Alimenti 0 in condotta: Mamma, vogliamo le merendine!

Alimenti 0 in condotta: Mamma, vogliamo le merendine!

Oggi (indagine lug/2019), 31 milioni di italiani (grandi e piccoli) mangiano almeno due volte al giorno merendine industriali. Infatti, sembrano lontani anni luce i tempi in cui lo spuntino dei bambini (e anche dei più grandi) era rappresentato da pane e olio, fichi secchi e noci, frutta, pane e marmellata, dolci fatti in casa, pane e formaggio e un’infinità di altreAlimenti 0 in condotta: Mamma, vogliamo le merendine! prelibatezze che solo la cucina di casa sapeva tirar fuori.

Così, attraverso lente evoluzioni alimentari e gastronomiche, saperi e tradizioni tramandate di genitore in figlio (parliamo di persone che avevano una disponibilità di cibo decisamente inferiore rispetto a noi ma un’attenzione più molto più alta), tutta questa conoscenza è andata quasi perduta, spazzata via dal boom economico e del consumismo. Un’attenzione verso il cibo, quella dei nostri antenati che valorizzava gli aspetti nutrizionali e ne riconosceva l’importanza vitale, sprecare il cibo non era contemplato. Oggi, solo in Italia, abbiamo uno spreco alimentare procapite di 196 euro annui.

Merendine: figlie del boom economico

Gli anni ’60 coincidono con l’incredibile aumento dell’attività lavorativa delle donne che fino ad allora si erano occupate della famiglia. Non c’è più tempo per dedicarsi a tutte quelle preparazioni casalinghe nutrienti e salutari. L’industria riesce in quel preciso momento storico ad infilarsi nel buco lasciato dalle massaie per accrescersi anno dopo anno.

Alimenti 0 in condotta: Mamma, vogliamo le merendine!Le merendine industriali che oggi conosciamo fin troppo bene, sono l’esempio classico di quel sostituto del pasto genuino a colazione e a merenda che oggi riempie le nostre dispense. Non hanno tempi di preparazione, si conservano per anni, sono disponibili in qualsiasi momento della giornata e soprattutto, ci sembrano infinitamente buone. Con il pretesto di non avere più tempo ci siamo adagiati sulla ‘’comodità’’ di questi pseudo alimenti, fuorviati dalle pubblicità martellanti e da quel finto benessere e appagamento che questi prodotti alimentari sono in grado di darci. Ed ecco nascere gli Junk Food: prodotti studiati scientificamente ed elaborati con il giusto grado di dolcezza, sapidità e untuosità per darci assuefazione e dipendenza.

Marendine: fanno male davvero?

Ma sono proprio così dannose queste merendine per i nostro organismo? Eppure la pubblicità in tv, sui giornali e sugli smartphone sembra dire il contrario! Quello che possiamo risponderci è sicuramente che mangiando occasionalmente questi prodotti non ci succede nulla, il problema nasce dall’assunzione quotidiana e prolungata.

Occhio all’etichetta del croissant all’albicocca

Uno strumento molto valido e probabilmente l’unico che noi consumatori abbiamo per difenderci è l’etichetta alimentare. Non la grande etichetta frontale che pubblicizza il prodotto, quella posteriore dove sono indicate per legge tutte le informazioni nutrizionali di un alimento, il valore energetico, la lista degli ingredienti, la data di scadenza, le modalità di conservazione ed il valore nutrizionale.

Analizziamo quindi insieme l’etichetta posteriore di un croissaint industriale alla marmellata che a primo impatto potrebbe sembrarci più salutare di un fagottino ricoperto e ripieno di cioccolata.

Valori nutrizionali di una merendina tipo

Porzione 100 g

  • Energia 400 kcal
  • Grassi 18,91g
  • Grassi Saturi 10,494g
  • Grassi Monoinsaturi 4,976g
  • Grassi Polinsaturi 0,985g
  • Carboidrati 48,11g19%
  • Zuccheri 14,98g17%
  • Fibra 2,4g

Gli ingredienti del croissantAlimenti 0 in condotta: Mamma, vogliamo le merendine!

Farina di grano tenero, farcitura all’albicocca 25% [sciroppo di glucosio – fruttosio, polpa di albicocca (45% nella farcitura, corrispondente a 11% sul totale), zucchero, gelificanti: pectina, correttori di acidità: acido citrico, aromi, margarina vegetale (grasso di palma, acqua, olio di girasole), lievito naturale .

  • L’energia di questo prodotto è 400 kcal ogni 100g, il pane integrale, a parità di peso ne ha 270, quindi se poteva sembrarci un alimento ipocalorico perché la porzione è ridotta, in realtà non lo è.
  • I grassi sono prevalentemente saturi, i grassi saturi ostruiscono le arterie e provocano ipertensione, dislipidemie e malattie cardiovascolari.
  • I Carboidrati sono il nutriente principale di questo alimento anche se una buona parte è costituita da zuccheri semplici che causano un immediato rilascio di zucchero nel sangue con innalzamento della glicemia.
  • La fibra è presente in discreta quantità.
  • La farina di grano tenero è l’ingrediente più presente poiché al primo posto, se fosse stata integrale, avremmo inibito i’iperglicemia ed avremmo aumentato l’apporto di fibre.
  • La farcitura all’albicocca rappresenta il 25% del totale ed è il secondo ingrediente più presente dopo la farina di frumento ma attenzione, non si tratta della marmellata di albicocca che tutti conosciamo, tant’è vero che la parola ‘’marmellata’’ non compare da nessuna parte, ne in etichetta anteriore a scopo pubblicitario ne in quella posteriore, noi però siamo convinti di star mangiando un croissant con la marmellata. La farcitura è composta prevalentemente di zuccheri semplici (fruttosio e glucosio), e solo un 45% di polpa di albicocca che rappresenta l’11% sul totale del croissant. Ancora zucchero! Quindi saccarosio ovvero molecole di glucosio (zuccheri semplici=iperglicemia)
  • Dai gelificanti in poi, troviamo tutti i vari additivi alimentari consentiti per legge ma che nonna, a casa, non metteva. D’altronde nonna non aveva l’esigenza di far durare per mesi la sua merenda sugli scaffali dei supermercati. Forse avrebbe messo del succo di limone come acido citrico e del sano burro al posto della margarina vegetale.
  • Con gli aromi, non compare la dicitura ‘’naturali’’ quindi ci troviamo di fronte ad aromi sintetici ottenuti in laboratorio.
  • Sul grasso di palma se ne è parlato fin troppo ma è bene ribadire che si tratta di un grasso vegetale saturo ed in quanto tale, in caso di assunzione quotidiana, può portare a sviluppo diverse patologie, da quelle dell’apparato cardiovascolare fino alle neoplasie.

L’alternativa alle merendine naturale e salutare

Pane integrale e marmellata! È veloce da preparare. È facile da trasportare sia a scuola che a lavoro. È buono.

About Daniele Sciotti

Daniele Sciotti, biologo nutrizionista, dott. in Scienze della nutrizione umana Origini contadine e un amore incondizionato per la dieta mediterranea. Nato a Velletri, in provincia di Roma, da sempre a contatto con il verde e la natura di quei meravigliosi luoghi ricchi di tanta storia e soprattutto di tradizioni, inizia lo studio della scienza dell’alimentazione dopo aver sofferto di obesità. Una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana conseguita presso l'Università San Raffaele di Roma Una laurea in scienze dell’alimentazione e gastronomia presso l’Università San Raffaele di Roma. Iscritto all’ordine nazionale dei biologi a seguito del superamento dell’esame si stato presso l’università di Tor Vergata Roma. "100 Alimenti 10 e lode" è la sua prima opera letteraria pubblicata ad agosto 2020.

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