
Eshkol Nevo, di legami intrecciati, sciolti, riallacciati
Eshkol Nevo, lo scrittore israeliano più amato dell’ultima generazione, ha temporaneamente accantonato il romanzo per dedicarsi alla narrazione breve.
Il suo ultimo libro, “Legami”, è un insieme di venti racconti indipendenti l’uno dall’altro, ma implicitamente connessi dalla tematica dominante.
Tre sono le parole chiave necessarie per interpretarli: cuore, corpo, desiderio.
Il cuore in quanto luogo preposto per eccellenza alla generazione dei desideri, il corpo perché i desideri dei protagonisti sono molto fisici, il desiderio perché è il motore della vita umana.
Tutti i suoi personaggi indistintamente tendono alla realizzazione di un desiderio, non importa se improvviso o maturato nel silenzio per anni.
Questo li porta a intrecciare dei legami che coinvolgono il loro corpo, che solo in questo modo si manifestano per quello che sono realmente.
Come nella quotidianità così anche nel libro di Eshkol Nevo si alternano dolore e appagamento, serenità e cupezza, in un affresco molto realistico della nostra moderna umanità.
Il senso del desiderio in Eshkol Nevo
Che cosa muove la macchina inconscia del desiderio?
E’ un processo esclusivamente interiore o il contesto ne favorisce la genesi?
Nei racconti di Eshkol Nevo il contesto storico-geografico ammicca costantemente attraverso un pensiero, una riflessione, una parola anche rimasta in sospeso.
Il libro è stato pubblicato nel 2024, mentre l’ennesima guerra infuriava in Medio Oriente.
Impossibile staccarsene del tutto, il riflesso di ciò che accade all’esterno è vivido in alcuni personaggi, la cui vita è scandita da permessi e divieti per noi inimmaginabili.
Succede così che quando Alma annuncia al padre di aver conosciuto il ragazzo giusto per la vita si trova ad aggiungere un “non ti piacerà” perché è libanese.
I desideri di padre e figlia si accavallano e si annullano, trovare l’amore, vedere felice la propria figlia orfana di madre, superare barriere ideologiche, rifarsi una vita.
Sono storie di vite difficili da incasellare, fluide e sfuggenti, tanto che l’autore talora fa ricorso al finale aperto, quello che lascia al lettore il compito di immaginare una fine di qualsivoglia tipo.

Mal di movimento, informazioni che non combaciano
Oggi tutto si fa viaggiando, poiché con i mezzi di trasporto cerchiamo di far raggiungere a…Uomini e donne tra fughe e rincorse

Mal di movimento, informazioni che non combaciano
Nel vivere quotidiano abbiamo messo a tacere i nostri desideri: questo sembra emergere dalle pagine di Eshkol Nevo.
Schiacciati da lavoro, incombenze e famiglia dimentichiamo quanto sia importante che i desideri vengano nutriti.
Soprattutto se potrebbero essere gli ultimi: per questo Eyal porterà suo padre a Parigi per il concerto di Springsteen, un sogno mai realizzato.
E se la vita rimescola a caso le sue carte e un padre si trova nella impossibilità di crescere la propria figlia, il desiderio è il più potente che ci sia, un progetto d’amore per una bambina inconsapevole.
Si prova a fuggire dai desideri che possono creare dolore a chi non ha colpe, altre volte si rincorrono per anni, senza demordere, come è stato per Shikma, consapevole di quanto ogni cosa sia effimera.
Ma c’è un aspetto che deve prevalere su tutto, il non lasciare mai che sia troppo tardi per dire, parlare, fare, amare.
Se si è ormai anziani, burberi, litigiosi e talvolta incompatibili potrebbe sembrare che non ci sia più nulla da dire e condividere: non è così, a dimostrarlo è il momento in cui si viene sfiorati dal soffio della morte e si capisce che su tutto prevale solo il desiderio di rimanere ancora insieme, di non lasciarsi.
Tutto cambia, nel mondo di Eshkol Nevo
Non c’è nulla di immutabile nell’esistenza, ma non sempre i cambiamenti sono desiderati, attesi, rinnovati.
Cambiare il corso dell’esistenza della sua famiglia è il più grande desiderio di Mosh, la cui vita non ha nulla in comune con quella desiderata da giovane.
E’ pronto a farlo a qualunque costo, ma il suo volere non combacia con quello di Sagit e allora si arriva al punto di non ritorno, quello che segna il confine tra disperazione e speranza.
I personaggi di Eshkol Nevo non hanno nulla di eroico, cercano in se stessi la forza di ribellarsi, di ridisegnare una realtà nuova quando i meccanismi di difesa non funzionano più.
Verità e bugie si accavallano, i dubbi corrodono il quotidiano e lo rendono a volte invivibile, sino a che non si trova uno spiraglio per uscire dal meccanismo che stritola passato e presente.
A volte è la passione a travolgere ogni cosa, ad essere come acqua che si fa strada attraverso le fessure, obbligando a scegliere se lasciarla fluire o farsi travolgere.
Guy e Mika sono i protagonisti di una storia di amore e passione che identifica meglio di ogni altra la forza dei legami, giusti o sbagliati che siano.
A loro tocca decidere la strada da percorrere, la sofferenza da imporre o subire, la vita da vivere corrosi dal rimorso o dal rimpianto.
Tra l’inizio e la fine
Eshkol Nevo apre la raccolta di racconti con una relazione tra un padre e un figlio e la chiude con quella tra una madre e un figlio.
Due storie in cui il dolore si fa prepotente, fisico, tanto da comportare rinunce che si protendono nel tempo o una fuga in un luogo lontano e diverso, dove cercare di mettere a tacere la sofferenza.
In fondo, è questo il nostro più grande desiderio, che abbraccia anima e corpo e ci induce a continuare la ricerca: fuggire dal dolore, non ascoltarlo più nella sua ferocia.
Eshkol Nevo chiude con la possibilità di una sua concretizzazione, che non consiste nella rimozione ma nella compartecipazione, nel comprendere all’improvviso che c’è qualcuno che ci offre un abbraccio universale, senza distinzione alcuna.
- AUTORE : Eshkol Nevo
- TITOLO : Legami
- EDITORE : Feltrinelli
- PAGG. 320
- EURO 19,00 (versione eBook euro 11,99 – disponibile audiolibro)




