimo di maleducazione, Padova registra infatti il livello più basso in nove dei dodici comportamenti presi come riferimento per l’analisi: non rispettare lo spazio personale (4,24), saltare la fila (4,61), adottare un linguaggio corporeo che comunica inaccessibilità (4,67), essere scortesi con il personale di servizio (4,72), parlare in vivavoce in pubblico (4.79), essere rumorosi in pubblico (4.85), non rallentare con l’auto in prossimità di pedoni (5.03), non lasciare la mancia (5,45), non salutare (5,52).
Mance: Messina è la città più generosa
Lasciare la mancia è uno dei comportamenti presi in considerazione per individuare le città più educate e maleducate ma anche per scoprire quali sono considerate le più generose.
Gli intervistati hanno così condiviso la loro abitudine, e la tendenza della città in cui vivono, a lasciare o meno la mancia al ristorante. In Italia, in generale, il 19,6% degli intervistati ritiene maleducato non lasciare le mance al ristorante.
Tuttavia, mentre un 23,3% afferma di lasciarla regolarmente, 2 intervistati su 10 dichiarano di non essere soliti lasciare la mancia quando pagano il conto.
In base a quanto gli abitanti delle varie città ritengono sia giusto lasciare di mancia, secondo lo studio la città più generosa d’Italia è Messina, seguita da Brescia e Palermo. Non ci si può invece aspettare mance consistenti a Parma, che chiude la classifica.
I comportamenti maleducati più diffusi
Oltre a scoprire quali sono le città italiane dove prevalgono le buone o le cattive maniere, ci interessava anche sapere quali fossero i comportamenti maleducati più diffusi in tutto il paese. I risultati dello studio dimostrano che passare molto tempo al cellulare in pubblico va per la maggiore.
Si tratta di un’abitudine molto diffusa a Trieste, Padova e Brescia, ma presente un po’ dappertutto nel bel paese. Certamente è uno dei mali dell’era moderna: i nostri dispositivi mobili ci spingono a essere sempre connessi, dimenticando che così facendo perdiamo contatto con la realtà e le persone che ci circondano.
L’elenco qui sotto mostra le città che hanno ottenuto il punteggio più elevato nello studio:
- Passare molto tempo al cellulare in pubblico: Trieste
- Non lasciar passare nel traffico: Trieste
- Non rallentare alla guida in presenza di pedoni: Catania
- Fare confusione in pubblico: Catania
- Non prendere in considerazione gli estranei: Parma
- Guardare video in pubblico: Genova
- Parlare con il viva voce in pubblico: Venezia
- Linguaggio del corpo di chiusura: Brescia
- Non rispettare lo spazio altrui: Catania
- Essere maleducati con il personale di servizio: Venezia
- Non lasciare la mancia: Parma
- Saltare la coda: Venezia
“Anche se i nostri dati hanno dimostrato che alcune città sono più maleducate di altre, gli Italiani sono abbastanza educati in pubblico.
Nella nostra scala da uno a dieci (in cui dieci è il massimo della maleducazione) il punteggio medio complessivo di tutte le città italiane è di 6,10. Apre la classifica Venezia, la città più maleducata e la chiude Padova, la più educata”, dicono gli esperti.
“Oltre a ribadire l’importanza delle buone maniere, questo sondaggio ha rilevato che saltare la coda è il comportamento scorretto meno diffuso in Italia”.
Immagine copertina di Polina Kostova https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-che-sta-vicino-alla-costruzione-bianca-della-cupola-3044807/