Cervello e vacanze: cosa fare per mantenere la mente attiva

Cervello e vacanze: cosa fare per mantenere la mente attiva

Le vacanze estive rappresentano per molti italiani il momento perfetto per rilassarsi e godersi il “dolce far niente”, così da cancellare la stanchezza accumulata durante l’anno e ricaricare le pile in vista del rientro in ufficio.

“L’errore, spesso, è mandare in ferie anche il cervello”, dice il Dottor Luca Cuffaro, neurologo.

“Trascurando l’importanza di mantenere la mente attiva in estate per un ritorno alla routine ancora più smart”.

Ecco quindi alcuni consigli su cosa fare e cosa evitare per tenere il cervello allenato anche sotto l’ombrellone.

Cervello e vacanze: come mantenere la mente allenata in estate?

Il cervello, così come il corpo, se non viene sollecitato rischia di indebolirsi.

Al contrario, tanto più viene stimolato, tanto più le funzioni cognitive superiori saranno ricche ed evolute.

Questo perché l’essere umano tende naturalmente alla pigrizia, traendo vantaggio nel risparmio delle energie, ma al tempo stesso il cervello è un organo plastico che reagisce agli stimoli esterni.

Per evitare un ritorno alla routine a “mente spenta” e proteggersi dal decadimento cognitivo in età avanzata, il neurologo Luca Cuffaro, elenca 6 attività chiave per allenare la mente anche sotto l’ombrellone, valide per tutti i membri della famiglia.

  • Fare attività sportiva

L’attività fisica è un fattore protettivo delle funzionalità intellettive, soprattutto se si svolgono esercizi aerobici. Dal punto di vista neurologico, lo sport favorisce il rilascio e il bilanciamento di specifici neurotrasmettitori in grado di migliorare umore e diminuire gli stati depressivi, oltre a favorire una maggior prontezza delle risposte e un incremento dell’energia.

  • Risolvere giochi di logica, calcolo e cruciverba

Rompicapo e enigmistica sono capaci di stimolare simultaneamente diverse funzioni cognitive, quali l’attenzione, la concentrazione, le abilità visuo-spaziale e la memoria tutta. Sono quindi un ottimo esercizio per tenersi in forma mentalmente, oltre che comodi da avere nella borsa da spiaggia o montagna.

  • Cervello e vacanze: leggere e informarsi

Un romanzo, libri di testo, riviste di settore o quotidiani non devono mai mancare nella valigia delle ferie estive. La lettura, in qualunque forma, migliora la concentrazione, accresce il bagaglio di conoscenze e stimola l’immaginazione e la creatività. Inoltre, leggere genera un aumento del flusso sanguigno cerebrale verso aree corrispondenti a funzioni cognitive esecutive, che permettono di fare progetti, organizzare e gestire il tempo e le azioni, risolvere problemi e stabilire delle priorità.

  • Viaggiare e scoprire

A prescindere dalla meta, viaggiare fa bene al cervello. Visitare posti sconosciuti, entrare in contatto con differenti abitudini e costumi, ascoltare lingue straniere e gustare cibi differenti sono attività piacevoli e psicostimolanti naturali ed efficaci.

  • Giocare con i bambini

L’interazione con gli altri stimola la mente e spinge a cambiare vedute, ma è proprio il confrontarsi con i più piccoli che innesca compiti motori e mentali inusuali rispetto alla vita di tutti i giorni. Quando un adulto si relaziona con un bambino aguzza l’ingegno per rendere un gioco divertente e mai monotono, mantenendo al tempo stesso il controllo della situazione circostante.

  • Scrivere il più possibile e fare meditazione

È importante abituarsi a portare in borsa un’agenda e impegnarsi a descrivere non solo azioni o luoghi visitati, ma soprattutto i propri stati d’animo. Scrivere un diario costituirà un momento proficuo per riflettere sugli eventi e fare chiarezza dentro di sé. Inoltre, può essere utile imparare a meditare ovunque: basta respirare, lasciando andare ansie e pensieri, e riconnettersi a quello spazio vuoto e inesplorato di silenzio dentro se stessi per riappropiarsi del proprio benessere psico-fisco. Durante la meditazione non si cerca di non pensare, come molti erroneamente credono, bensì si lasciano correre pensieri e ricordi: questo meccanismo, operando su basi opposte al ragionamento logico, innesca nuovi stimoli e produce un cambiamento nel cervello.

Cosa fare e cosa evitare durante le vacanze

  • Cervello e vacanze: spegnere il PC

Durante l’estate i ritmi si fanno più rilassati ed è semplice procrastinare davanti allo schermo del cellulare e allo stesso tempo, c’è chi non smette di controllare le email di lavoro neanche durante le ferie.

“In entrambi i casi”, spiega il dottor Cuffaro.

“L’esposizione protratta allo spettro di luce emesso da uno schermo provoca affaticamento cerebrale e causa alterazioni di rilascio ormonali in grado di provocare disfunzioni del ritmo circadiano e del tono dell’umore.

È quindi importante approfittare delle ferie e del tempo libero per disconnettersi dai device e aumentare l’attività motoria.

  • Attenzione alle ore più calde

Uno stile di vita dinamico coincide con un cervello allenato, a patto di evitare le ore più calde della giornata.

“Se si forza il fisico e l’intelletto a eseguire ordini complessi durante le ore più calde, specie durante quest’estate da temperature da record”, spiega Cuffaro.

“Si verrà a creare una ricompensa negativa nel cervello che allontanerà sempre più da una vita, e da una mente, attiva”.

  • Seguire una dieta equilibrata e moderare gli alcolici

A impigrire il cervello durante le giornate di relax sono non solo un uso prolungato dello smartphone e una vita sedentaria, ma anche una dieta squilibrata.

Durante le vacanze si tende a essere maggiormente indulgenti rispetto all’alimentazione e a concedersi qualche drink in più, perdendo di vista l’importante ruolo nel garantire uno stato di benessere generale dell’asse intestino-cervello, che regola la comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale e l’apparato digerente.

Per questo, è importante limitare il consumo di prodotti raffinati, bibite zuccherine e cibi ipercalorici e incrementare quantità e frequenza di frutta e verdura per far fronte al rischio di disidratazione e un conseguente calo delle funzionalità cognitive.

Allo stesso modo bisogna stare attenti anche al consumo eccessivo di alcol.

“Questo perché a seguito di un’ubriacatura si perdono irreversibilmente circa 100.000 neuroni”, dice Cuffaro.

“Tanti quanti quelli persi con il quotidiano invecchiamento del cervello.

Per cui una notte di eccessi corrisponde a un giorno in meno di giovinezza cerebrale”.

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