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Peli superflui? Ecco la terapia laser
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Peli superflui? Ecco la terapia laser

15/12/2015

Il laser è la risorsa migliore della quale al momento disponiamo per combattere i peli superflui. Una nuova tecnologia a doppia lunghezza d’onda, con effetti più duraturi rispetto ai sistemi di precedente generazione, può ridurre la peluria in eccesso fino all’80%.

Peli superflui e irsutismo

Quando, poi, si determinano vere e proprie patologie, come irsutismo e ipertricosi, l’epilazione laser diventa un alleato determinante.

Lo spiega un’indagine recente, posta in essere dal centro ricerche di Syneron Candela: in Italia l’irsutismo facciale colpisce circa il 15% di donne. In molti casi è originato dalla sindrome da ovaio policistico, che colpisce nell’8% dei casi.

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Peli superflui, la parola agli esperti

Il professor Giuseppe Cannata, direttore della struttura complessa di Dermatologia dell’ Ospedale civile di Imperia, si è espresso in questo modo: “L’epilazione laser con l’innovativa tecnologia a doppia lunghezza d’onda è una procedura medica che utilizza il laser per rimuovere con efficacia i peli superflui. La luce laser passa attraverso la cute e danneggia il follicolo pilifero grazie al calore, tuttavia il paziente non avverte alcun fastidio proprio per il sistema del doppio raffreddamento cutaneo del laser ad Alessandrite. La corretta applicazione della metodica è in grado di condurre all’eliminazione parziale o totale dei peli pigmentati – i peli bianchi non sono distrutti – e dei corrispettivi follicoli piliferi. Già dopo due sedute, a distanza di 30 giorni, c’è una notevole riduzione della crescita dei peli che sono meno ‘robusti’. Parliamo di depilazione permanente più che definitiva e questo perché la risposta al trattamento varia da soggetto a soggetto, non solo in base alle caratteristiche dei peli, ma anche per altri fattori quali sesso, età ed eventuali disturbi ormonali associati”.

Peli superflui, i trattamenti laser ne rallentano la crescita

I trattamenti laser rallentano la crescita dei peli superflui. Un miglioramento richiede più sedute. Seguono trattamenti periodici di mantenimento. Si fa riferimento alla ricrescita, al fine di determinare l’intervallo di tempo che deve trascorrere tra una seduta e la successiva: in media sul viso l’intervallo è di circa 4 settimane; sul resto del corpo, invece, può variare tra le 6 e le 8 settimane.

Peli superflui, trattamenti laser ben tollerati

Secondo il dottor Giovanni Luigi Rizzi, responsabile del Centro laser di Milano, “I trattamenti laser sono solitamente ben tollerati. I più comuni effetti collaterali sono per lo più transitori e possono comportare un arrossamento dell’area trattata che scompare di solito nel giro di poche ore o la presenza di macchie che compaiono se il paziente dopo la seduta laser si espone al sole o a lampade solari. In alcuni soggetti, inoltre, è possibile osservare un’apparente ricrescita dei peli: si tratta in realtà della porzione di fusto che si trovava all’interno del bulbo, che viene espulsa dopo l’applicazione del laser”.

Peli superflui: che cosa fare prima e dopo una seduta

Prima della seduta, nelle settimane precedenti il trattamento, bisogna evitare l’esposizione al sole o a lampade abbronzanti. La presenza dell’abbronzatura aumenta il rischio di effetti collaterali. Bisogna evitare ceretta, pinzette ed elettrolisi per almeno 4 settimane prima del trattamento laser. Nel caso si debbano trattare zone come ascelle, inguine, gambe e braccia si raccomanda di rasare la parte interessata 4-5 giorni prima della seduta. Secondo studi recenti, infatti, rasare i peli prima del trattamento laser migliora i risultati. Prima di sottoporsi, bisogna rimuovere completamente il trucco.

Dopo la seduta è buona norma applicare il filtro solare o una protezione molto alta. Per una settimana, si deve applicare una crema lenitiva; è possibile truccarsi e utilizzare i normali prodotti di pulizia di viso e corpo, ma bisogna evitare le creme esfolianti per 7 giorni. L’efficacia e il mantenimento dei risultati ottenuti possono migliorare grazie all’utilizzo di calze graduate.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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