Il calo del desiderio colpisce molti uomini e molte donne.
Resta, però, un argomento di cui è difficile parlare e affrontare in quanto, la libido ha un ruolo importante nel concetto di virilità.
Dietro a un basso desiderio sessuale, potrebbe non esserci solo la causa legata a un problema di uno o entrambi i partner, ma potrebbe nascondersi una motivazione collegata a una malattia dell’apparato riproduttivo, che deve essere trovata, trattata e curata.
Calo del desiderio nell’uomo: le cause
La libido in molti uomini può cambiare nel corso della vita, è normale e può succedere a tutti che il desiderio sessuale cresca o diminuisca.
Un calo del desiderio potrebbe essere causato da:
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Basso livello di testosterone
Quando i livelli di testosterone scendono, il desiderio di avere rapporti sessuali può diminuire.
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Età
Con l’invecchiamento il testosterone diminuisce fisiologicamente.
In alcuni casi però, può ridursi al di sotto della norma anche nei giovani e provocare una riduzione del desiderio sessuale.
In questo caso, è importante indagarne le cause.
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Presenza di eventuali malattie croniche
Le persone con alcune patologie come per esempio diabete, artrite, insufficienza renale o cancro, possono subire un calo della libido.
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Assunzione di alcuni farmaci
Medicinali per la chemio o radioterapia, ormoni utilizzati per curare il cancro alla prostata e antidolorifici come la morfina, possono abbassare i livelli di testosterone.
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Problemi sessuali
In caso di difficoltà di erezione, eiaculazione precoce o ritardata, è comune vivere l’atto sessuale con ansia e non con piacere.
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Depressione
Le persone depresse possono sperimentare una ridotta o completa mancanza di interesse per le attività che una volta trovavano piacevoli, sesso compreso.
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Problematiche legate alla coppia
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Problema di origine psicogena
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Problemi del sonno
Ci sono studi che dimostrano che chi soffre di apnee notturne ha anche livelli ridotti di testosterone.
Calo del desiderio: cosa fare?
La prima cosa da fare, quando si è di fronte a un calo di desiderio è rivolgersi allo specialista che ne individuerà la causa.
Per questo, il paziente verrà sottoposto a diversi accertamenti, tra cui: l’esame obiettivo per identificare la presenza di eventuali anomalie anatomiche e patologie concomitanti, verificando se la terapia in atto potrebbe aver influenzato il problema.
Poi, verranno prescritti esami di laboratorio come profilo ormonale testosterone, prolattina, ormoni tiroidei, profilo glucidico.
Se necessario anche esami di tipo strumentale come ecografia scrotale, apparato genito-urinario e tiroidea.
Nel caso il problema sia di origine psicogena, bisognerà sottoporre il paziente a un approccio psicologico o psichiatrico, sia individuale sia di coppia.
Se invece, dopo la prima valutazione si nota una causa organica o biologica con bassi valori del testosterone, dopo aver corretto eventuali terapie e lo stato metabolica del paziente, in assenza di controindicazioni, verrà impostata una terapia farmacologica ormonale con modalità e formule adeguate.
Quando andare dall’andrologo?
Quando si ha un basso livello di testosterone, i testicoli non riescono più a produrre una quantità sufficiente di questi ormoni.
Il testosterone non è responsabile solo del desiderio sessuale, ma anche di diverse funzioni corporee come disturbi dell’eiaculazione, disfunzione erettile, problemi di fertilità, depressione, e influenza anche la composizione corporea e la salute delle ossa.
È quindi, importante rivolgersi allo specialista in presenza di questi sintomi.
Immagine copertina di Andrea Piacquadio https://www.pexels.com/it-it/foto/giovane-uomo-in-indumenti-da-notte-che-soffrono-di-mal-di-testa-al-mattino-3771115/