Ecco il decalogo salva gengive
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Ecco il decalogo salva gengive

01/11/2015
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Sono state redatte le prime linee guida mondiali sulla prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie parodontali. Promuove l’iniziativa la Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), con la European federation of periodontology (Efp), l’American academy of Periodontology (Aap) e l’Asian Pacific society of periodontology (Apsp): interlocutori autorevoli.

Gengive, entriamo nel dettaglio delle problematiche

Stiamo parlando delle problematiche che riguardano dolore, arrossamento, infiammazione alle gengive, nonché gengive sanguinanti. Sono coinvolti 20 milioni di italiani oltre i 35 anni. Che cosa succede, poi, se la gengivite non viene curata? Degenera in parodontite, la sesta malattia più frequente al mondo. Nella sua forma grave, questa patologia è la prima causa di perdita dei denti. Gli italiani con parodontite sono ben 3 milioni, con la corrispondente spesa, pari a un miliardo di euro l’anno, soprattutto per “sostituire” i denti persi. Se si perdono i denti, peggiora l’alimentazione, e con essa lo stato di salute. Si apre la porta a malattie cardiovascolari, diabete, ictus, infezioni respiratorie, a causa del passaggio nella circolazione dei batteri responsabili dell’infiammazione.

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Salvare le gengive, la parola agli esperti

Il documento di consenso redatto in merito sarà applicato ovunque nel mondo.
Maurizio Tonetti, presidente Sidp, si è espresso in questo modo: “La parodontite è un’infiammazione profonda delle gengive, provocata dai batteri presenti nella placca dentale, non adeguatamente rimossa con una corretta igiene orale. Purtroppo la maggioranza si allarma solo quando sente i denti muoversi e spostarsi, così la conseguenza, se la malattia non viene trattata adeguatamente e in tempo, è la perdita dei denti. Ciò comporta un cambiamento della dieta molto negativo, perché per alimentarsi con una dieta ricca di frutta e verdura fresca come quella mediterranea serve una buona masticazione; inoltre, proprio i vegetali ricchi di vitamina C servono per mantenere le gengive sane e devono perciò essere un caposaldo dell’alimentazione quotidiana. Chi ha perso dei denti invece tende a scegliere cibi più morbidi e favorire carboidrati, zuccheri raffinati e grassi, con un impatto negativo sulla salute e sul portafoglio: costa di più sostituire un solo dente perso per una parodontite che curare l’intera bocca di un paziente intercettato in tempo”.

Salvare le gengive, importante una diagnosi precoce

Aggiunge Tonetti: “Basta un test semplice, rapido, con minimi fastidi e poco costoso, chiamato Psr (Periodontal screening and recording, cioè Screening e registrazione della salute parodontale) e raccomandato da Sidp, per individuare chi soffre di parodontite: si tratta di inserire una speciale sonda graduata nel solco gengivale, per valutare se e quanto le gengive siano retratte o infiammate”.

Il decalogo “salva gengive”

Ecco dieci punti da non dimenticare, se si vogliono salvare le proprie gengive e i propri denti:

  1. Non fumare
  2. Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura
  3. Sottoporsi almeno due volte all’anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista
  4. Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire sempre il test Psr
  5. Se le gengive sono un po’ infiammate, lavare i denti almeno due volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti
  6. Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale
  7. Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili
  8. Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi al posto del filo
  9. Farsi consigliare un adeguato collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche lemodalità corrette per l’utilizzo
  10. Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, andare subito dal dentista.
Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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