Nano-particelle contro l’Alzheimer entreranno in commercio?
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Nano-particelle contro l’Alzheimer entreranno in commercio?

08/08/2015
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Sappiamo che la proteina “beta amiloide 42”, è il principale componente delle placche che si formano nel cervello dei pazienti con Alzheimer. I ricercatori dell’università di Milano-Bicocca hanno costruito e brevettato delle nano-particelle, gli Amyposomes, che negli esperimenti sugli animali sono state in grado di ripristinare la memoria, rimuovendo dal cervello le placche formate con la proteina, dopo tre settimane di trattamento. I frammenti tossici della proteina beta amiloide, poi, sono stati rimossi da parte del fegato e della milza, attraverso il circolo. Un test specifico di riconoscimento degli oggetti ha permesso di misurare, nelle cavie, il recupero delle funzioni cognitive.

Nano-particelle in commercio?

Ora, è necessario che da queste nuove scoperte si arrivi a sviluppare un farmaco. Tra AmypoPharma e l’Università di Milano-Bicocca, si è determinato a questo livello uno spin-off, cioè si è creata una realtà imprenditoriale Hi-Tech il cui business principale si basa sulla valorizzazione commerciale dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica. Unite insieme, le due realtà hanno fissato le scadenze: l’autorizzazione del ministero della Salute dovrà essere ottenuta entro un anno e le due fasi di sperimentazione clinica sull’uomo dovranno essere avviate e concluse entro tre anni. Un’altra alleanza è stata attuata per la ricerca dei fondi, con una società svizzera specializzata: Breslin AG.

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I numeri dello spin-off

Parliamo di circa quattordici milioni di euro, che saranno utilizzati al fine di ottenere la certificazione Ind (Investigational new drug) per il prodotto Amyposomes, nonché per concludere la sperimentazione clinica. Anche investitori italiani saranno coinvolti nell’operazione. Le azioni di start-up, per implementare la nuova realtà, sono per il 71% in mano a docenti e ricercatori di Milano Bicocca, che hanno al loro attivo lo sviluppo del brevetto. La Breslin ne detiene il 19,5%, mentre la quota del 5% appartiene all’Ateneo. Francesca Re, giovane ricercatrice di Biochimica, è amministratore delegato.

Sul mercato non ci sono concorrenti

Massimo Masserini, ordinario di Biochimica dell’Università di Milano-Bicocca, socio di maggioranza dello spin-off e coordinatore del progetto europeo Nad fonte del brevetto, afferma che non ci sono concorrenti sul mercato del farmaco per quanto concerne la cura dell’Alzheimer. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della Sanità, le persone colpite al livello mondiale raddoppieranno entro il 2040, rispetto agli attuali trenta milioni.

La sperimentazione clinica sarà positiva?

Se la sperimentazione clinica sarà positiva, avremo di fronte un esempio virtuoso di come la ricerca può “confrontarsi con il mercato, generando prodotti e fatturato”. Le nano-particelle, poi, potrebbero essere utili anche per altre malattie neurodegenerative.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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