Il coniglio che voleva addormentarsi

Il coniglio che voleva addormentarsi

Non sono sufficienti una favola qualunque, magari l’effetto soporifero dell’ultimo cartone animato visto in tv e un orsacchiotto: ora per far dormire i bambini alla sera si utilizzano vere e proprie tecniche di rilassamento. Bisogna recitare per il proprio piccolo: abbassare la voce, accompagnarlo in braccio a Morfeo. Un libro inglese per bambini, “The rabbit who wants to fall asleep”, il coniglio che voleva addormentarsi, affronta direttamente l’argomento: propone un nuovo modo per far addormentare i fanciulli, in un volume di 26 pagine.

Il coniglio che voleva addormentarsi: un testo auto-pubblicato

L’autore, che ha pubblicato il testo, è uno psicologo svedese: si chiama Carl-Johan Forssén Ehrlin e nell’aprile 2014 ha utilizzato Createspace, la piattaforma Amazon che permette agli scrittori di pubblicare direttamente i propri testi carcacei: il testo è in testa alla classifica del popolare sito internet. L’operazione ha funzionato, posto che il libro è sempre più diffuso, in Regno Unito, Francia e Germania: è stato tradotto in sette lingue, compreso l’italiano.

Addormentarsi: la storia di Camillo

La storia proposta è quella di Camillo, che interagisce con altri personaggi: Lumaca Sonnacchiosa, Gufo Occhi Pesanti e Zio Sbadiglio. Si propongono tecniche psicologiche e linguistiche, unite a sistemi per il rilassamento. Attraverso la lettura, i bambini si abbandonano, via via, al sonno. A inizio lettura lo scrittore spiega quando e come leggere. In alcune sezioni si consiglia al genitore di parlare a voce bassa, rallentare o velocizzare la lettura.

Ripetere spesso il nome del bambino che sta per addormentarsi

Il nome del bambino deve essere ripetuto spesso e, via via che si pronunciano i vocaboli, bisogna sbadigliare. Tra i termini citati nel libro, si utilizzano ottanta volte le parole “dormire” e “addormentarsi”, in associazione con la parola “adesso”. Dunque, buon sonno bambini e come detto, alla sera, a un fanciullo, nel corso del film Kramer contro Kramer, “don’t let the bedbugs bite”, non fatevi mordere dalle cimici dei letti! “Chi ben dorme, non sente pulci”. Seguirà, dallo stesso autore, un libro dedicato all’autostima dei bambini.

 

 

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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