Vitamina C contro il retino-blastoma

Vitamina C contro il retino-blastoma

Bisogna che una nuova scoperta sia sperimentata nella prassi clinica. La vitamina C, altrimenti nota come acido ascorbico, è in grado di eliminare il retino-blastoma se assunta a dosi elevate. Lo si pensava anche negli anni Settanta. Lo afferma il professor Giovanni Grasso, del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’Università di Siena. Una ricerca lo vede come coordinatore. E’ stata attuata una scoperta che potrebbe permettere una rivoluzione nell’ambito della cura dei tumori. Parliamo, in ispecie, del retino-blastoma: si tratta di un tumore degli occhi, particolarmente infido perché colpisce i fanciulli di età tra zero e tre anni. In quest’ambito opera il policlinico “Le Scotte” di Siena, che per la cura di questa patologia costituisce un punto di riferimento. Sono anni che si attuano studi in quest’ambito. Lo studio che rendiamo noto in questa sede è stato attuato, come afferma Grasso, “su cellule derivate da questo tumore, stabilizzate e in linea continua”. Pubblica la ricerca il Journal of clinical and experimental ophthalmology.

Vitamina C contro il retino-blastoma: a che punto siamo

Parliamo, per il momento, di una sperimentazione condotta in laboratorio su cellule in vitro, che vengono trattate in questa sede. Ciò non toglie, comunque, che le aspettative riguardino già l’uomo e siano reali. Il dottor Domenico Mastrangelo, curatore della ricerca con Lauretta Massai, afferma che tali risultati dovranno “necessariamente trovare un riscontro clinico”. Si procederà verificando l’efficacia “delle alte dosi di vitamina C”. Sappiamo che le analisi procederanno per il meglio, poiché si dispone di esperimenti completi e si ha facoltà di coinvolgere il centro di riferimento nazionale per diagnosi e cura del tumore in oggetto.

Come si somministrerebbe la vitamina C

La vitamina C, in questo caso, si somministrerebbe per via endovenosa ai bambini colpiti: il timore dell’ago è un piccolo prezzo per una cura risolutiva.

Altri studi collegati, sull’uso di vitamina C

Negli Stati uniti studi clinici sono stati condotti su pazienti con cancro del pancreas, che hanno dimostrato che la vitamina C in endovena risulta in questi casi altamente tollerabile. A dosi elevate, genera acqua ossigenata, agendo come un pro-ossidante: le cellule tumorali non riescono a metabolizzarla e a distruggerla, poiché è assente in esse un enzima chiamato catalasi. Grazie all’acqua ossigenata le cellule tumorali si danneggiano, ossidandosi e morendo.

Ci sono dati sufficienti, al fine di provare la terapia su esseri umani in carne e ossa. Un cambiamento epocale che si approssima.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »