Che cos’è davvero l’arte della cucina?
Possiamo rispondere in molti modi, ma se vogliamo essere semplici e diretti, senza perderci in infinite digressioni, dobbiamo affermare che l’arte gastronimica è anche una vera ricerca del piacere. E fin qui niente di male fino a quando non ci si spinge verso perversioni che non portano nulla di positivo.
La cucina, a carti livelli, è l’arte di soddisfare i peccati di gola. E la gola, proprio come la lussuria, è uno dei sette peccati capitali.
Proprio per questo vi è un’aura di erotismo nell’arte della cucina.
Attraverso i sapori, noi stimoliamo e creiamo desideri.
Con la cucina, si può dare origine ai sogni.
Perversioni: l’erotismo del ventunesimo secolo
Oggi il sesso non è più un tabù. Sarà stata la televisione a rompere il ghiaccio decine di anni fa. E poi internet, un po’ più tardi.
Il sesso è ovunque.
Quando ero ragazzino cercavo di intrufolarmi di nascosto dall’edicolante di quartiere nel tentativo di riuscire a far passare, tra un quotidiano nazionale e una qualunque rivista scientifica, ciò che davvero mi interessava: un giornaletto osé con qualche bella immagine integrale di donne in forma e senza veli.
Adesso, invece, fatichiamo a trovare il modo di non essere assaliti da finestre di siti porno ogni volta che navighiamo nel web.
I ragazzini di oggi, sul sesso, ne sanno molto più degli adulti.
Ma un altro cambiamento è accaduto, proprio passando in sordina coperto dal clamore del progresso: l’alimentazione.
Il modo sbilanciato con cui ha cominciato a nutrirsi l’uomo, che ha finito per affidarsi sempre più all’industria per la preparazione del proprio menù quotidiano, togliendogli così il peso di doversi preoccupare anche di quello (la sua vita era già diventata troppo stressante per averne il tempo!), ha finito per creare un popolo di obesi.
Da momento di incontro alle perversioni alimentari
L’antica tradizione famigliare della preparazione dei pasti, e la calda convivialità del consumo all’interno del nucleo stesso, ha lasciato il posto alla fretta, al junk food e alle relazioni virtuali.
Il cibo è diventato sempre più un mezzo nel quale affogare le frustrazioni.
E più l’ansia che le persone si portavano dentro cresceva, più l’ossessione verso il cibo aumentava.
Il cibo alimentava, senza più saziare, il desiderio di evasione dell’uomo dalla stessa gabbia dorata che si era creato.
Così facendo, l’uomo ha firmato la propria condanna a morte.
Perversioni: food porn, il cibo che riempie da morire
E così siamo arrivati ai giorni d’oggi.
Immagino che tutti abbiate sentito squillare almeno una volta di food porn
Esistono numerosi personaggi nati su internet, e seguiti da centinaia di migliaia di followers, che sono diventati famosi al pari delle star hollywoodiane proprio per i loro eccessi alimentari.
In particolare, gli ultimi anni hanno visto la nascita del Mukbang, fenomeno che vuole il protagonista consumare un pasto in diretta, interagendo con il suo pubblico.
E da qui si è aperto un mondo.
Una letterale serie di prove di resistenza offerte dai più svariati Youtubers, provenienti spesso anche dallo stesso mondo del fitness, che si cimentano in challenge apparentemente impossibili per gli esseri umani, e che prevedono, ad esempio, il consumo di cibo (spesso junk food) fino al raggiungimento di altissime quote caloriche in un arco determinato di tempo.
Su Youtube le perversioni
Ecco spuntare centinaia di video dai titoli come 10000 Kcal Challenge, 20000, 30000 e via discorrendo fino a quando esiste qualche folle capace di puntare ancora più in alto, ambizioso di dimostrare al mondo quanto sia capace di trasformarsi in una vera e propria discarica umana.
La cosa su cui è necessario riflettere, non è la capacità di simili personaggi nel saper gestire questi enormi quantitativi di cibo (come abbiamo detto, spesso si tratta di ragazzi e ragazze anche piuttosto in forma), ma le potenzialità che hanno queste performance nell’attrarre l’attenzione delle persone.
Le persone dall’altra parte dello schermo, che vivono una vita reale, e che magari lottano con la bilancia e il proprio sovrappeso ogni giorno, provano un vero e proprio sadico piacere nel vedere altri ragazzi, magri e in forma come forse loro non saranno mai, abbuffarsi apparentemente senza conseguenze di tutto ciò che a loro pare proibito.
Restando magri, in forma e in salute.
Questo è il fenomeno del food porn
Le perversioni del terzo millennio non riguardano più l’erotismo, ma il cibo.
E più l’obesità tenderà a diventare sempre più la norma, più il cibo assumerà questo ruolo di vera e propria fuga dalla realtà.
Poi le telecamere si spengono, e si accende la realtà
Ciò che gli spettatori non vedono, però, è quello che succede dopo, quando la diretta giunge al termine.
Molti di questi Youtubers vanno incontro a vere e proprie crisi a seguito di queste prove. Tanti tentano di vomitare almeno in parte ciò che hanno ingurgitato, al fine di limitare i danni dell’enorme affronto fatto al loro corpo.
In alcuni casi si arriva alla necessità di una vera e propria lavanda gastrica.
Inoltre, ciò che purtroppo le persone normali non comprendono, è che questi personaggi, per riuscire a fare quello che fanno riuscendo comunque a mantenere gli addominali in bella vista, si sottopongono a diete estreme e pericolose tra una diretta e l’altra, imponendosi anche allenamenti fisici estremamente intensi e protratti a lungo.
Sottopongono il loro corpo a degli alti e bassi talmente sproporzionati da generare tensioni e stress continui nei loro organismi.
E presto o tardi ne pagano le conseguenze.
Ma queste cose, gli spettatori non lo sanno e, anzi, in loro crescerà sempre più il senso di inadeguatezza; l’incapacità di ottenere un corpo perfetto nonostante la loro rigorosa dieta.
E da qui il desiderio di sgarrare, di lasciarsi andare anch’essi, convinti del fatto che, in fondo, tante persone lo fanno, e a loro non capita nulla.
Riconsiderare il ruolo del cibo
Se la nostra società non riuscirà a ritrovare un sano ed equilibrato rapporto con il cibo, il cibo stesso sarà ciò che lo porterà all’autodistruzione.
E se non ricominciamo a vedere e considerare il nutrimento come essenziale per la vita, e non come un mezzo edonistico di soddisfazione sensoriale, tutto ciò non sarà possibile.
La cucina, deve avere come obiettivo quello di nutrirci e di permetterci di vivere al meglio. L’arte di elevare e sublimare i sapori, non può prescindere dal fine ultimo di farci stare bene.