Giornata nazionale dell’idratazione, un commento
Abbiamo pubblicato una notizia relativa alla richiesta di istituzione di una Giornata nazionale dell’idratazione. L’iniziativa, nata all’Expo di Milano, è stata commentata dal professor Nicola Sorrentino, docente di Igiene nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme sensoriali di Chianciano Terme.
Bere acqua aiuta a dimagrire
Il commentatore è autore del testo “La dieta dell’acqua”. Sulla base di nuove ricerche, è ora chiaro che bere acqua prima di mangiare agevola il dimagrimento e aiuta a mantenere il peso raggiunto, poiché si innescano determinati processi metabolici. Otto bicchieri d’acqua nella dieta quotidiana, uniti al movimento, danno innegabili effetti. Secondo Nicola Sorrentino, nel corso del Forum mondiale del 2000 l’acqua è stata definita “oro blu” ed è innegabile che sia utile a vivere più a lungo. E’, inoltre, uno strumento di prevenzione di molte malattie.
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L’obesità, che riguarda 600 milioni di persone nel mondo, è legata, come è ovvio, all’alimentazione. Ma… attenzione: da non molto l’acqua è considerata un vero e proprio nutriente, alla base della piramide alimentare. Dovremmo assumere “un millilitro di acqua per chilocaloria consumata”, secondo le linee guida della corretta alimentazione. “Per anni la mia prescrizione standard ai pazienti è stata di introdurre almeno due litri di acqua al giorno nella loro dieta”. Si trattava di una raccomandazione che questi faceva “quasi automaticamente”, senza chiedersi quale fosse la motivazione scientifica. “Era la logica conclusione al termine di un colloquio, nel quale spiegavo come e cosa mangiare per perdere peso e stare bene”. Attualmente nuove scoperte sottolineano “il ruolo fondamentale dell’acqua per metabolizzare il cibo” e quanto siano utili gli elementi “contenuti in questo liquido della vita”.
Ma c’è di più: basta essere appena disidratati, perdere solo l’1% dell’acqua del nostro peso, “per sentirsi subito più stanchi, poco reattivi”, meno capaci di lavorare o di studiare. Se la perdita sale al 5% “si possono avere crampi muscolari e debolezza”. Una disidratazione del 10% “mette a rischio la nostra vita”.