Quando i medici manifestano
Intendono dire no ai tagli lineari alla sanità pubblica e sì al rilancio del Servizio sanitario nazionale: sono i medici italiani, che oggi alle ore quindici, in piazza SS Apostoli a Roma faranno sentire forte e chiara la loro opinione alle istituzioni, per cercare di cambiare la situazione. Tornano a manifestare dopo tre anni. Si rendono visibili e si fanno sentire “per la dignità di una professione negletta nei suoi valori di riferimento, nelle condizioni in cui è costretta ad esercitare, nel suo ruolo politico”.
E’ la Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) a promuovere l’iniziativa, con l’adesione di tutte le organizzazioni sindacali di categoria.
Quando i medici manifestano: un grido di dolore deve raggiungere le stanze della politica
Ecco quanto si legge in una nota di Anaao Assomed: “non sarà inutile se il grido di dolore riuscirà a raggiungere le stanze di una politica che, oggi impegnata a costruire espedienti, appare disinteressata rispetto alle criticità che noi denunciamo, forse perché non sa come risolverle“. “Grido di dolore”: come disse Vittorio Emanuele II il 10 gennaio 1859, parlando del credito politico italiano nei Consigli d’Europa. Ma torniamo ai nostri medici: “tornano in piazza per il diritto alla salute dei cittadini”.
Sempre più plastica nel nostro organismo: ma quanto è pericolosa?
Negli ultimi 70 anni abbiamo assistito a un aumento esponenziale della produzione di plastica e, di…Quando i medici manifestano, una piazza per la sanità
Sempre più plastica nel nostro organismo: ma quanto è pericolosa?
Continuiamo a leggere la nota, firmata da Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed: “Non è una novità, ma se una professione, il cui ruolo è centrale nel sistema sanitario, decide in tutte le sue componenti professionale e sindacale, di portare in pubblico il proprio disagio, vuol dire che è in sofferenza l’intero sistema delle cure. Il quale oggi appare in preda ad un progressivo impoverimento di risorse economiche ed umane, tanto da mettere in discussione la capacità di rispondere alla propria missione istituzionale. Una piazza per la sanità, aperta a tutti coloro che hanno a cuore il presente ed il futuro del sistema di tutele della salute”