Malattie sessualmente trasmettibili: le regole per proteggersi in vacanza

Malattie sessualmente trasmettibili: le regole per proteggersi in vacanza

È arrivata la stagione del mare, dei viaggi, del sole e dei… flirt. In effetti, gli abiti succinti, le maggiori occasioni d’incontro, l’atmosfera libertina che si respira in estate rendono più facili le avventure estive. Tutto bello, dunque? Purtroppo no, perché bisogna fare i conti con un nemico in agguato dietro a ogni possibile incontro: le malattie sessualmente trasmettibili (Mts), che si trasmettono cioè facendo l’amore. Per non rischiare, è bene seguire alcune semplici regole.

Non rinunciare mai al preservativo

La prima regola per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmettibili consiste nell’usare sempre il preservativo in caso di rapporti sessuali con partner occasionali, della cui salute non si sa nulla: è il metodo più sicuro per evitare di contrarre malattie, perché impedisce che i virus possano essere trasmessi nell’organismo dell’altra persona. Il preservativo andrebbe utilizzato fin dall’inizio del rapporto (durante tutto il rapporto, infatti, dal pene possono uscire piccole quantità di secrezioni, che hanno una funzione lubrificante) e anche nelle coppie stabili, in caso di infezione di uno dei due partner. Indossando il preservativo, si deve stare attenti a non scalfirlo, per esempio, con orologio, bracciali o anelli. Altrimenti può rompersi nel corso del rapporto e non svolgere più la sua funzione protettiva.

Limitare il numero dei partner

È meglio non esagerare e, anzi, limitare il più possibile il numero dei partner sessuali e dei rapporti occasionali. Sarebbe importante, inoltre, evitare i contatti intimi con le persone totalmente sconosciute. Gli individui che hanno una vita intima “movimentata”, infatti, possono essere maggiormente esposti al rischio di contagio delle malattie sessualmente trasmettibili, e allo stesso tempo, essere veicolo di virus per i propri partner.

Per le malattie sessualmente trasmettibili pericolosi anche i rapporti orali

Anche il rapporto oro- genitale praticato sul pene è a rischio: in caso di eiaculazione, eventuali virus possono essere trasmessi dallo sperma, soprattutto se la bocca della partner presenta lesioni (attraverso queste, l’infezione può penetrare nell’organismo della donna). Anche in questo caso è bene, quindi, indossare il preservativo. Lo stesso rischio si corre in caso di cunnilingus (stimolazione orale dell’organo genitale femminile).

Le donne devono fare più attenzione

Il rischio di trasmissione delle malattie sessualmente trasmettibili da maschio a femmina è molto più alto rispetto a quello da femmina a maschio: la donna, infatti, ha una superficie mucosa molto più estesa (tutta la vagina è costituita, nella sua parte esterna, da mucosa, facilmente penetrabile da parte dei virus) e, inoltre, le sue difese naturali si abbassano in corrispondenza del flusso mestruale. L’uomo, invece, può godere di una maggiore protezione, sia per la sua struttura anatomica (ha meno mucosa) sia perché le sue difese naturali tendono a essere ugualmente efficienti in tutti i periodi del mese. Le donne devono, quindi, fare maggiore attenzione.

Come curare l’igiene

Le donne, che rispetto agli uomini sono più a rischio di contrarre malattie sessualmente trasmettibili, dovrebbero sempre osservare una scrupolosa igiene, utilizzando detergenti intimi con un pH compreso tra 3,5 e 5,5, cioè con un grado di acidità simile a quello della pelle e delle mucose: serve a mantenere integra la mucosa vaginale, rendendola meno vulnerabile nei confronti dei microrganismi aggressivi. Gli uomini, invece, dovrebbero lavarsi con un sapone acido dopo ogni rapporto sessuale: è una precauzione che può ridurre il rischio di contagio, soprattutto per le malattie meno aggressive (come la Candida).

Non sottovalutare eventuali lesioni

I virus responsabili delle malattie sessualmente trasmissibili si annidano nelle lesioni (piaghette, vescicole, papule, eccetera) prodotte dalle malattie stesse. Di fronte ad amanti occasionali con lesioni nella zona genitale, è sconsigliabile, quindi, fare gli eroi: il buon senso e la prudenza suggeriscono di rinunciare al rapporto. È bene ricordare, però, che alcune infezioni non danno luogo a sintomi visivi: l’attenzione non deve, dunque, venir mai meno. Anche la presenza di verruche alle mani o ai piedi deve mettere in guardia: possono essere dei canali di contagio.

 Fare pipì dopo i rapporti

È buona norma urinare prima e subito dopo i rapporti sessuali: prima perché così l’urina trascina via i batteri presenti nella zona, dopo perché così si eliminano gli eventuali batteri portati dal partner, evitando che proliferino. Un ulteriore modo proteggersi dalle malattie sessualmente trasmettibili.

 

 

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

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