“Ci penserò più tardi”, chi non ha mai pronunciato queste parole? Finendo, non di rado, con il rimandare all’infinito.
Eppure, quando riusciamo a non farlo, voglio dire, quando riusciamo a stare nei tempi e a rispettare la nostra tabella di marcia, ci sentiamo realizzati e soddisfatti.
Bene, oggi parleremo proprio di come riuscire a rendere più abituali e ricorrenti, quei momenti di produttività.
Cosa si nasconde dietro all’azione di rimandare?
Gli umani procristinano da secoli, potremmo dire da sempre.
Si tratta di qualcosa di talmente arcaico, che i filosofi greci antichi come Socrate e Aristotele, hanno sviluppato una parola per descrivere questo tipo di comportamento: akrasia.
Ma cosa accade nel cervello quando evitiamo le cose che sappiamo di dover fare?
La ricerca in psicologia ha rivelato un fenomeno chiamato incoerenza temporale, ovvero la tendenza del cervello umano a valutare in modo molto più elevato le ricompense immediate, piuttosto che quelle future.
Il modo migliore per capire questo meccanismo è provare a immaginare di avere due sé: il tuo sé attuale e il tuo sé futuro.
Quando ti poni degli obiettivi, come portare a termine un progetto, scrivere un libro o imparare una nuova lingua, stai in realtà facendo progetti per il tuo sé futuro, stai immaginando come vuoi che sia la tua vita più avanti.
I ricercatori hanno scoperto che quando ti fermi a pensare al tuo sé futuro diventa abbastanza facile per il tuo cervello vedere il valore nell’agire con benefici a lungo termine.
Tuttavia, mentre il tuo sé futuro può fissare obiettivi e programmare cose, solo il sé presente può agire.
E quando arriva il momento di prendere una decisione, non stai più facendo una scelta per il tuo sé futuro, ma con il sé attuale, e il sé attuale preferisce le ricompense immediate. Il che si traduce nel fare qualcosa che gli piace e che gli dia gratificazione immediata, rimandando tutto il resto.
Questo è uno dei motivi per cui potresti andare a letto sentendoti motivato ad attuare un cambiamento nella tua vita e ricadere poi nei vecchi e soliti schemi al risveglio, pronunciando le fatidiche parole “da domani però si comincia!”.
Come smettere di rimandare. Adesso
Sono diverse le strategie che si possono impiegare per smettere di procrastinare nel tempo le cose da fare .
Di seguito ti fornirò alcuni esempi di strategia in azione.
- Rendi i benefici dell’azione più immediati: se riesci a trovare un modo per rendere più immediati i vantaggi delle scelte a lungo termine, allora diventa più facile evitare di rimandare.
- Unire l’utile al dilettevole: associa un comportamento utile per te e che ti porta a ottenere benefici prossimi, a un comportamento che ti fa sentire bene anche nel breve termine, subito, ora.
- Obiettivi raggiungibili: ragiona per step e creati un piano d’azione che sia sostenibile, realistico, e quasi piacevole da seguire, è meglio porsi tanti piccoli obiettivi ravvicinati, piuttosto che uno lontano e irraggiungibile, se ti può servire, suddividi le tue attività.
- Inizia: a volte è solo complicato cominciare. Inizia, sarà molto più semplice poi continuare a farlo, inoltre prima cominci, più velocemente completi un’attività produttiva, più velocemente la tua giornata sviluppa un atteggiamento di produttività ed efficacia.
- Misura i tuoi progressi: questo ti permetterà di provare sentimenti di soddisfazione e realizzazione, è importante poiché piccole misure di progresso aiutano a mantenere lo slancio a lungo termine. Il che significa che è più probabile che tu finisca poi i compiti di grandi dimensioni.
- Usa i segnali visivi: l’uso di un promemoria visivo ti spinge ad agire e grazie ad esso, diventa molto più facile attenersi a buone abitudini.
E ora, come mi garantisco di riuscire a non farlo mai più?
Bene, abbiamo visto qualche strategia utile per sconfiggere l’impulso quotidiano a rimandare le cose da fare. Ora, vediamo come rendere la produttività un’abitudine a lungo termine e impedire al procrastinare di bussare alla porta.
Uno dei motivi per cui è così facile tornare a rimandare di volta in volta, è perché non abbiamo un sistema chiaro per decidere cosa è importante e su cosa dovremmo lavorare prima. Insomma è importante conoscere le nostre priorità.
Ecco 5 esercizi da fare, svolgili ogni giorno:
- Alla fine di ogni giornata lavorativa, scrivi le sei cose più importanti che devi compiere domani, non annotare più di sei attività.
- Dai la priorità a questi sei elementi in ordine di importanza.
- Quando arriva domani, concentrati solo sul primo compito, lavora fino al termine della prima attività prima di passare alla seconda.
- Muoviti sul resto della tua lista allo stesso modo, e a fine della giornata, sposta gli elementi non completati in un nuovo elenco di sei attività per il giorno successivo.
- Ripeti questo processo ogni giorno lavorativo.