Ecco il decalogo salva gengive
Sono state redatte le prime linee guida mondiali sulla prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie parodontali. Promuove l’iniziativa la Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), con la European federation of periodontology (Efp), l’American academy of Periodontology (Aap) e l’Asian Pacific society of periodontology (Apsp): interlocutori autorevoli.
Gengive, entriamo nel dettaglio delle problematiche
Stiamo parlando delle problematiche che riguardano dolore, arrossamento, infiammazione alle gengive, nonché gengive sanguinanti. Sono coinvolti 20 milioni di italiani oltre i 35 anni. Che cosa succede, poi, se la gengivite non viene curata? Degenera in parodontite, la sesta malattia più frequente al mondo. Nella sua forma grave, questa patologia è la prima causa di perdita dei denti. Gli italiani con parodontite sono ben 3 milioni, con la corrispondente spesa, pari a un miliardo di euro l’anno, soprattutto per “sostituire” i denti persi. Se si perdono i denti, peggiora l’alimentazione, e con essa lo stato di salute. Si apre la porta a malattie cardiovascolari, diabete, ictus, infezioni respiratorie, a causa del passaggio nella circolazione dei batteri responsabili dell’infiammazione.
Turismo-Una vacanza a settembre? Croazia: isole, coste e tanti parchi
La Croazia, con le sue isole, le coste e i tanti parchi, è diventata il ventottesimo…Salvare le gengive, la parola agli esperti
Turismo-Una vacanza a settembre? Croazia: isole, coste e tanti parchi
Il documento di consenso redatto in merito sarà applicato ovunque nel mondo.
Maurizio Tonetti, presidente Sidp, si è espresso in questo modo: “La parodontite è un’infiammazione profonda delle gengive, provocata dai batteri presenti nella placca dentale, non adeguatamente rimossa con una corretta igiene orale. Purtroppo la maggioranza si allarma solo quando sente i denti muoversi e spostarsi, così la conseguenza, se la malattia non viene trattata adeguatamente e in tempo, è la perdita dei denti. Ciò comporta un cambiamento della dieta molto negativo, perché per alimentarsi con una dieta ricca di frutta e verdura fresca come quella mediterranea serve una buona masticazione; inoltre, proprio i vegetali ricchi di vitamina C servono per mantenere le gengive sane e devono perciò essere un caposaldo dell’alimentazione quotidiana. Chi ha perso dei denti invece tende a scegliere cibi più morbidi e favorire carboidrati, zuccheri raffinati e grassi, con un impatto negativo sulla salute e sul portafoglio: costa di più sostituire un solo dente perso per una parodontite che curare l’intera bocca di un paziente intercettato in tempo”.
Salvare le gengive, importante una diagnosi precoce
Aggiunge Tonetti: “Basta un test semplice, rapido, con minimi fastidi e poco costoso, chiamato Psr (Periodontal screening and recording, cioè Screening e registrazione della salute parodontale) e raccomandato da Sidp, per individuare chi soffre di parodontite: si tratta di inserire una speciale sonda graduata nel solco gengivale, per valutare se e quanto le gengive siano retratte o infiammate”.
Il decalogo “salva gengive”
Ecco dieci punti da non dimenticare, se si vogliono salvare le proprie gengive e i propri denti:
- Non fumare
- Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura
- Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista
- Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire sempre il test Psr
- Se le gengive sono un po’ infiammate, lavare i denti almeno due volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti
- Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale
- Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili
- Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi al posto del filo
- Farsi consigliare un adeguato collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche lemodalità corrette per l’utilizzo
- Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, andare subito dal dentista.