Latte di mucca contro l’insonnia

Latte di mucca contro l’insonnia

Un bicchiere di latte di mucca accanto al letto per combattere l’insonnia: è uno dei rimedi della nonna.

Lo affermano anche gli studiosi del coreano Uimyung research institute for Neuroscience, che aggiungono qualche dettame in più. Perché il latte di mucca abbia un effetto maggiore sul nostro sonno, bisogna mungerlo nel corso delle ore della notte. In tal modo, nel latte si determinano”quantità di triptofano e melatonina eccezionalmente ricche”.

Ma che cos’è la melatonina? Parliamo di un ormone naturale, tale da regolare il ciclo sonno-veglia. Il triptofano, invece, è un aminoacido essenziale per il corpo umano: a sua volta, può trasformarsi in serotonina e melatonina.

Pubblica la ricerca il Journal of medicinal food,

Latte di mucca contro l’insonnia, la parola agli esperti

Secondo gli scienziati, “Il latte è stato a lungo conosciuto e utilizzato per favorire il sonno. L’effetto è stato attribuito alle sue associazioni psicologiche”.

Quando si parla di associazioni psicologiche, ci si riferisce al collegamento con la figura materna. Una ricerca recente, tuttavia, ha reso noto un fattore: gli anziani che sorseggiavano il latte munto di notte prima di dormire facevano registrare una qualità del sonno migliore.

Addio alle notti agitate, dunque, con un semplice accorgimento.

Presi in considerazione tali dati, gli scienziati coreani si sono interrogati in merito agli effetti psicofarmacologici del latte munto nelle ore notturne.

Hanno pensato di analizzare i topi: li hanno divisi in gruppi. Al momento dell’analisi, alcuni avevano ricevuto latte acquisito di notte, altri munto di giorno; altri ancora avevano bevuto acqua, oppure lo psicofarmaco Diazepam. I topolini sono stati posti poi su un cilindro rotante, per 20 minuti.

Sarebbe stato più facile mantenere l’equilibrio per gli animaletti più svegli. In sintesi, il risultato è apparso chiaro: cadevano più spesso i topi nutriti con latte munto di notte, rispetto a quelli che avevano preso latte con caratteristiche diverse, oppure acqua. Ancora un’ora dopo averlo assunto, i topi nutriti con latte “speciale” erano meno attivi degli altri.

Latte munto di notte come le benzodiazepine

I ricercatori parlano chiaro: il latte munto di notte produce “un effetto sedativo, ansiolitico, e favorisce il sonno in modo paragonabile alle benzodiazepine”. Mungete le vostre mucche al buio per dormire meglio: ecco la fonte di un nuovo commercio. Così potrebbe suonare un nuovo slogan: “dormirete meglio bevendo il nostro latte munto di notte”.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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