Microscopia confocale: diagnosi in dieci minuti per i tumori della pelle

Microscopia confocale: diagnosi in dieci minuti per i tumori della pelle

Microscopia confocale: consente diagnosi precoci dei tumori della pelle in 10 minuti. E ancora: non è invasiva e permette dunque di evitare biopsie non necessarie. Si tratta di una tecnica diagnostica all’avanguardia: pone il dermatologo al centro del processo diagnostico. Sullo Stivale, essa trova grandissimo impiego.

Microscopia confocale: la ricerca

I dermatologi della Società italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie sessualmente trasmesse (SIDeMaST) hanno partecipato allo studio internazionale “Reflectance confocal microscopy made easy: the four must-know key features for the 3 diagnosis of melanoma and non-melanoma skin cancers”: il fine era approfondire i principali criteri di cui il dermatologo deve tener conto per individuare le lesioni sospette, utilizzando facilmente microscopia confocale. Il primo autore è stato il professor Giovanni Pellacani, presidente del ventiquattresimo Congresso mondiale Dermatologia, in corso fino a domani. I risultati parlano chiaro: sono 18 le caratteristiche di microscopia confocale importanti per la diagnosi di tumore della pelle, tra le 56 indicate in letteratura. Le cellule atipiche e la ‘disorganizzazione’ della giunzione derma-epidermide sono le caratteristiche specifiche del melanoma; corde/isole basaloidi caratterizzano il carcinoma a cellule basali e il carcinoma a cellule squamose presenta la ‘disorganizzazione’ del cheratinocita. Molto complesso? Con questa tecnica, il dermatologo lo vede a colpo d’occhio, grazie a un microscopio.

Microscopia confocale: lo strumento si aggancia alla pelle

Microscopia confocale: diagnosi in dieci minuti per i tumori della pelleMicroscopia confocale: come funziona? Queste le parole di Caterina Longo, coordinatrice dello studio e professore associato in Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: “Lo strumento viene agganciato alla pelle tramite un vetrino adesivo. L’esame richiede circa 10 minuti e risulta indolore, non invasivo e ripetibile più volte. Il microscopio scansiona la cute a più livelli e consente di visualizzare le atipie cellulari, le cellule con precoci alterazioni nella forma, le cellule neoplastiche, l’infiammazione, le alterazioni microscopiche anche minime e tutte le anomalie nella struttura della cute che giustificano la rimozione di nei ‘sospetti’ e dei tumori cosiddetti ‘non melanoma’. Questo strumento avrà una diffusione sempre maggiore. I risultati dello studio ci consentono di individuare un numero limitato di caratteristiche utili a fini diagnostici, un aspetto che rende la procedura più semplice: anche i dermatologi alle prime armi possono rapidamente mettere in atto le conoscenze acquisite”.

Microscopia confocale: scansire tutti gli strati

Il professor Giuseppe Argenziano, consigliere SIDeMaST e professore di Dermatologia presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, si è espresso in questo modo: “Dallo studio provengono risultati incoraggianti, che consentono di prospettare una maggiore diffusione della tecnica: essa apporta benefici enormi ai pazienti. Al fine di individuare la presenza di una massa tumorale, non è più necessario asportare un frammento di tessuto e sottoporlo a esame istologico. Il microscopio confocale agganciato alla pelle permette di scansire tutti gli strati, dall’epidermide al derma superficiale e di individuare possibili anomalie. In questo caso, solo quando necessario, si procede con l’asportazione”.

Microscopia confocale: una rivoluzione

Parliamo di una metodica dalla portata rivoluzionaria. Essa consente di agire con la massima precisione,Microscopia confocale: diagnosi in dieci minuti per i tumori della pelle risparmiando i tessuti sani peri-neoplastici e di ridurre in maniera importante tutti gli interventi non indispensabili. Se si pensa che fino a pochi anni era uso comune eliminare qualsiasi neo o lesione, anche soltanto sospetta, il cambiamento risulta notevole.

Così conclude Giuseppe Argenziano: “E’ questa la strada dell’avvenire. Non è così difficile pensare che la metodica confocale venga estesa anche ad altri tessuti. Un utilizzo combinato con l’esame istologico potrebbe consentire di avere informazioni ancora più approfondite sulle patologie, rispetto a quelle di cui oggi si dispone con la sola biopsia standard”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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