Disabilità visiva, che cosa cambia a colpo d’occhio
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Disabilità visiva, che cosa cambia a colpo d’occhio

30/12/2015
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Disabilità visiva: il mondo a colori è precluso e le forme degli oggetti sfuggono nella loro manifestazione più immediata.

Disabilità visiva, migliorano i centri dedicati?

Sulla base di dati in nostro possesso provenienti dal Ministero della Salute, riguardanti il 2014, è evidente che le Regioni hanno fatto progressi per quanto riguarda l’organizzazione dei centri ed il tentativo di strutturare servizi per la presa in carico di soggetti con disabilità visiva. Come negli scorsi anni, tuttavia, si è rilevata una forte disomogeneità sul territorio nazionale, con carenza di centri completamente dedicati alla riabilitazione visiva per età target 0-18 anni. Alcune figure professionali, richieste invece dalla normativa vigente, sono ancora carenti in molte regioni, presso i centri di riabilitazione: bisognerebbe, per esempio, aumentare la presenza nell’équipe multidisciplinare della figura dello psicologo.

Secondo la Convenzione Onu sui diritti dei disabili 2006, ratificata dalla legislazione italiana, e come richiesto a tutti gli Stati membri dall’Oms, è necessario intensificare gli sforzi per la tutela delle fragilità e nell’ambito della disabilità visiva è prioritario cercare di incrementare le risorse destinate alla riabilitazione dei soggetti ed al rafforzamento dei sistemi sanitari ai fini del miglioramento dei risultati, promuovendo l’impegno multisettoriale ed i partenariati efficaci per il miglioramento della salute.

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Disabilità visiva, da dove vengono i dati

Nella relazione annuale inviata il 28 dicembre 2015 dal Ministero della Salute ai Presidenti di Camera e Senato era toccato il tema della riabilitazione visiva. Il documento riporta tutte le attività svolte in Italia, nel 2014, per la prevenzione dell’ipovisione e della cecità. Si tratta di dati in merito alle attività svolte dal Ministero, da Iapb Italia onlus, dal Polo nazionale dei servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva e dalle Regioni, nel pieno rispetto della trasparenza sui programmi di azione e sugli obiettivi raggiunti. Per le attività del Ministero sono stati descritti i programmi svolti dalla Commissione nazionale prevenzione cecità, istituita presso la direzione generale della prevenzione sanitaria nel 2009 e presieduta dal Professor Mario Stirpe, che segue specifici obiettivi dettati dall’action plan Oms sulla disabilità visiva. Per Iapb e Polo nazionale sono stati evidenziati i risultati raggiunti con i progetti di prevenzione nazionale, ricerca e soprattutto l’avvio, con il Polo, del primo centro di riferimento Oms per la riabilitazione visiva.

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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