Lo sviluppo di un vaccino anti-Aids è un risultato molto ambito. Sono stati attuati, fino a oggi, cento esperimenti clinici sull’uomo. Merita attenzione l’ultimo farmaco in ordine di tempo, creato dallo scienziato che per primo ha collegato l’Hiv all’Aids. Parliamo di Robert Gallo: ha scoperto l’Hiv, anche se il Nobel in argomento è stato ricevuto dall’équipe francese di Luc Montaigner. Il vaccino di Robert Gallo ha raggiunto la sperimentazione umana: il ricercatore ha dedicato a ciò quindici anni di vita.
Ora si tratta di definire, in particolare, se il vaccino è sicuro e se suscita una risposta immunologica. Si tratterà di un trial della durata di un anno, attuato su sessanta volontari. La fondazione Gates e l’esercito statunitense hanno finanziato il progetto con cifra pari a 23 milioni di dollari.
Vaccino anti-Aids: perché tanto tempo?
Queste le parole di Gallo: “Ci abbiamo messo così tanto perché abbiamo voluto prima fare una serie estesa di test sulle scimmie, poi abbiamo avuto i normali problemi cambiando il metodo di produzione, per rendere il vaccino iniettabile nell’uomo, e abbiamo dovuto lottare per i fondi. Volevamo il maggior numero di risposte, prima di iniziare i test clinici”.
Perché trovare un vaccino è tanto difficile
Il virus dell’Hiv si occulta nel sistema immunitario: per questa ragione trovare un vaccino è tanto difficile. Gallo, che dirige l’Institute of human virology dell’università del Maryland e ha anche fondato una start up per lo sviluppo del vaccino, ha preso di mira una proteina che il virus mostra quando sta per attaccare una cellula sana. Tale proteina dovrebbe stimolare il sistema immunitario, permettendo di prevenire l’infezione.
Aids, che cosa a oggi può funzionare?
Nessun vaccino sperimentato sull’uomo, a oggi, ha funzionato. La terapia antiretrovirale, se applicata a persone sane, può essere utile a rendere minore il rischio d’infezione.
Scoperchiare i pezzi di virus nascosti
Stefano Vella, direttore del Dipartimento del Farmaco dell’Iss e componente del gruppo che scrive le linee guida dell’Oms sull’Aids, si è espresso in questo modo: “Negli ultimi anni è cambiata completamente la strada percorsa per il vaccino. Ora grazie alla biologia molecolare si è riusciti a ‘scoperchiare’ pezzi del virus che vengono nascosti, e ad usarli come obiettivo. Io penso che al vaccino si arriverà: abbiamo sbagliato strada per troppi anni, poi umilmente qualcuno ha ricominciato da capo e ora si vedono i risultati, per ora solo sugli animali. Il vaccino serve, la terapia da sola non ce la farà a sconfiggere questo virus, nonostante i grandi progressi che abbiamo fatto anche in questo campo“.
Immagine copertina di Polina Tankilevitch https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-in-possesso-di-provette-3735747/