La didattica a distanza può far male alla postura. I consigli degli esperti
Il ricorso alla didattica a distanza necessario per il contenimento dei contagi può avere delle conseguenze anche serie sull’obesità e ancora di più sulla salute dell’apparato muscolo scheletrico. I ragazzi trascorrono molte ore seduti alla scrivania davanti al computer, se a questo aggingiamo la tendenza dei giovanissimi a trascorrere il tempo libero giocando su tablet e smatphon è evidente il rischio di danneggiare la colonna vertebrale nella delicatissima fase della crescita. Una pericolosa sedentarietà che predispone anche a sovrappeso e obesità. Studi condotti in Australia, presso la Curtin University, hanno dimostrato che bambini e adolescenti obesi hanno maggior rischio di sviluppare una cattiva postura. Questo elemento è considerato critico perché con una cattiva postura il rischio di diventare adulti con mal di schiena cronico è molto elevato.
I dati sull’obesità
Il Primo Rapporto Italiano Barometro Obesità realizzato da IBDO Foundation e Istat ha fotografato un preoccupante incremento della situazione con ripercussioni sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette.
Secondo il Rapporto, in Italia, il 46% degli adulti, ovvero oltre 23 milioni di persone, e il 24,2% tra bambini e adolescenti, che corrisponde ad 1 milione e 700mila persone, è sovrappeso.
A ricordarne i rischi e lanciare l’allarme è l’Associazione Italia Chiropratici (Aic), che evidenzia come diabete, cancro e malattie cardiocircolatorie siano tra le principali cause di morte nel mondo.
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Il sovrappeso e l’obesità possono aumentare la degenerazione del disco vertebrale. A causa dell’aumento del carico sulla colonna vertebrale, i dischi intervertebrali sono sotto costante compressione, limitando la mobilità. Nonostante la forza di gravità e l’aumento di peso corporeo la struttura vertebrale rimane la stessa . Quindi avremo maggior probabilità di provocare protrusioni e poi ernie che interessano i dischi sia della colonna lombare che cervicale e alterazioni delle curve fisiologiche della colonna stessa.
Didattica a distanza e cattiva postura
“Quando si legge bisogna tenere una corretta postura”, spiega Consuelo Podio, Dottoressa in Chiropratica U.S.A. Per prima cosa va detto che non bisogna leggere da sdraiati ma è opportuno stare seduti su una sedia a schienale continuo e attivare così gli estensori della colonna vertebrale. È utile appoggiare bene i piedi sul pavimento, ma se si vogliono riposare le gambe, possiamo utilizzare un poggiapiedi. Le spalle devono essere rilassate e, se possibile, è meglio preferire una sedia con i braccioli per far riposare le braccia. La testa dritta con il mento indentro e occhi in linea con il testo che si legge, sia che si tratti di un libro che del monitor del pc. Se si è costretti a studiare tramite la didattica a distanza i genitori dovrebbero ridurre i tempi di utilizzo del cellulare e del pc in situazioni ludiche. È stata accertata una correlazione tra stimolo del cervello attraverso il monitor e aumento di aggressività del bambino- adolescente. Se si studia durante le lezioni da remoto con lo smartphone bisogna assolutamente tenere lo schermo ad altezza occhi senza inclinarli verso il basso. Ogni due ore è consigliato alzarsi per cambiare posizione e sgranchirsi le gambe”.
Gli esercizi da fare a casa
- Il gatto (posizione a carponi): il movimento parte dal coccige ad onda dal basso verso l’alto .Il coccige si muove con la cervicale, la parte toracica invece svolge un movimento opposto.
- Ginocchia la petto: schiena a terra, si piegano le ginocchia al petto stirando la colonna e continuando a respirare nell’addome.
- Semiponte: schiena a terra, ginocchia piegate e glutei contratti. Da questa posizione portare in alto la schiena e rimanere per 20 secondi in tensione. È un esercizio di resistenza.
- Superman- a pancia in giù: sollevare un braccio per volta e portarlo in posizione tesa, rimanere in sospensione per 25 secondi. Ripetere il movimento per altro braccio e gambe.
- Movimento caviglie e mani: schiena a terra, comporre un movimento rotatorio dei polsi e delle caviglie (sia senso orario che antiorario).
- Stretching delle braccia: in piedi incrociare le dita e portare le braccia verso l’alto e indietro circa 6 volte. Successivamente riportare le braccia verso il basso e girare le mani verso l’esterno incrociate, ripetere l’ estensione altre 6 volte verso l’alto.
Didattica a distanza e Chiropratica
Mal di testa, vertigini o problemi cervicali, lombalgia e dolori itercostali sono tutti segnali che dovrebbero meterci in allarme.
In questi casi può aiutarci il chiropratico.
La Chiropratica infatti migliora la coordinazione dei movimenti, elimina le sublussazioni vertebrali riducendo l’infiammazione tissutale. Inoltre ristabilisce la buona biomeccanica articolare, migliora la qualità del sonno e la concentrazione. Dal punto di vista psicologico sappiamo che durante un aggiustamento chiropratico vengono prodotte endorfine che stimolano il buon umore e diminuiscono il dolore fisico.
Le ore eccessive al pc possono indurre un adolescente all’apatia e a non provare interesse per il mondo esterno, anche in questo l’approccio alla Chiropratica aiuta molto i ragazzi.
Dove agisce il chiropratico
Il Dottore in Chiropratica trova e correggere le sublussazioni vertebrali e stimola una maggior flessibilità nella colonna.
Non solo, ma la propriocezione, cioè la capacità di sentire il corpo nello spazio, aumenta e il paziente è in grado di controllare meglio l’appoggio plantare e la postura in movimento.
Nei soggetti in sovrappeso è possibile riscontrare anche problemi sui menischi delle ginocchia che, essendo cartilaginei come i dischi della colonna, servono a diminuire lo shock e l’attrito. Anche in questi casi un intervento chiropratico, attraverso l’aggiustamento di anca, ginocchio e caviglia indirizzando la catena cinematica, gestisce meglio il peso che si scarica sulla parte inferiore del corpo e ritarda la degenerazione.
Inoltre l’aggiustamento chiropratico produce endorfine e diminuisce la produzione di cortisolo, ha quindi un’azione equilibrante a livello ormonale.