Divorce day: arriva il giorno in cui ci si rivolge a un avvocato per cambiare vita. Avviene in special modo dopo le feste, durante le quali la famiglia si ritrova: in sintesi, dopo aver celebrato il Natale e il nuovo anno una coppia su quattro decide di separarsi. Dopo i fuochi pirotecnici, la coppia scoppia.
Divorce day: termine coniato dagli avvocati inglesi
Dopo il periodo del rosso e dell’oro, sembra che i luoghi più affollati siano le palestre (utili per tornare in forma dopo le gozzoviglie) e i tribunali. Sì, i tribunali: come detto, il 25% delle coppie in crisi chiedono consulenze a un legale, dopo che le tensioni sono arrivate al culmine proprio nel periodo festivo. Soltanto a Milano, tra il 7 e il 30 gennaio si registra un incremento del 35% (secondo FamilyLegal) delle richieste di separazione. Sulla base del trend degli ultimi 30 anni, si registra un numero quadruplicato di divorzi in Italia (Dati Istat. 1991-2018): da quasi 400mila a oltre 1,5 milioni.
Divorce day: stando insieme, si scopre la magagna
Marco Rossi, sessuologo e psichiatra, si è espresso in questo modo: “Trascorrere più tempo insieme, rispetto al solito, fa emergere tutte le incompatibilità. Molti, del resto, si sentono sotto pressione: pensano di dover trascorrere un Natale perfetto, proprio come quelli dei film delle feste. E così, anche quando si rendono conto che il rapporto è irrimediabilmente compromesso, si sentono obbligati a rimanere con il partner fino alla fine delle vacanze. Senza dubbio, il tempo a disposizione pone alla coppia compiti emotivi nuovi. Intanto obbliga a essere fianco a fianco, interrompendo una routine consolidata e rassicurante. Quando non c’è l’abitudine di condividere, e con ciò si intende non soltanto abitare sotto lo stesso tetto, ma stare e fare cose insieme, il vivere fianco a fianco per diversi giorni può non sembrare così facile e spontaneo. Può essere un momento in cui energie e interessi vengono ritirati dalle attività di routine, per concentrarsi sulla relazione e, allora, questo momento risulta caricato esageratamente di aspettative impossibili. Oppure, semplicemente, può far affiorare difficoltà di coppia che la vita abituale, carica di impegni e distrazioni, nasconde. Questo periodo dell’anno evoca una risposta emotiva: così marcata, che a volte le persone vogliono dissimulare le negatività della loro vita e concentrarsi sulle cose felici. Ciò, però, avviene soltanto fino a quando le vacanze finiscono”.
Divorce day: occasioni di litigi
Le occasioni di litigi che accompagnano il periodo delle feste sono numerose. Si pensi per esempio alla corsa ai regali, alle recite dei figli, allo stress dei preparativi, alle cene obbligate. I motivi di frizione nella coppia sono molti. Non bisogna dimenticare quello principale: l’infedeltà.
Divorce day: la matematica del cuore
Queste le parole di Nicolò Pellizzari, giornalista, blogger e autore del libro La matematica del cuore: “Toccano il fondo soprattutto coloro che prima delle feste hanno iniziato una storia clandestina. Avere l’amante avrà trasformato i momenti con il coniuge in una sorta di tortura. Soprattutto per le donne, che sono da sempre più convinte e coinvolte quando scelgono un altro uomo.
Gli uomini invece avranno tirato fuori la cattiveria alimentata dal rancore per il coniuge, visto ormai come principale impedimento per coronare il nuovo sogno d’amore. Tutto ciò si traduce in litigi quotidiani: questi ultimi proseguono anche dopo la Befana. È questo il periodo in cui il mio blog registra un’impennata di testimonianze di amanti in crisi. Queste vacanze infatti, se sanciscono il ‘Divorce Day’ per le coppie in bilico, per gli amanti hanno un effetto altrettanto devastante. Ancora più a rischio gli amanti ‘oltre’, che hanno ormai superato i sei mesi di relazione o addirittura l’anno. Si tratta di una categoria con il morale a terra, a seguito del primo distacco forzato delle festività. Gli amanti che hanno superato i 12 mesi di storia hanno invece vissuto il secondo Natale divisi, speranzosi dell’attesa notizia di voler costruire una vita insieme”.
Il libro, edito da Cairo, conta 366 pagine, per un costo pari a 16 euro. Nella prima parte, si occupa delle relazioni in generale, come abbiamo avuto modo di affermare: tocca l’argomento vacanze come momento particolarmente difficile per le coppie in equilibrio precario. Il diario di sopravvivenza per le feste si trova nella seconda parte, quella dedicata agli amanti. Il testo è stato scritto a quattro mani con Eliselle, che ha dichiarato: “Le coppie in crisi fanno in genere due errori capitali. Cercano di sistemare i loro guai sentimentali, ottenendo il risultato contrario: cercano un figlio, oppure programmano una vacanza insieme. Avere un bambino, per quanto bello sia, è un evento che (per la sua portata di fatica e di richiesta di tempo e attenzioni) mette a dura prova anche le coppie più affiatate: si pensi al risultato che ha la nascita sulle unioni dalla sorte incerta. La vacanza invece si dimostra negativa perché la coppia in crisi spesso sopravvive grazie alla scarsa condivisione del tempo: per il lavoro, per le incombenze familiari. Le distanze tengono sopiti i problemi che continuano a covare sotto la cenere, ma non appena si ricomincia a stare più insieme, bastano un paio di settimane scarse, per innescare i meccanismi classici provocati dalla frustrazione e dal disamore, con l’unica conclusione possibile: fuoco, lapilli e distruzione”.