Lasciare traccia quotidianamente dei propri pensieri su un diario personale giova alla salute mentale e fisica. A dimostrarlo è non solo la letteratura scientifica, ma anche uno studio interno di Serenis, una realtà innovativa che fornisce assistenza psicologica da remoto.
I risultati di questa indagine mostrano che, tra i pazienti in terapia per disturbi legati a eventi traumatici e ansiogeni, 4 su 10 hanno percepito un miglioramento a livello psicologico già dopo un mese di journaling.
Sulla base di questi dati, Serenis, mossa dal desiderio di promuovere il benessere mentale delle persone attraverso la tecnologia, ha deciso di inserire il journaling all’interno della sua app.
“Il journaling permette di lavorare su sé stessi non solo una volta a settimana o ogni due, ma tutti i giorni. Ciascun paziente della nostra community è libero di utilizzarlo, se vuole, e di condividerlo con il proprio terapeuta; questo a riprova del fatto che il potenziale del digitale può andare oltre la facilità con cui viene utilizzato un servizio e arrivare ad aumentare l’efficacia e la portata”, spiega Daniele Francescon, co-founder della startup. “Attraverso il journaling desideriamo dare alle persone strumenti basati sulle evidenze scientifiche per accompagnarle in un percorso di benessere mentale a 360 gradi”.
Mettere nero su bianco i propri pensieri e le proprie emozioni ha conseguenze positive anche sulla salute del corpo. Questa pratica, infatti, non migliora solo l’umore e la mente ma ha anche un impatto sulla risposta immunitaria, sulla salute degli organi interni e sulla pressione sanguigna, con possibili effetti positivi anche sulle attività sportive.
La guida al journaling
Il paziente stabilisce un piccolo ma importante obiettivo giornaliero che possa favorire il suo benessere. Può trattarsi di una camminata, trascorrere un po’ di tempo nella natura oppure qualsiasi altra attività che reputa salutare per il suo stato psicofisico. In questa fase, decide, inoltre, per quanto tempo praticare il journaling.
Procede poi compilando il diario, secondo due fasi: nella prima, seleziona gli elementi soggettivi quali il proprio stato emotivo, i pensieri e le azioni che ha intrapreso durante la giornata che sta per concludersi; nella seconda, invece, riflette sul proprio benessere esprimendo per iscritto i momenti positivi vissuti ed esaminando le cose per le quali prova gratitudine.
Al termine della compilazione, può condividere facilmente il contenuto del diario affinché il suo terapeuta possa monitorare i progressi compiuti dal paziente nel suo percorso di recupero psico-fisico.
Mediante l’integrazione tra i benefici della scrittura espressiva e le potenzialità offerte dal digitale, Serenis ha così concepito un modello che consente al paziente di occuparsi attivamente del proprio benessere psicofisico e di progettare un percorso terapeutico completo in grado di superare i vincoli spaziotemporali.
Immagine copertina di Karolina Grabowska https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-smartphone-scrivania-notebook-4476376/