Rappresenta una fase molto delicata della vita, che spesso scatena ansie e paure. Tutte le donne comunque, presto o tardi, devono affrontarla. Nella maggior parte dei casi, viene riconosciuta solo dopo qualche tempo. In effetti, i sintomi della menopausa non sono sempre definiti e chiari. Ecco allora una piccola guida per interpretarli nel modo corretto.
Mediamente comincia intorno ai 50 anni
Mediamente, la menopausa comincia intorno ai 50-51 anni, ma non esiste una regola assoluta: in alcuni casi inizia prima, mentre in altri arriva a distanza di qualche mese o anno. In ogni caso, si parla di menopausa quando la donna sperimenta 12 mesi consecutivi di amenorrea (mancanza delle mestruazioni), in assenza di qualsiasi altra causa. A livello biologico, si assiste alla diminuzione di estrogeni, progesterone e testosterone, tre ormoni che regolano moltissime attività e funzioni del corpo. Ecco perché i sintomi della menopausa possono essere diversissimi.
I segnali “premonitori”
Il primo segnale da non sottovalutare riguarda i cambiamenti del ciclo e del flusso mestruale. Già negli anni che precedono l’arrivo della menopausa vera e propria, infatti, le mestruazioni subiscono modificazioni che possono riguardare la quantità, il ritmo e la durata. Per esempio, i cicli possono diventare più brevi, le perdite più abbondanti, o al contrario più scarse, e ci può essere un’amenorrea saltuaria. Quando si iniziano a notare queste variazioni, dunque, è lecito nutrire qualche sospetto. Nel momento in cui il flusso manca per 12 mesi consecutivi non ci sono più dubbi.
I sintomi della menopausa veri e propri
I sintomi della menopausa non si presentano allo stesso modo in tutte le donne. In alcune sono molto intensi, in altre più blandi e in altre ancora addirittura assenti. In ogni caso, uno dei più comuni è rappresentato dalle vampate di calore, ondate transitorie di calore che iniziano a livello del torace, salgono verso il collo e la testa e sono seguite da una sudorazione abbondante. Dipendono dall’effetto negativo esercitato dalla carenza di estrogeni sul centro termoregolatore del cervello. Le vampate, a loro volta, possono causare tachicardia e insonnia. In realtà, l’accelerazione del battito cardiaco è una conseguenza anche degli “scossoni” all’equilibrio dell’ipotalamo, la zona del cervello che regola tutti i bioritmi.
Molto frequenti i disturbi genitali
Anche i disturbi alla zona intima sono piuttosto frequenti: prurito e bruciore vaginali, cistiti, incontinenza, prolasso (scivolamento di alcuni visceri dell’addome o dell’area genitale verso il basso), spesso, complicano la vita delle donne in menopausa. Tutta colpa della diminuzione del grado di acidità della vagina, che protegge l’ambiente dalle infezioni e aiuta la vita sessuale. Fra i sintomi della menopausa c’è poi una secchezza generalizzata di pelle e mucose. A risentirne sono, innanzitutto, le mucose vaginali, ma anche le secrezioni di occhi, bocca e intestino si riducono, causando secchezza oculare, alterazioni del gusto, difficoltà di digestione.
Memoria ballerina e ossa fragili
La carenza ormonale può comportare, inoltre, una sofferenza a carico della corteccia cerebrale e dell’ippocampo, le zone che controllano la memoria. Ecco perché, quando inizia la menopausa, la memoria può diventare un po’ ballerina: la donna può avere difficoltà a ricordare i nomi, la tendenza a dimenticare eventi recenti, il bisogno di annotarsi tutto. Infine, per quanto riguarda il fisico, le donne in menopausa possono soffrire di dolori articolari ed essere più soggette all’artrosi e all’osteoporosi. Questo perché ossa, muscoli, tendini e articolazioni sono ricchissimi di recettori (strutture alle quali si “ancorano” gli ormoni) per gli estrogeni.
I sintomi della menopausa sono anche psicologici
I sintomi della menopausa, però, non riguardano solo il corpo. La mente non è meno vulnerabile a questo passaggio così importante. La donna può essere soggetta ad ansia, malinconia, tendenza alla depressione e attacchi di panico. Per quali ragioni? Innanzitutto, occorre sapere che la caduta di estrogeni e progesterone comporta una riduzione dei livelli delle endorfine, le molecole della gioia, e della serotonina, l’ormone principe nella regolazione del “tono” dell’umore. Inoltre, molte donne vivono la menopausa come l’inizio dell’invecchiamento e del decadimento dal punto di vista fisico, di una femminilità meno completa, di un momento in cui fare bilanci. Di conseguenza, possono sentirsi un po’ tristi e vulnerabili.
Di Silvia Finazzi.