Sono tre milioni in Italia coloro che hanno avuto una diagnosi di tumore.
Che cosa fare per loro? Garantire l’accesso alle terapie, assicurare visite di controllo, agire per preservare il più possibile la fertilità. Una volta che il male è stato arginato, poi, si passa a reinserire i soggetti nel contesto sociale e sul lavoro. Come tenere sotto monitoraggio un quadro come questo? Prima possibile, bisogna lavorare a un piano nazionale della cronicità, con un capitolo dedicato ai tumori. Tanti, del resto, sono i pazienti affetti da neoplasie che sopravvivono alla fase acuta.
La presentazione di un libro
E’ stata la fondazione “Insieme contro il cancro”ad affermarlo: ieri, nella sala Marconi della Radio vaticana, in occasione della presentazione del libro “Il male incurabile”. Si presta attenzione ai progressi compiuti nella lotta contro il cancro e al nuovo ruolo della comunicazione, che tutto pervade.
Il tumore sta diventando una malattia cronica
I dati non sono entusiasmanti, ma comunque ottimistici: il 57% degli uomini e il 63% delle donne escono dal tunnel del tumore, tornando ad una buona aspettativa di vita, rientrando nelle statistiche che riguardano nella popolazione nel suo complesso, nella schiera dei sani, che non hanno mai avuto diagnosi di questo tipo. I tempi di sopravvivenza crescono e si può parlare, appunto, di cronicizzazione della neoplasia. Si riesce a convivere con essa, grazie a terapie di combinazione, simili a quelle che riguardano HIV e diabete. In sintesi, il tumore potrebbe entrare a buon diritto tra le malattie croniche.
Tumore, le proporzioni del problema
In tutto il mondo il cancro è un business ed è più che rilevante in termini epidemiologici. Ma come i cittadini percepiscono la malattia? Come detto, la chiave è la comunicazione, come le testate giornalistiche incidono sull’immagine della patologia. Per questa ragione, nel testo presentato è stata data la parola ai direttori di quindici giornali italiani. Clinici, giornalisti e istituzioni devono lavorare insieme per dare una visione fedele del problema.
Prevenzione dei tumori
Il 40% dei tumori viene evitato se lo stile di vita che si conduce è sano. I nuovi casi, nel 2014, sul territorio italiano sono stati 365.500 nuovi casi, circa 1000 al giorno. Degli individui colpiti, 196.100 (54%) sono uomini e 169.400 (46%) sono donne. La base molecolare dei tumori, scoperta vitale, non era nota quarant’anni fa: la ricerca sta facendo passi da gigante. La malattia è legata ad alterazioni genetiche e i medici possono usare questo dato contro di essa. Il tasso di mortalità, dal 1990 a oggi è sceso del 20%. Sono stati identificati bersagli molecolari, 600 circa dei quali potenzialmente disponibili. La medicina personalizzata, poi, è un dato concreto. L’ultima frontiera è l’immuno-oncologia.