Alopecia: terapie innovative e novità nella cura
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Alopecia: terapie innovative e novità nella cura

22/06/2023
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Farmaci biologici per l’alopecia areata, una delle più comuni malattie autoimmuni che, nelle forme gravi, porta alla completa perdita dei capelli e interessa il 2% della popolazione generale, vale a dire 1 paziente su 85, in particolare giovani entro i 30 anni.

E poi terapie innovative di medicina rigenerativa per il follicolo pilifero, indicate soprattutto per l’alopecia androgenetica, che colpisce circa 4 milioni di donne italiane, e per la caduta di capelli stagionale o legata a fattori scatenanti: tra questi il parto, le diete, gli interventi chirurgici e le infezioni come il Covid.

Infatti, le medicine rigenerative per il trattamento della calvizie e del telogen effluvium di varia natura e post-Covid sono l’ultima frontiera della dermatologia: stimolano, a seconda del procedimento, il follicolo favorendo un aumento della densità e del numero dei capelli e riducendone in modo significativo la caduta.

Inoltre, con le nuove tecniche diagnostiche non invasive per lo studio delle patologie del cuoio capelluto, come la videodermatoscopia e la microscopia confocale, oggi è possibile offrire una diagnosi specifica ai pazienti per garantire loro terapie personalizzate.

Nuovi trattamenti per l’alopecia areata

L’alopecia areata colpisce circa il 2% della popolazione, 147 milioni di persone nel mondo.

Considerata ancora un tabù, crea gravi disagi a chi ne è affetto.

Può presentarsi in varie forme e diversi livelli di gravità, da una a più chiazze completamente prive di capelli fino alla caduta di tutti i capelli e dei peli del corpo.

“L’alopecia areata è una malattia autoimmune che interessa potenzialmente tutti i follicoli piliferi presenti sul tegumento cutaneo, esitando così in alopecia totale e universale, che consistono nella perdita di tutti i capelli e i peli del soma, con grave disagio psicologico.

Pertanto in questa patologia si associano sia alterazioni immunitarie sia, nel 75% dei pazienti, dei gravi disturbi psicologici”, dice Bianca Maria Piraccini, Professoressa ordinaria e Direttrice dell’Unità Complessa Dermatologia all’Università di Bologna.

“I circuiti alla base dell’alopecia areata sono le vie di trasduzione JAK/STAT, in particolare JAK 1 e JAK 2, questo nuovo dato patogenetico ha dato il via ad approcci terapeutici dedicati a questa malattia come il Baricitinib, un inibitore orale di Janus Chinasi (JAK), approvato dall’Ema per l’alopecia areata nel luglio del 2022.

Questa conquista terapeutica metterà il clinico nella condizione di poter guarire un maggior numero di pazienti e soprattutto disporre di un farmaco prescrivibile per questa malattia”, spiega il Professor Alfredo Rossi membro della SIDeMaST.

“I primi mesi di trattamento con Baricitinib ci hanno dato grande speranza, grazie a un buon profilo di tollerabilità e a una buona risposta clinica del farmaco”, dice la Dottoressa Mariateresa Cantelli, ricercatrice dell’Università Federico II di Napoli.

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Nuove terapie per contrastare la perdita dei capelli 

Le patologie del cuoio capelluto mettono in crisi anche le donne.

L’alopecia androgenetica, cioè la progressiva perdita dei capelli, generalmente collegata nell’immaginario collettivo al sesso maschile, oggi è infatti molto diffusa anche tra il sesso femminile.

Le italiane che ne soffrono, con pesantissime ripercussioni psicologiche, sono circa 4 milioni, circa il 13% della popolazione femminile.

La sua comparsa è dovuta a una ipersensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni o a disturbi dell’equilibrio ormonale, in particolare alla variazione del livello degli estrogeni e degli androgeni.

Per questo si manifesta soprattutto in menopausa, quando si abbassa il livello degli estrogeni, ma può fare il suo esordio anche in altre fasce di età.

“L’alopecia androgenetica può spaventare, soprattutto una donna e può avere un impatto psicologico anche molto importante“, spiega la dottoressa Cantelli.

“Nella donna può essere curata e contrastata con una terapia ad hoc. Esistono poi diverse tecniche innovative che possono stimolare i capelli in accompagnamento alle terapie sistemiche e supportare l’attivazione del follicolo pilo-sebaceo e la ricrescita dei capelli”.

Immagine copertina di Helena I https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-vista-posteriore-di-una-donna-in-camicia-bianca-senza-maniche-che-corre-le-dita-tra-i-capelli-2867899/

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