Malato immaginario? Come curare l'ipocondria e essere felici

Malato immaginario? Come curare l’ipocondria e essere felici

Ricordate “Il malato immaginario” di Moliere? Ancora oggi è il perfetto prototipo di chi soffre di ipocondria, quando cioè si sperimenta uno stato d’ansia – costante o meno – relativo alla propria condizione di salute.
Questo in genere comporta una preoccupazione ossessiva ed irrazionale, mossa dalla paura di avere una grave malattia, e non di rado, d’essere spacciati.
I sintomi spesso vengono definiti immaginari, psicosomatici e non trovano riscontro nelle diagnosi svolte di medici, conducendo chi ne soffre a sentirsi non compreso e senza speranze.

Perché sei un malato immaginario

Un’eccessiva ansia per la propria condizione di salute tende a verificarsi molto più spesso all’inizio o alla metà dell’età adulta e se non affrontata nel giusto modo, può peggiorare con il tempo.
I fattori di rischio principali si possono riassumere tra questo:
– Scarsa comprensione delle sensazioni corporee e dei sintomi che il tuo corpo manifesta;
– Uno o più membri della tua famiglia che si preoccupano eccessivamente della loro o della tua salute,
– Uno o più membri della tua famiglia, in passato, hanno sperimentato gravi condizioni di salute
– In passato hai sperimentato malattie gravi e reali;
– Stai attraversando  un periodo di vita stressante;
– Sei una persona che tende a preoccuparsi molto, per tutto;
– La condizione di ansia ti ha portato a svolgere ricerche online o su libri di testo che hanno confermato le tue tesi riguardo alla possibilità di avere reali condizioni di salute compromesse, nonostante non vi sia evidenza riscontrata da un medico.

Ok, ma come la risolvo?

Il trattamento più efficace per l’ipocondria risiede in assoluto nella psicoterapia, la quale potrà aiutarti a:
identificare le tue preoccupazioni e convinzioni legate alla tua salute;
-ti aiuterà a prenderti cura di te in maniera sana;
– ti donerà altre lenti attraverso cui guardare alle sensazioni del tuo corpo, aiutandoti a cambiare i pensieri inutili;
– aumenterà la consapevolezza di come le tue preoccupazioni influenzano te e il tuo comportamento;
– ti insegnerà a dare ascolto alle sensazioni e ai sintomi del tuo corpo in maniera funzionale;
– sarà fondamentale nella gestione dello stress;
– imparerai a smettere di evitare situazioni e attività a causa delle sensazioni fisiche;
migliorare le tue relazioni, ora rovinate da queste preoccupazioni debilitanti.

Come la suggesione aumenta i livelli di ipocondria

Il corpo è vivo e comunica con noi, e avendo parola, lo fa attraverso sintomi e sensazioni.
La mente gioca un ruolo fondamentale. Fai una prova, concentrati sul tuo battito del tuo cuore, probabilmente noterai un cambiamento nel ritmo e nell’andamento. Prova invece a focalizzarti adesso sul tuo ginocchio, molto facilmente inizierai a sentire delle sensazioni in quella posizione e così via.
Quando si percepisce un dolore o un’anomalia spesso si tende a direzionare attenzione, forze e pensieri in quella direzione. Questo ti convincerà che c’è qualcosa che non va.
In secondo piano, arriva in tuo soccorso internet, poiché l’essere umano è abituato ad ascoltarsi poco e a fidarsi più di quello che dicono gli altri. Ma google non è un tuo amico, e piuttosto che conforto, in questi casi, potrai trovare ulteriori motivi di disperazione.

Malato immaginario: come uscirne

Fidati solo di quello che vedi: fai un passo indietro e gioca a fare il detective, osservando obiettivamente e con distanza la tua situazione. Qualora non ti riuscisse, fingi di consigliare un amico che ha i tuoi stessi sintomi. Chiediti qual è l’evidenza che supporta l’idea che hai di avere davvero quel determinato disagio o patologia. Ci sono le prove? Probabilmente ti renderai conto che la maggior parte delle spiegazioni racconteranno una situazione benigna e facilmente risolvibile.

Smetti di cercare su Google: ripeto, Google non è un tuo amico e nemmeno un medico. Chi racconta o spiega su internet, parla in maniera generale e non conosce il tuo singolo caso. Inoltre, online potrai trovare gente che dice tutto ed il contrario di tutto. La cosa migliore che puoi fare, quindi, è smettere di cercare tutti i tuoi sintomi online. Lo so, nelle tue ricerche potresti aver trovato centinaia di siti web che dicono che non hai nulla e centinaia di siti web che potrebbero che hai qualcosa di serio, ma la mente ci mente, appunto, e le fondi a cui farai affidamento e che reputerai credibili, saranno solo quelle negative che avvalorano la tua tesi di essere incredibilmente malato.

Se hai un dubbio, trova un medico: quando qualcosa ti preoccupa davvero, è una buona idea andare a parlarne con chi è di competenza, preparati ad accogliere la sua opinioni, ponigli tutte le domande che desideri e non lasciare il suo studio prima di esserti tolto ogni dubbio.

Cambia la prospettiva: non pretendere di avere il pieno controllo sulla situazione, poiché tutto questo è utopia, accetta l’incertezza e le incognite e facci amicizia poiché fanno parte della natura umana, e se vuoi, questo è anche il suo bello. Insomma entro certi limiti accetta di essere un malato immaginario.

Rivolgiti ad un professionista: quando i pensieri si fano ripetitivi e pesanti, quando ansia e preoccupazioni, anche dopo le dovute visite mediche non si attenuano, prendi in considerazione l’idea di rivolgerti a un terapeuta, sarà felice di ascoltarti ed aiutarti.

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