E’ grazie al sistema nervoso centrale che l’organismo si muove: una scintilla pervade il sistema nervoso centrale e lo attraversa in ogni punto. Lo si è capito osservando da vicino una larva.
In diretta dal sistema nervoso centrale del moscerino della frutta
E’ stato possibile elaborare foto a due e a tre dimensioni, in una larva del moscerino della frutta, la Drosophila, posta sotto analisi con microscopi avanzatissimi. La larva è uniforme e bisogna distinguere una sezione dall’altra. La Drosofila allo stato larvale ha segmenti con diverse specializzazioni: essi si possono riconoscere solo identificando le numerose specializzazioni visibili della cuticola larvale, come i peli dorsali, i dentelli ventrali, le fessure delle trachee e gli organi di senso. La larva ha sette segmenti cefalici. Tutti e sette i segmenti cefalici forniscono neuroblasti (cellule che diventeranno neuroni, ndr) per formare il sistema nervoso centrale.
Ecco i dettagli del nuovo studio del sistema nervoso
L’azione di monitoraggio di quanto avviene nel sistema nervoso della larva appartiene ai ricercatori dell’Howard Hughes medical institute di Ashburn, in Virginia. Pubblica la ricerca Nature communications.
Come sono state ottenute le immagini del sistema nervoso
Le più avanzate tecniche di microscopia ultra-veloce in tre dimensioni sono state applicate per ottenere queste immagini ad alta definizione spaziotemporale. Sono stati attuati nuovi accorgimenti per la rielaborazione delle immagini.
Un’ora di registrazione del sistema nervoso centrale per intero
La registrazione è durata un’ora: i circuiti nevosi dedicati al movimento sono stati in tal modo visualizzati. Cinque volte al secondo si sono determinati gli scatti sul sistema nervoso centrale. E’ importante che sia stato captato per intero: in precedenza era stata visualizzata l’attività di ampie porzioni di tessuto neurale, ma non dell’intero sistema.
Sarà più chiaro, ora, il quadro dei circuiti che guidano il comportamento animale: fino ad arrivare, chissà, al comportamento umano. Sarà possibile combinare la nuova tecnica con metodi di indagine che determinano la mappatura della struttura e delle connessioni dei neuroni, alterando l’attività di questi ultimi.