Massaggio infantile

Massaggio infantile, come e quando farlo

Fin da quando il piccolo ha tre mesi, è possibile ricoprirlo di coccole un po’ speciali: massaggi specifici, effettuati con oli naturali, che lo aiutano a riprovare le stesse sensazioni vissute nel grembo materno, tranquillizzandolo. Ma come si esegue il massaggio infantile? Ecco alcune informazioni utili.

È una coccola speciale

Il neonato, al momento della nascita, subisce un piccolo shock a causa del distacco dal grembo materno: dal pancione, così familiare e intimo, infatti, si trova improvvisamente in un ambiente nuovo e pieno di stimoli. Per aiutare il piccolo a superare questo momento particolare, dai tre mesi in poi, può essere utile eseguire il massaggio infantile, che rafforza il legame profondo tra la mamma e il piccolo. Una relazione speciale, nata quando ancora il piccolo si trovava nella pancia della donna. Il massaggio al bebè è una sorta di coccola amplificata: un momento in cui la mamma si dedica completamente al figlio per trasmettergli amore e sicurezza, in modo da aiutarlo con delicatezza, ma anche decisione, a iniziare una nuova fase della sua vita.

Il massaggio infantile non va improvvisato

Massaggiare il bebè costituisce un momento di comunicazione profonda tra il piccolo e il genitore. In genere, il massaggio infantile viene eseguito dalla mamma, in seguito a uno o più incontri con un operatore specializzato (può essere un massaggiatore, un estetista, un medico), durante i quali si apprendono tutte le informazioni utili per eseguire il massaggio. Infatti, non si può improvvisare: il massaggio al bebè va compiuto seguendo tecniche precise e rispettando alcune regole fondamentali, che solo una persona qualificata può spiegare. La mamma può poi raccontare quanto appreso al papà, così che anche lui possa intrattenere il piccolo con il massaggio infantile.

Come si esegue il massaggio infantile

Ecco come si esegue il massaggio infantile.

  1. La mamma deve cominciare a massaggiare il bambino lentamente e delicatamente, dosando la pressione da esercitare sulla base delle reazioni del piccolo.
  2. La manualità del messaggio deve essere dolce e i movimenti devono essere il più possibile avvolgenti: in pratica, bisogna cercare di “allargare”, sempre con molta delicatezza e utilizzando le mani aperte, il corpo del bambino.
  3. Il massaggio deve coinvolgere tutte le parti del corpo: il pancino, la schiena, le gambe e il visino, ma soprattutto la pianta del piede, perché il massaggio in questa zona stimola la psiche e aiuta il bebè a rilassarsi.

Meglio farlo con gli oli

Il massaggio infantile andrebbe fatto con oli vegetali tiepidi (per esempio l’olio di jojoba, che è naturale e vegetale): è sufficiente versare qualche goccia di olio sulle mani prima di cominciare, in modo da riscaldarlo con il calore del corpo. Gli oli, infatti, facilitano i movimenti delle mani sulla pelle e accentuano la sensazione di benessere del bebè. Per quanto riguarda i piedi, meglio scegliere un olio essenziale al mandarino: secondo l’aromaterapia (una forma di cura basata sul potere curativo degli oli essenziali) questa essenza stimola dolcemente la psiche.

Non deve diventare un obbligo

Si consiglia di effettuare il massaggio infantile ogni giorno, con una durata variabile dai 10 (il tempo minimo per avere risultati) ai 30 minuti (se si vuole coccolare tantissimo il piccolo).
Meglio eseguirlo la mattina, quando il bambino si sveglia, oppure la sera prima di metterlo a letto. L’importante è che il bebè sia a digiuno, per evitare complicazioni durante la digestione o sintomi di nausea, in seguito alla pressione esercitata dalle dita della mamma sul pancino. Il massaggio, però, non deve trasformarsi in un obbligo. Il neonato, infatti, si accorge se la mamma esegue il massaggio con amore ed entusiasmo o se, al contrario, lo vive come un’imposizione: se il piccolo percepisce la tensione non gode degli stessi benefici. Bisognerebbe anche capire se il bimbo desidera essere massaggiato in quel momento, iniziando piano piano, in modo da dargli tempo e modo di manifestare il proprio entusiasmo o la propria irritazione.

About Silvia Finazzi

Giornalista freelance dal 2001, giornalista professionista dal 2008, web writer e copywriter dal 2010, scrive principalmente di salute, medicina, attualità, benessere, tecniche naturali, alimentazione, psicologia e maternità. Attualmente, è caporedattore del free press Io Bimbo Magazine, collabora con il sito www.bimbisaniebelli.it, il magazine www.modaacolazione.com, il settimanale Viversani&belli e il mensile Come Stai. Inoltre, svolge attività di web writer, content editor e copywriter per diverse aziende. Ha scritto diversi libri e volumi e ha vinto quattro premi giornalistici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »