Infezioni sessuali, perché d’estate colpiscono di più
Per i giovanissimi, ma non solo per loro, l’estate è sinonimo di divertimento e flirt sotto l’ombrellone. Attenzione però: complici il caldo, la promiscuità e le scarse conoscenze in fatto di prevenzione, per adolescenti e ragazzi è massima allerta per il sesso poco sicuro. Non si parla del rischio gravidanze indesiderate (comunque molto concreto) ma del boom di infezioni sessuali, cioè trasmissibili attraverso i rapporti.
Lo dimostrano i dati forniti dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO): subito dopo l’estate, gli studi ginecologici vengono presi d’assalto. Ogni anno, durante la bella stagione si registra un aumento del 30 per cento delle visite negli ambulatori pubblici. Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazze e ragazzi con le prime avvisaglie di una malattia venerea.
Malgrado le campagne di sensibilizzazione, dunque, su questo fronte resta molto da fare. Eccole infezioni più diffuse e più rischiose, alle quali spesso i ragazzi non pensano neppure.
Infezioni sessuali. Più partner, più rischi
Per tutte le malattie sessualmente trasmissibili il rischio di contagio aumenta in proporzione al numero dei partner sessuali. E naturalmente il principale fattore di rischio sono i rapporti non protetti.
Le prime esperienze sessuali sono un momento di gioia e di crescita per adolescenti. E possono essere vissute con serenità e senza rischi. E’ necessario però essere consapevoli delle regole di prevenzione e soprattutto non sentirsi mai al di sopra del pericolo.
La protezione del preservativo è essenziale, anche quando si segue già un altro metodo di contraccezione come la pillola anticoncezionale (che impedisce le gravidanze non desiderate ma non può proteggere dalle malattie veneree).
Oltre all’uso regolare del preservativo – in particolare se si hanno più partner – per una buona prevenzione è molto importante sottoporsi a regolari controlli medici. Un buon rapporto di fiducia con il proprio ginecologo non solo consente una diagnosi tempestiva di qualsiasi infezione o disturbo, ma aiuta le giovanissime a sviluppare la propria sessualità con consapevolezza e con le giuste informazioni fornite da una persona esperta.
Giornata mondiale della sclerodermia
La sclerodermia: che cos’è? Una malattia cronica ed evolutiva, che può manifestarsi a qualsiasi età e…Infezioni sessuali. La Clamidia
Giornata mondiale della sclerodermia
Una delle infezioni in assoluto più frequenti tra gli adolescenti. E la sua diffusione è raddoppiata, negli ultimi 10 anni. Il picco di infezioni (il 75 per cento dei casi) risulta nella fascia di età 15-24 anni.
La Clamidia è causata da batteri (della specie Clamidya trachomatis). Quando questo batterio viene trasmesso attraverso il contatto sessuale, può infettare l’apparato genitale e urinario di entrambi i partner.
Non sempre il batterio causa problemi: ci sono infatti diversi portatori sani di Clamidia, che non hanno alcun disturbo ma possono trasmettere l’infezione.
Le ragazze adolescenti risultano particolarmente esposte a questa infezione perché il tessuto della cervice è ancora “immaturo”, cioè più fragile e delicato rispetto a quello di una donna adulta.
I sintomi
Spesso l’infezione sessuale da clamidia non provoca sintomi. Può dunque durare diversi giorni o settimane, prima di essere diagnosticata. Nella donna, quando si manifesta, può provocare:
– irritazione vaginale
– perdite
– bruciore quando si fa pipì
– dolore al basso ventre.
Le cure
Individuata per tempo, la clamidia si cura facilmente con un trattamento a base di antibiotici che allevia i sintomi e risolve l’infezione nell’arco di 7/10 giorni.
I rischi se non viene curata
Quella da Clamidia è una infezione banale, ma può provocare serie conseguenze a lungo termine se non viene curata.
L’infezione infatti può risalire l’apparato genitale fino a danneggiare le tube di Falloppio. Oltre a essere la principale causa di gravidanza extrauterina, la risalita del batterio può danneggiare le tube fino a provocare seri problemi di fertilità: è infatti la causa di sterilità femminile nel 40 per cento circa dei casi.
Se l’infezione si cronicizza nelle pelvi, inoltre, essa può provocare la malattia infiammatoria pelvica e di conseguenza dolore pelvico cronico, ostacolando anche i rapporti sessuali.
Infezioni sessuali. Il Papillomavirus (condilomi)
Esistono circa 100 tipi di papillomavirus (HPV), divisi in cutanei e mucosi a seconda del tessuto in cui si insediano. Alcuni sono innocui, altri possono provocare malattie non serie, altri ancora posso causare tumori al collo dell’utero, al cavo orale e anale, all’esofago o alla laringe.
Oltre 30 HPV possono provocare l’infezione dell’apparato genitale, che risulta la più diffusa malattia a trasmissione sessuale.
Gli HPV si trasmettono attraverso il contatto diretto che avviene durante il rapporto sessuale (ma non sono presenti nei liquidi del corpo come sangue o sperma) e anche per contatto indiretto, per esempio con superfici o biancheria contaminate.
I sintomi
L’infezione da HPV spesso non ha sintomi evidenti. E per questo è ancora più insidiosa, tanto più per i giovanissimi che tendono a sottoporsi ai controlli medici solo alle prime avvisaglie di un disturbo.
In alcuni casi essa si manifesta con i condilomi: sono delle specie di “verruche” genitali, piccole escrescenze di colore rosato che compaiono sulla vulva (soprattutto sulle grandi e piccole labbra), all’ingresso della vagina, sul collo dell’utero, sul perineo e, nell’uomo, sul pene, nell’uretra e intorno all’ano. A volte sono accompagnate da infezioni secondarie, provocate da batteri, che possono dare cattivo odore o irritazione.
Le cure
Non esiste una cura definitiva per l’infezione da HPV: si curano cioè le lesioni che essa provoca, ma non il virus in se.
Attualmente esistono però 2 vaccini contro il papillomavirus:
– un vaccino bivalente, che protegge contro due tipi di HPV (responsabili di oltre il 70 per cento dei tumori al collo dell’utero);
– un vaccino quadrivalente, che protegge contro i due ceppi precedenti e da altri 2 HPV (che provocano la quali totalità dei condilomi e delle lesioni).
I rischi se non curata
L’infezione da HPV e i condilomi non vanno assolutamente trascurati, perché possono avere conseguenze molto serie per la salute. Diversi studi scientifici hanno accertato un legame tra l’infezione e l’insorgenza di tumore al collo dell’utero (e, con minor frequenza, alla vagina, alla vulva e al pene). E il rischio di tumore non riguarda solo gli organi genitali femminili, ma anche il cavo orale e anale, in entrambi i partner.
Attenzione al fumo
Secondo le ultime ricerche il fumo aggiunge un ulteriore fattore di rischio alle donne con infezione da papillomavirus, anche se non manifesta.
Le sostanze cancerogene della sigaretta potenziano infatti l’effetto “oncogeno” del virus.
L’aumento del rischio non riguarda soltanto l’apparato genitale (il collo dell’utero) ma anche per la bocca e il cavo orale.
Infezioni sessuali. La Gonorrea
La Gonorrea è una malattia a trasmissione sessuale causata dal batterio Gonococco. Sembra strano, ma questa infezione che si crede appartenga al passato è ancora una delle più diffuse, tra gli adolescenti e i giovani adulti.
La gonorrea si trasmette attraverso qualsiasi tipo di contatto sessuale con le mucose, ovviamente non protetto. Il rischio di contagio è invece ridotto per il contatto indiretto, perché il batterio non è molto resistente all’ambiente: su superfici o biancheria sopravvive poche ore.
I sintomi
Il batterio Gonococco colpisce l’apparato genitale e urinario. Si manifesta con secrezioni purulente, sia nella donna sia nell’uomo, che compaiono di solito nell’arco di 3-5 giorni.
Si tratta di perdite giallastre associate al continuo bisogno di urinare (per queste caratteristiche, un tempo, la malattia veniva chiamata comunemente anche “scolo”), a prurito e bruciore.
I sintomi si manifestano più di frequente nel maschio. Nella donna, la gonorrea può essere spesso “silente” oppure provocare solo lievi dolori.
Le cure
La gonorrea si cura in modo sicuro e veloce, con un trattamento a base di antibiotici specifici. Nel corso della cura (a volte basta una unica assunzione antibiotica) è importante però astenersi dal rapporto sessuale fino a guarigione accertata. La scomparsa dei sintomi, nella gonorrea ancor più che in altre malattie sessualmente trasmissibili, non indica con certezza che si sia guariti.
I rischi se non viene curata
La gonorrea è una infezione molto insidiosa, soprattutto per le giovani donne, proprio perché è spesso priva di sintomi.
Se non si arriva a una pronta diagnosi, il batterio gonococco può risalire le vie genitali e diffondersi nell’organismo. Può entrare nel circolo del sangue, per esempio, e provocare disturbi come lesioni cutanee, artrite, infiammazione della membrana che riveste il cuore (pericardio).
Infezioni sessuali. La Candida
Causata da un fungo (Candida albicans), la Candida è un disturbo che quasi ogni donna conosce (almeno una volta) e riconosce. Purtroppo si può dire la stessa cosa per le giovanissime. Si tratta infatti di una delle infezioni più comuni tra gli adolescenti: circa il 28 per cento delle visite ginecologiche negli ambulatori pubblici, nelle giovani con meno di 20 anni, è richiesto specificatamente per una vaginite da candida.
Il fungo della candida fa parte della naturale flora di microbi presenti nelle mucose del cavo orale, della vagina e del tratto gastrointestinale. In certe condizioni di stress dell’organismo – per esempio, quando una cura antibiotica indebolisce la normale flora batterica vaginale – il fungo può però diventare un problema e scatenare una candidosi.
L”infezione da Candida può essere trasmessa (anche dai portatori sani) per contatto diretto attraverso il rapporto sessuale e per contatto indiretto con biancheria, superfici infette e anche con le feci.
I sintomi
I sintomi sono abbastanza lievi. Per questa ragione possono essere facilmente trascurati, soprattutto dai più giovani.
I sintomi più frequenti nella donna sono:
– piccole perdite biancastre
– irritazione, prurito e bruciore nella zona vaginale
– bruciore e dolore durante i rapporti sessuali.
* Negli uomini l’infezione è quasi sempre asintomatica o provoca una leggera irritazione a livello del glande.
Le cure
L’infezione viene curata con un trattamento a base di antimicotici disponibili in varie formulazioni (creme, ovuli eccetera), in media per 3-7 giorni.
In genere entrambi i partner devono seguire la cura, anche se uno dei due (di solito l’uomo) non presenta sintomi. E il trattamento deve essere seguito con scrupolo, perché la candida è facile da curare ma tende a ripresentarsi con altrettanta facilità.
I rischi se non viene curata
In genere la candida non provoca particolari complicazioni. Frequenti recidive, soprattutto se iniziano già in giovanissima età, possono però indebolire le difese naturali dell’apparato genitale della donna e renderlo quindi più vulnerabile alle infezioni.