Mare, montagna e, sempre più spesso, centri termali. Queste sono le mete preferenziali per i soggiorni estivi per anziani che le pubbliche amministrazioni organizzano per i cittadini “diversamente giovani”.
Sono iniziative diffuse un po’ in tutta Italia e offrono la possibilità di trascorrere una vacanza in posti piacevoli, adeguati e in buona compagnia. I costi sono abbordabili, perché la quota di partecipazione – se viene richiesta – è calcolata in base al reddito individuale.
Timore di finire in una specie di casa di riposo, con programmi noiosi, cene scipite e zero divertimento? Niente di tutto questo. I soggiorni estivi per anziani sono dislocati in località di villeggiatura e in strutture adibite al turismo. E sono pensati e organizzati allo scopo di far divertire, socializzare e di trascorrere una vacanza in serenità. Insomma, una occasione da considerare attentamente. Ecco cosa sono e come accedervi.
Soggiorni estivi per anziani: che cosa sono
I soggiorni estivi per anziani sono periodi di vacanza organizzati dagli enti pubblici – di solito i singoli Comuni oppure le Regioni – appositamente per le persone di una certa età.
I criteri per accedervi (età, reddito, numero di partecipanti, durata) possono variare di poco, da Comune a Comune, in base alle decisioni delle singole amministrazioni e alla disponibilità di risorse e di luoghi. Ma le caratteristiche generali sono le stesse.
I soggiorni estivi per nziani sono organizzati in località marine, in montagna e in località termali, nella regione a cui il Comune appartiene o in Regioni limitrofe. L’offerta di luoghi dunque dipende dal territorio, dalla disponibilità di strutture e a volte anche dalle convenzioni che l’amministrazione decide di sottoscrivere: può esserci l’offerta di scegliere tra una località di mare e una di montagna; tra numerosi centri solo al mare, al mare e alle terme o in montagna e così via… In genere, più il Comune è grande e più numerose sono le opzioni che può offrire ai cittadini. I soggiorni sono organizzati di solito in strutture alberghiere con cui il Comune (o la Regione) o i Centri anziani dell’amministrazione pubblica hanno stretto una convenzione.
Cosa comprendono i soggiorni estivi per anziani
Il soggiorno comprende il viaggio di andata e ritorno (di solito, in pullman), la pensione completa, le eventuali escursioni, la presenza di animatori e assistenti, una assicurazione contro gli infortuni. In molti casi (dipende dalle singole iniziative) può essere inclusa l’assistenza medica (cioè la reperibilità h/24 di un operatore sanitario in caso di necessità).
Gli accompagnatori e/o animatori assistono le persone per tutta la durata del soggiorno, le aiutano a sistemarsi e mettersi a proprio agio nella struttura, spiegano le regole del soggiorno e organizzano serate sociali con giochi, balli, tornei o gite in modo che la vacanza trascorra più serenamente possibile. Ma la partecipazione alle attività collettive non è affatto un obbligo: si tratta di una vacanza e non di una colonia, chi desidera stare per conto proprio e preferisce tranquillità e solitudine non è certo obbligato a socializzare.
Molto spesso questi soggiorni vengono organizzati dal Comune in collaborazione con le associazioni di volontariato di anziani presenti sul territorio. E spesso sono queste associazioni a organizzare concretamente il soggiorno e l’assistenza.
In media i soggiorni estivi durano una settimana, 10 giorni o due settimane (dipende dall’iniziativa e dal Comune).
Di solito i soggiorni estivi per anziani sono organizzati d’estate, nei periodi non di bassa-media stagione: dunque soprattutto in giugno, nelle prime 2 settimane di luglio; nell’ultima settimana di agosto e nel mese di settembre.
Anche in questo caso si possono essere piccole differenze tra Comune e Comune, ma in generale si scelgono i periodi in cui il tempo è mite ma non troppo caldo e le località non sono sovraffollate di turisti.
Chi può partecipare ai soggiorni estivi per anziani
I criteri di partecipazione sono decisi dalle singole amministrazioni. Di solito, i soggiorni sono aperti ai cittadini che abbiano questi requisiti:
– che siano residenti del Comune;
– che siano pensionati autosufficienti;
– che abbiano età uguale o superiore ai 60 anni per le donne e ai 65 anni per gli uomini (a volte 60 anni per entrambi; e molto spesso, quando si vuole andare in coppia, il coniuge viene ammesso anche se di età inferiore);
– che non svolgano attività lavorativa.
Come si partecipa
I soggiorni estivi per anziani prevedono sempre un certo numero di partecipanti, in base alle capacità di accoglienza della struttura. Dunque per parteciparvi bisogna presentare domanda in tempo e presentare i documenti necessari.
* Ci sono in genere due canali per avere accesso ai soggiorni:
– direttamente, facendo richiesta all’ufficio competente del Comune di residenza;
– oppure indirettamente, informandosi e facendo richiesta tramite una associazione di volontariato per anziani che organizza il soggiorno insieme al Comune o alla Regione.
Nei Comuni piccoli è molto facile prendere informazioni e fare l’iscrizione direttamente all’ufficio competente del Comune (di solito, è l’Ufficio Centri sociali oppure l’Ufficio Servizi sociali); nelle città molto grandi, invece, è spesso consigliabile passare attraverso le varie Circoscrizioni, che si occupano di organizzare e mettere in pratica le varie iniziative comunali per i residenti della propria zona.
La domanda
Per l’iscrizione vengono richiesti alcuni documenti, necessari a controllare che ci siano i requisiti adatti alla partecipazione. E può essere chiesta una piccola quota (in media 10/15 euro) di iscrizione. Nello specifico bisogna presentare:
– domanda di ammissione, in carta semplice o tramite un modello fornito dal Comune;
– copia del documento di identità;
– copia dell’ultimo modello 730 o modello CUD;
– certificato medico che attesti l’idoneità fisica e l’autosufficienza della persona.
– a volte, anche contratto di affitto o valore imponibile ICI della casa di proprietà.
In alcuni Comuni, i soggiorni estivi sono aperti anche alle persone anziane parzialmente autosufficienti, purché abbiano l’assistenza di un accompagnatore (a carico del cittadino).
Più economici rispetto alle solite vacanze
E’ molto difficile dare un’indicazione di costo medio, perché la situazione italiana è molto variegata e le offerte cambiano a seconda del Comune, della Regione, dal servizio offerto e dalle risorse che l’Ente locale riesce a mettere a disposizione.
Bisogna tener conto, però, che queste iniziative sono organizzate dagli Enti pubblici proprio con l’obiettivo di offrire un’opportunità di vacanza alla portata di tutti i cittadini. Dunque i costi sono in genere medio-bassi, rispetto al costo di una vacanza privata (o persino nulli, se il Comune prevede una copertura totale del servizio).
A ciascun partecipante viene chiesta una quota di partecipazione. Essa viene calcolata in base al reddito, come risulta dal Certificato ISEE (è il parametro con cui le Amministrazioni pubbliche calcolano il reddito dei cittadini e le loro effettive condizioni economiche; serve a selezionare chi ha diritto ad accedere ai servizi sociali e in che misura) che si può ottenere ai CAF, all’INPS e agli uffici preposti del Comune stesso.
In base alle risorse che l’amministrazione ha a disposizione e alla condizione economica dei singoli partecipanti, il Comune decide poi se:
– coprire l’intero costo del soggiorno (che sarà dunque gratuito per il cittadino);
– chiedere una quota di partecipazione, in base alla fascia di reddito.
Quando informarsi e iscriversi
In generale il periodo di iscrizione per i soggiorni estivi è la primavera: tra i mesi di marzo e maggio. Ma ci sono scadenze precise e i termini entro cui presentare la domanda di ammissione variano molto a Comune a Comune. In molti luoghi le iscrizioni restano aperte fino all’ultimo momento per dare modo di formare i gruppi.
Bisogna dunque informarsi attentamente telefonando all’ufficio competente della propria città (il Municipio stesso, la circoscrizione o una associazione di volontariato per anziani).
Le associazioni aiutano
La situazione in Italia non è uniforme per quanto riguarda le iniziative sociali come i soggiorni estivi per gli anziani. Ci sono Regioni e Comuni molto attivi, ma anche zone che sono carenti di risorse, e dunque di strutture e politiche sociali dedicate alle fasce più deboli.
Le associazioni per gli anziani possono essere molto utili, in questo senso, per dare indicazioni più precise sulla situazione reale del proprio territorio e della propria città. Eccone alcune:
– ANAP, Associazione nazionale anziani e pensionati: www.anap.it
– ANCOS, Associazione nazionale circoli sociali e sportivi www.ancos.it
– AUSER, Associazione di volontariato e promozione sociale per l’invecchiamento attivo degli anziani: www.1auser.it
– ANTEAS Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà: www.anteasnazionale.it
– ADA, Associazione diritti anziani: www.adanazionale.it
– ANCESCAO, Associazione nazionale centri sociali, Comitati anziani e Orti: www.ancescao.it