Tremila pagine. Tante ne sono occorse alla scrittrice inglese Elizabeth Jane Howard per portare a termine la storia che l’ha tenuta occupata per lunghi anni, distribuita in cinque volumi.
A legarli indissolubilmente il cognome della famiglia al centro dell’attenzione, i Cazalet, le cui vicissitudini sono ora disponibili nella loro interezza anche in traduzione italiana, per la gioia dei lettori che li seguono sin dalla pubblicazione del primo volume, risalente agli anni ’90.
Le saghe familiari hanno sempre avuto una potente forza di attrazione sul popolo dei lettori, e non parliamo soltanto dei tempi presenti, bensì anche di quelli passati, lontani due secoli da noi, in cui scrittori come Balzac o come Zola costruivano affreschi sociali di respiro così ampio da dipingere un’intera società, quella francese dell’Ottocento, in tutte le sue sfumature cromatiche.
Oggi è la scrittrice inglese ad affrontare l’impervio cammino della saga e a portarlo a termine con successo, descrivendo la società britannica nei suoi cambiamenti, in meglio o in peggio, nell’arco di un ventennio, partendo dagli anni che precedono lo scoppio della seconda guerra mondiale per arrivare alla fine degli anni Cinquanta.
Elizabeth Jane Howard dà vita ad un mondo minuziosamente descritto e analizzato, coniugando il desiderio di un affresco realistico, privo di abbellimenti che lo renderebbero stucchevole e fasullo, con quello dell’indagine psicologica, che la conduce ad inoltrarsi nei meandri della psiche soprattutto delle protagoniste femminili.
Londra e la seconda guerra mondiale, incombente, in atto o giunta alla sua conclusione con la successiva difficile metabolizzazione, fanno da sfondo ai cinque volumi della saga: “Gli anni della leggerezza”, “Il tempo dell’attesa”, “Confusione”, “Allontanarsi” e l’ultimo, “Tutto cambia”, il cui titolo appare già di per sé indicatore della inevitabile conclusione della vicenda legata ai Cazalet.
L’Inghilterra dal 1937 al 1942 nei primi tre volumi della saga di Elizabeth Jane Howard
Tutto ha inizio nell’estate del 1937, quando i capostipiti della famiglia Cazalet, il Generale e la Duchessa, si apprestano a riunire nella loro casa di campagna, Home Page, la loro grande famiglia, con i tre figli maschi, Edward, Hugh e Rupert, e l’unica figlia femmina Rachel.
Con loro ci sono ovviamente le nuore e i nipoti, che creano un intreccio di legami solidi o inconsistenti, di forza o di facciata, capaci in ogni modo di compattare i Cazalet, perfetti interpreti di un’alta borghesia ricca e privilegiata, che ha costruito la sua fortuna sul proprio lavoro ( i Cazalet possiedono un’azienda per la produzione, la vendita ed il trasporto di legname).
IL tempo sembra essersi fermato, per questi protagonisti, le cui vicende quotidiane, scandite da rituali irrinunciabili come quello del the, si intrecciano con la vita della loro servitù, degli abitanti di un paese che sente con sempre maggiore inquietudine l’approssimarsi di una nuova guerra.
“Gli anni della leggerezza” sono questi, Elizabeth Jane Howard consegna ai suoi personaggi il compito di scandire un tempo fatto anche di paure e di false speranze, che sentimenti come la noia, la passione, la rabbia riescono solo momentaneamente a placare, soprattutto se il ricordo del precedente conflitto è ben visibile nelle cicatrici di Hugh.
Ne “Il tempo dell’attesa”, il secondo volume, la guerra è ormai una realtà, l’anno 1939 ha segnato la fine del vivere quieto e ha dato inizio ad un tempo sospeso, in cui il passato è stato cancellato, il benessere si è sempre più rarefatto e non resta altro che l’attesa di un ritorno alla normalità.
Gli uomini sono votati alla guerra, a casa restano le donne, le nonne, le madri e le figlie, che diventano oggetto di attenzione particolare da parte di Elizabeth Jane Howard, attenta ai loro desideri, ai loro cambiamenti, anche ai loro capricci, segno di un’epoca nuova seppur dolorosa.
Sono anni difficili, che scorrono lenti: nel terzo volume della saga, “Confusione”, la scrittrice resta ancorata agli anni del conflitto, partendo dal 1942: ancora una volta prevalgono le figure femminili, quelle delle nipoti Louise, Polly e Clary, determinate a trovare il loro percorso di vita lontano dalla campagna di Home Place, a Londra, la città nella quale sono certe di poter dare una svolta alla propria vita.
Sebbene siano esse al centro di questo terzo atto, la scrittrice riesce sapientemente a intrecciare i fili narrativi dei personaggi che rimangono più sullo sfondo, ma che non smettono mai di influenzare, con la loro presenza, l’ordine delle cose.
La vita quieta e tranquilla ormai non esiste più, l’ansia e la disperazione l’hanno sostituita, i momenti trascorsi con la famiglia al completo sono solo un lontano ricordo, nel tormento del presente.
La rinascita dell’Inghilterra nei due romanzi di Elizabeth Jane Howard che chiudono la saga dei Cazalet
Il 1945 è infine arrivato: anche in Inghilterra, come nel resto dell’Europa, l’euforia del momento si accompagna alla triste necessità di fare i conti con ciò che la bufera bellica ha travolto: sono trascorsi molti anni, non si può ripristinare un modello di vita che è stato frantumato, bisogna valutare il presente per ciò che è e provare ad accettarlo.
“Allontanarsi” è inevitabile, anche se molto doloroso. I bambini sono cresciuti e seguono le loro strade, le coppie fanno i conti con le assenze o le presenze vacue, la necessità di essere compatti di fronte all’urgenza della guerra non esiste più e le relazioni si sciolgono, i legami si disgregano.
Il quarto volume di Elizabeth Jane Howard è pervaso di malinconica rassegnazione, l’ironia prevalente negli altri romanzi lascia il posto alle note dolenti, all’inevitabilità del lutto che va superato per dare spazio alla ricostruzione di sé e del proprio vivere.
Home Page è il simbolo di un tempo concluso, perché tutto è cambiato.
“Tutto cambia” è infatti il titolo dell’ultimo volume, da pochi giorni disponibile in traduzione italiana.
Sono trascorsi dieci anni dalla fine della guerra, l’impresa di famiglia, passata nella mani dei tre figli è in forte declino, prossima al fallimento; ogni membro della famiglia ha ormai scritto il suo destino, allontanandosi dagli altri componenti, la morte della Duchessa ha segnato la fine della memoria del tempo passato, di un’epoca vittoriana in cui ogni cosa era al suo posto e nessun equilibrio veniva scardinato.
Il tracollo coinvolge tutti, chi più chi meno, ed è simbolicamente rappresentato dalla perdita di Home Page, la casa di famiglia che ha visto crescere tre generazioni di Cazalet.
Il compito di chiudere definitivamente la saga spetta a Rachel, la quale ha provveduto a dare un senso ai Cazalet sino a che le è stato possibile.
Dopo essersi addentrata nella vita dei nipoti del Generale e della Duchessa e delle loro famiglie, Elizabeth Jane Howard si congeda dai lettori e dai Cazalet allestendo un’ultima grande riunione di famiglia, in occasione del pranzo di Natale, per il quale tutti sono pronti a mettere da parte rancori e sconfitte per vivere ancora una volta l’atmosfera di Home Page, prima di ritornare definitivamente alle proprie vite.
La saga familiare è giunta al termine, i vent’anni trascorsi hanno cambiato il mondo e dunque anche i Cazalet, ai quali resta il ricordo di un tempo della propria vita in cui erano un tutt’uno, una grande straordinaria famiglia dell’alta borghesia inglese.
TITOLO : Tutto cambia
EDITORE : Fazi Editore
PAGG. 610, EURO 20,00