Leonardo è un androide

Leonardo è un androide

Leonardo, personaggio affascinante. Ora è possibile incontrarlo. In Giappone è stato creato un androide che lo riproduce, a partire dal volto e dalla mimica. E’ stata scelta l’immagine degli ultimi anni di vita del genio indiscusso del Rinascimento italiano: lo vediamo come compare anche in un suo schizzo in sanguigna, che lo ritrae a quattro anni dalla morte, a 63 anni di età.

L’androide è corrucciato, ha le sopracciglia aggrottate; la barba è bianca. Non è necessario programmare un lungo viaggio per vederlo: fino al 27 settembre, è a disposizione del pubblico presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano, dedicato al pittore, scienziato, costruttore di armi a tutti noto.

L’androide è in grado di interagire con le persone, dialogando con frasi prese di peso dai manoscritti del grande scienziato.

Tecnologie di ultima generazione muovono la mimica facciale di Leonardo. Si è occupato della progettazione il team di Minoru Asada, direttore del dipartimento di robotica di neuroscienze cognitive dell’università di Osaka. Lo specifico di questa équipe sono gli androidi, che devono essere in grado, sempre meglio, di fare da interfaccia con gli esseri umani, sulla base delle modalità che questi ultimi utilizzano. Un giorno, gli androidi potranno essere commercializzati quasi come i robot da cucina di oggi, interagendo con le famiglie.

Se Leonardo fosse vivo oggi, costruirebbe robot

Queste le parole di Asada:”se Leonardo fosse vivo oggi, costruirebbe robot”. In effetti il pensatore è stato iniziatore della ricerca interdisciplinare. Aggiunge il progettista: “abbiamo ancora bisogno del suo spirito per avere una visione globale e più umana della scienza”.

Come l’androide di Leonardo è stato realizzato

L’androide di Leonardo è stato realizzato in quattro mesi: se ne è occupata la società A-Lab. Altri quattro mesi sono stati necessari per mettere a punto le espressioni, che implicano una sequenza di operazioni. Contrariamente alla prassi, gli scienziati non hanno riprodotto un personaggio vivente, ma un uomo che ha fatto storia. Venendo meno, quindi, la scansione del modello reale, immagini e informazioni sono state estrapolate dai testi storici. E’ stato, in tal modo, ricostruito un modello tale da rispondere “all’immaginario comune di Leonardo”.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine copertina di Tara Winstead https://www.pexels.com/it-it/foto/mano-dito-futuro-robot-8386440/

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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