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Benessere

Audio-descrizioni per migliorare l’accessibilità dei non vedenti

17/05/2015
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Nell’era del web 2.0 e delle tecnologie di ultima generazione, l’accessibilità rappresenta sempre meno un problema. Oggi, anche chi è non vedente o è ipovedente può godersi un film con l’audio-descrizione. Del resto, basta qualche piccola miglioria alla fonte, a costi contenuti, per rendere un film universalmente fruibile, a chiunque. Chi non vede ha ormai vari strumenti per fruire dei film audio-descritti: smart phone, DVD, servizi in sale cinematografiche. Proprio per parlare di accessibilità e cultura abbiamo raggiunto telefonicamente Irene Balbo, presidente della cooperativa sociale Big Bang universo accessibile, nata a Bologna lo scorso anno dal progetto Film Voices, un’idea sviluppata nel 2010 che ha ottenuto le borse di studio Spinner del Bando Donne, Tecnologie e Innovazione nel 2011, Lifebility Award 2012 e infine Culturability 2013.

Come e quando è incominciata l’avventura di Film Voices?

“Film voices è nata nel 2010 da un incontro fra un gruppo di amici preesistente e Ottavia Spaggiari, laureata in cinema: una persona non vedente le ha spiegato la situazione e l’assenza di audio-descrizioni, che rendeva l’accessibilità per i non vedenti molto difficile. Ha incominciato a partecipare anche Alessandra Carta, amica della Spaggiari, che ha un master in audio-descrizione.
Poi è arrivato il premio Kublai awards, per il quale è stato elaborato un progetto: è stato vinto un premio pari a 5.000 euro, spesi in formazione, il gruppo è stato premiato come miglior progetto creativo, il premio è stato assegnato dal Ministero dello Sviluppo economico. Ne è nato un workshop a Bologna, cui hanno partecipato il tedesco Bernd Benecke – che ha elaborato un metodo che prevede la collaborazione di un gruppo di lavoro composto da due vedenti e un non vedente – e Pilar Orero, professoressa e ricercatrice presso l’Università Autonoma di Barcellona. Con un’ospite proveniente da Macerata è stata toccata la tematica dell’audio-descrizione nell’opera lirica”.

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Quali sono le app che possono migliorare l’accessibilità del non vedente e aiutarlo a seguire i film, al cinema e fuori?

“Le app possono essere utilizzate in qualsiasi cinema non attrezzato oppure davanti alla tv. Movie Reading è un’app nata per i sordi e ha pochi film a disposizione per l’audio-descrizione. Il costo è irrisorio. C’è poi un’app spagnola, Audesc mobile, che è gratuita, nata dall’Once dei ciechi spagnoli. Speriamo, in futuro, di poter avere una nostra app, che nasca direttamente da Film Voices”.

Il braille è ancora in uso nell’ambito dei servizi ai non vedenti?

“Lo si utilizza al computer, al quale si può affiancare un display in braille e stampare con lo stesso alfabeto”.

 Spieghiamo l’accessibilità: come funzionano nella pratica i sistemi in DVD utilizzati dai non vedenti che Film voices propone?

“Al momento sono disponibili pochi DVD. Generalmente l’audio-descrizione si ha in sala, con le cuffie. Film voices ha lavorato di recente a due film, Boris e American Hustle. I commenti audio sono disponibili premendo il tasto 5 del telecomando, il DVD resta intatto, con le caratteristiche originali. L’handicap rimane, ma la persona portatrice di handicap viene inserita nel nostro habitat a pieno titolo, perché a integrare si è pensato a monte, la cultura è accessibile in partenza. Non è necessario niente di speciale per integrare i disabili: è sufficiente la registrazione di un testo letto da uno speaker. L’obiettivo è sempre l’inclusione assoluta e la massima accessibilità”.

Qual è la situazione in Italia per i portatori di handicap?

“L’Italia per i non vedenti e non udenti fa riscontrare condizioni di arretratezza. Siamo agli albori per le audio-descrizioni. La legge italiana non vincola nessuno ad audio-descrivere. Non ci sono sanzioni. In Europa è diverso: la percentuale è più alta, l’Inghilterra la fa da padrona. Sky ha molti prodotti audio in lingua inglese. La nostra Rai ha pochissimi programmi in audio descrizione, Mediaset nessuno”.

Qualche esempio concreto di mancata accessibilità?

“Per esempio molti cartoni animati sono senza dialogo e il bambino cieco viene tagliato fuori: ecco il valore aggiunto di un prodotto audio-descritto. Esiste un vero e proprio gap culturale, una mancata accessibilità. Inserire l’audio-descrizione nei costi di produzione del film significa spendere appena 2-000-3-000 euro a film, con molte variabili, come il costo dello speaker. L’audio-descrizione è anche un lavoro per chi non vede, ciechi e vedenti lavorano insieme. Il cieco è l’unica persona che può dire che cosa ci sia da descrivere. Se non è cieco dalla nascita, per esempio, ha ancora l’immagine mentale della realtà che l’audio-descrizione può risvegliare. È importante per noi la collaborazione con la cineteca di Bologna, che conta tra i suoi spettatori tanti non vedenti. Benvenuti al sud, per esempio, non è stato posto su DVD, ma soltanto proiettato in questa cineteca, con infrarossi e cuffie in sala”.

Vedenti, non vedenti e ipovedenti insieme: c’è qualcosa in programma?

“Abbiamo in programma nuove audio-descrizioni. Si sta svolgendo, e si svolgerà fino al 4 giugno, un corso di radiofonia e speakeraggio con nozioni fondamentali di dizione e lettura ad alta voce. La cooperativa Big Bang Universo accessibile si occupa di fornire materiale didattico in braille, carattere ingrandito o standard a seconda delle esigenze degli allievi. Spesso un semplice dettaglio può rendere autosufficienti coloro che non vedono. Il corso è tenuto dall’attrice e doppiatrice Margaret Collina. Le lezioni pratiche avranno luogo a Bologna presso Radio Oltre, la radio web dell’istituto Cavazza: si tratta di una struttura che offre la possibilità anche a speakers non vedenti di trasmettere programmi”.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

1 Commento

  • Buon giorno, ho letto il vostro interessantissimo articolo sulle audio descrizioni in quanto pure io sono non vedente.
    E mi sono chiesto: come mai mediaset non offre il servizio di audio descrizione dei film?
    Ho chiesto varie volte a mediaset ma fino ad ora non ho ottenuto nessuna risposta..

    Dopo la mia firma inoltro la richiesta che ho fatto a mediaset sperando di ottenere da voi una risposta in merito.

    Distinti saluti

    Ferrari Jary

    Fw: Suggestione per ap mediaset e audio descrizione per i film
    —– Original Message —–
    From: Jary Ferrari
    To: videomediaset@mediaset.it
    Sent: Thursday, February 01, 2018 12:48 AM
    Subject: Suggestione per ap mediaset e audio descrizione per i film

    Buon giorno, sono un ragazzo non vedente.

    Prima di passare alle questioni, Volevo complimentarmi per le trasmissioni che fate sul sito della mediaset. Citiamone un paio ossia: squadra antimafia, il segreto tu si quevales c’è posta per te ecc. ecc.
    Queste sono tutte belle ficshon e trasmissioni e giustamente mi sono posto delle domande in merito: non avete mai pensato di proporre dei film o delle serie TV con audio descrizione per ciechi e ipovedenti?
    Ad esempio sulla ray su rai tre c’è la soupopera un posto al sole che c’è la possibilità se la persona non vedente mette l’apposito canale o anche con l’app per smartphone che la soupopera venga audiodescritta.
    Ossia un uomo entra con occhiali blu e bacia la ragazza.
    Questo era un piccolo esempio di audiodescrrizione.
    Un altro film che hanno fatto su rai uno un po di tempo fa è stato la classe degli asini. Ecco anche in questo caso sul sito della rai si può vedere o meglio dire ascoltare con l’audio descrizione il film citato sopra.
    Ovviamente non con tutti i film si può fare l’audio descrizione, ad esempio con dei film d’azione sicuramente sarà più difficile a fare l’audio descrizione in quanto si sovrapponerebbe il dialogo dell’audio descrizione con il film stesso. E come ben noto per fare l’audio descrizione deve esserci abbastanza pausa visive in modo che la voce che fa l’audio descrizione possa descrivere a voce alle persone non vedenti ciò che sta succedendo.
    Ma vi sono film con molte scene visive che l’audio descrizione sarebbe molto gradita.

    E allora Mi sono chiesto: perchè mediaset non offre questo servizio di audio descrizione dei film? Per noi non vedenti sarebbe bello se ad esempio la soupopera il segreto, o la soupopera una vita, o la trasmissione c’è posta per te e tante altre telenovele o film potessero essere audiodescritte.
    Ribadisco la rai mette a disposizione tutto ciò. Perchè la mediaset non mette a disposizione il modo per ascoltare le audio descrizione dei film?
    Sarebbe molto utile se ci fossero delle serie televisive che c’è la possibilità di avere per noi non vedenti l’audio descrizione. Gradirei una delucidazione in merito per favore.

    Inoltre comunico che ho scaricato l’app mediaset sul mio iphone x con IOS11.2.5 ma purtroppo la sintesi vocale voiceover ossia la sintesi vocale già preinstallata su tutti gli iphones già a partire dal iphone 3G.
    Quando faccio per andare a vedere i film o anche cercare di usare l’app in modo generico anche per scorrere le opzioni presenti, la sintesi voice over mi recita solamente pulsante pulsante ma non dicendomi di che pulsante si tratta.
    Ciò avviene in quanto i pulsanti non sono etichettati per voiceover e purtroppo per nessuna sintesi vocale sia per i sistemi operativi IOS, sia per i sistemi operativi android con talkback, e sia per i sistemi operativi windows come ad esempio la sintesi vocale Nvda.

    Peccato che non venga rispettata la legge stanca ossia la legge inerente all’accessibilità in quanto tutti i colossi come ad esempio apple, microsoft o google, rispettono i criteri dell’accessibilità.
    Purtroppo molti sviluppatori di siti e app come ad esempio mediaset mi dispiace a dirlo ma non rispetta i criteri di accessibilità. E per questo motivo a mio avviso tutti questi colossi come apple, google o microsoft non dovrebbe lasciare pubblicare app che non rispettono i criteri di accessibilità.

    Ringraziandovi e sperando in una vostra risposta in merito vi porgo distinti saluti

    Ferrari Jary

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