Progressi nella cura dei tumori neuroendocrini
Ha avuto luogo ieri, sotto il patrocinio della Società europea dei tumori neuroendocrini dell’Università di Milano e della Regione Lombardia, la prima ‘Milan NET Conference’ del Centro NET dell’Istituto nazionale dei tumori, dedicata ai tumori neuroendocrini, durante la quale sono stati organizzati meeting tra specialisti italiani e internazionali. Si tratta di tumori rari, che si manifestano in ghiandole endocrine o in cellule endocrine disperse nel sistema gastrointestinale. Un dato interessante riguarda questo tipo di neoplasia: dopo dieci anni dal trapianto di fegato (nel fegato si sviluppano spesso le metastasi di questo tipo di tumore, ndr) sopravvive l’80% di coloro che la presentano. Il fenomeno è rilevante: parliamo di ventimila nuovi casi ogni anno in Europa, tremila dei quali riguardano d’Italia. Parliamo di 4-5 nuovi casi ogni centomila abitanti.
Radioembolizzazione
Ottimo il risultato della radioembolizzazione, terapia a bassa tossicità: milioni di microsfere in vetro, contenenti una sostanza radioattiva, con un diametro medio di 20-30 micrometri (un terzo della circonferenza di un capello, ndr), da porre direttamente nel fegato. Il risultato ottenuto può permettere al paziente di arrivare all’asportazione del tumore o al trapianto.
Amore. Più che con cuore, fa rima con buonumore
Il cuore che batte all'impazzata, le mani che sudano, il rossore del volto, la tensione muscolare,…Un nuovo biomarcatore del sangue
Amore. Più che con cuore, fa rima con buonumore
L’andamento delle cure può essere posto sotto analisi grazie a un nuovo biomarcatore del sangue, con firma genetica, composto da 51 geni. Per identificarlo, è sufficiente un esame del sangue.
Un nuovo farmaco
Anche in pazienti con malattia non operabile derivata dall’intestino, non soltanto quelli con malattia derivata dal pancreas, possono trarre giovamento deall’Everolimus, una nuova molecola.
Scarsa informazione
Le informazioni su questo tipo di neoplasia sono rare e i centri specializzati, in Italia, sono pochi. Per questa ragione coloro che possono migliorare i risultati e portare a un avanzamento delle conoscenze dovrebbero unire le forze.
Qualità della vita del paziente
Per la prima volta, nel corso dell’evento si è posto l’accento sulla qualità della vita del paziente, oggetto di riflessione da parte di economisti e medici, nonché dei pazienti stessi. In particolare, gli esperti si sono posti domande in merito al rapporto costi-benefici delle cure.