Diamo un calcio al fumo

Diamo un calcio al fumo

I danni del tabagismo devono essere chiari nella mente dei genitori. Sono molti, per esempio, coloro che non sanno che non esistono soltanto fumo attivo e passivo, ma anche il fumo cosiddetto di “terza mano”, che si determina quando i derivati della combustione si depositano sugli abiti e sulla tappezzeria. Là sono pronti per essere inalati dai bambini, quando vengono presi in braccio oppure assicurati ai loro seggiolini sulle automobili.

Stili di vita sani, a scuola e in famiglia, devono essere insegnati alle famiglie: si agisce in questo senso con il progetto “Diamo un calcio al fumo”.

La Simri, Società italiana per le malattie respiratorie infantili, saluta con soddisfazione le misure restrittive previste in una proposta di legge del Ministero della Salute, con il relativo divieto di fumare in auto e nelle aree esterne agli ospedali pediatrici, ma ritiene opportuna una campagna educazionale, al fine di sensibilizzare. Il dottor Renato Cutrera, presidente Simri, afferma che sono troppi coloro i quali decidono di smettere di fumare “davanti ai primi sintomi di bronchite cronica o di tumore del polmone”, quando, cioè, è ormai tardi. Bisogna agire capillarmente per dissuadere dal tabacco, come fanno i medici di medicina generale e gli pneumologi dell’adulto.

Bisogna, ora, che agiscano anche i pediatri. E’ più facile, infatti, che le giovani coppie con un bambino si rivolgano al pediatra, piuttosto che al medico di base. Ecco configurarsi, dunque, il ruolo educativo del pediatra di famiglia, ma anche del medico pediatra specialista. In tal modo, i figli diventano un veicolo importante di informazione. E’ dagli adulti, del resto, che proviene l’esempio, dal quale i piccoli mutueranno il proprio stile di vita. Infatti, i figli di fumatori hanno un rischio doppio di diventare fumatori a loro volta. La bronchite asmatica, o respiro sibilante, colpisce il 25% dei bambini italiani in età prescolare, mentre il 10% dei fanciulli in età scolare è colpito dall’asma. I sintomi possono regredire dopo i sette anni in sette casi su dieci. Coloro che guariscono, del resto, non sono fuori pericolo: possono diventare fumatori in età adulta, con un rischio molto elevato di sviluppare bronco-pneumopatie.

Cultura della prevenzione

La cultura della prevenzione deve essere diffusa, tra genitori, bambini e adolescenti.

Dal 22 al 24 ottobre, avrà luogo a Torino il XIX Congresso nazionale della società.

La discussione riguarderà pneumologi italiani, pediatri pneumologi, medici pediatri e pediatri specialisti. Scolaresche, insegnanti e genitori saranno ospitati in un grande spazio educazionale, da allestire a chiusura del congresso.

Diamo un calcio al fumo

Ecco il primo appuntamento della campagna “Diamo un calcio al fumo”, che sarà realizzata con il coinvolgimento degli istituti scolastici e sarà diretta in particolare ai bambini di quinta elementare e agli adolescenti di prima e seconda media inferiore.

Un mini torneo di calcio

Al Lingotto di Torino sarà organizzato un mini torneo di calcio, con campetti di gioco e porte con birilli a forma di sigaretta. Si applicherà il linguaggio dei simboli, per inculcare nei fanciulli la pericolosità del fumo, un nemico che si può abbattere come un birillo.

Un concorso a premi per le scuole è previsto: disegni e lavori saranno esposti nella sede del convegno e nei presidi scolastici che aderiranno. Un compenso economico, da utilizzare per attività di formazione ed educazione allo stile di vita sano, sarà dato in premio alle scuole.

Avranno luogo incontri informativi e ludici in alcuni istituti. Testimonial sarà l’allenatore Massimiliano Allegri.

 

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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