Fabrizio Guarducci, un viaggio alla ricerca della purezza

Fabrizio Guarducci si è formato nella concezione sociale e umana di Giorgio La Pira.

Dopo aver vissuto il movimento Underground alla fine degli anni Sessanta negli Stati Uniti e aver conosciuto Guy Debord in Francia, ha aderito convintamente al Situazionismo.

Ha fondato il Dipartimento di Antropologia culturale dell’Istituto Internazionale Lorenzo de’ Medici di Firenze.

Ha insegnato Mistica, Estetica e Tanatologia, dedicandosi interamente alla ricerca dei linguaggi come strumenti per migliorare l’interiorità dell’individuo e per trasformare in positivo la realtà che ci circonda.

È, inoltre, autore cinematografico, produttore e regista.

A questa già intensissima attività si aggiunge la pubblicazione di saggi e di romanzi, l’ultimo dei quali è “Il richiamo del sentimento”.

Fabrizio Guarducci scrittore

Nel vestire i panni dello scrittore, Fabrizio Guarducci ha scelto i più raffinati ed eleganti, nonché i più difficili.

Da sempre interessato al linguaggio come strumento per il miglioramento della società e dell’individuo, auspica una rivoluzione pacifica, al termine della quale  l’uomo torni a preferire le gioie dell’emotività delle parole alle gioie materiali.

Riscoprire la parola, godere, vivere e condividere il ‘verbo’ ci riporta alla nostra vera natura, purtroppo tante volte dimenticata.

Spingendosi oltre nella sua indagine sull’animo umano,  accompagna il lettore alla ricerca di un principio spirituale insito nel profondo, per riscoprire il senso e la gioia della vita.

Date queste premesse, nei romanzi di Fabrizio Guarducci non possiamo attenderci altro se non un’ulteriore estensione narrativa del suo pensiero, la ricerca di un verosimile che si è fatto così raro da risultare talora unico.

I suoi protagonisti sono individui colti nella loro autenticità interiore, tanto caparbi quanto discreti nel perseguire la ricerca del disvelamento interiore.

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Riscoprire i Catari e la loro verità ultima

Protagonista indiscussa dell’ultimo romanzo è Elvira, una giovane studiosa desiderosa di pubblicare un libro sulla società dei Catari, gli aderenti a un movimento religioso particolarmente attivo nella Francia meridionale tra il XII e il XIV secolo.

Considerandosi puri ( da qui il loro nome, derivato dal greco), rifiutavano la violenza in ogni sua forma, predicavano un culto lontano dalla ricchezza ostentata e dalla corruzione di Roma, si opponevano quindi al cattolicesimo del tempo.

Prontamente definiti un movimento ereticale, incorsero nella condanna del Tribunale dell’Inquisizione e furono oggetto di una Crociata voluta dal Papa tesa a sterminarli.

La povertà, la carità e l’umiltà da loro predicate disturbavano profondamente un clero ormai abituato a vivere nell’agio e nella ricchezza, pronto a istituire la vergogna della vendita delle indulgenze per bramosia di denaro.

Tra imprigionamenti, torture e roghi che arrivarono a bruciare centinaia di persone contemporaneamente, il movimento del Catarismo si estinse lentamente, lasciando però memoria della sua predicazione, insolita per quei secoli.

L’Elvira di Fabrizio Guarducci ha studiato a fondo il movimento ed è pronta per il suo libro.

E’ però il suo editore a nutrire dei dubbi: quale seguito di lettori potrà avere un libro del genere nel mondo odierno?

Chi può essere ancora coinvolto, come lo è stata lei, nelle vicende di uomini e donne che rinunciavano a tutto, ai beni materiali e alla proprietà, vivendo di preghiera e di elemosina?

Elvira è però convinta che la riscoperta di questi principi possa portare al miglioramento di sé, all’individuazione di una gioia più profonda di quella che appare superficialmente.

 “In un mondo sempre più consumista, abbiamo bisogno di riscoprire valori umani autentici. I Catari vivevano in pace, senza bisogno di leggi o guardie. La loro moralità era innata.”

Sapendo che nella Francia meridionale sono custoditi testi antichi forse rivelatori, manoscritti mai presi in considerazione come testimonianze, programma un viaggio che la porti nei luoghi dove vissero quegli uomini e quelle donne, vittime di un’insensata Crociata.

Il romanzo di Fabrizio Guarducci si intreccia col romanzo di Elvira

Il misterioso Vangelo di Giovanni l’apostolo è già di per sé un forte richiamo, ma sono i testi chiamati Kephalaia e Pistis Sophia a scatenare la sua ricerca, sino ad ipotizzare la possibilità di un collegamento tra la figura della Maddalena e il senso della sua ricerca.

Troppe sollecitazioni si affollano nella sua mente dopo aver visitato biblioteche e chiese fondate dai Templari a Firenze.

Conscia del valore che le parole possiedono, purezza, riscatto ed emozione diventano la bussola per il suo viaggio non solo nel mondo dei catari, ma anche in se stessa.

Dopo Siena, la sua città, e Firenze l’aspettano città francesi come Carcassonne e il suo Centre d’étude cathare.

Ancora non sa, Elvira, che quello sarà il viaggio che cambierà la sua vita.

Il suo sapere si fa sempre più ricco e diversificato, perché studiare i Catari la porta ad affrontare lo gnosticismo, con i suoi principi celati tra simboli e allegorie.

Più conosce i Catari più si convince che la loro era una filosofia di vita, basata su una visione del mondo che, con i debiti accorgimenti, potrebbe essere valida anche nel presente, per cambiarne gli aspetti peggiori.

Fabrizio Guarducci scrive il suo romanzo seguendo Elvira passo dopo passo, mentre essa stessa costruisce il suo, tra dubbi e rivelazioni improvvise.

La sua ricerca le appare come un gigantesco puzzle da completare, con rimandi continui ai testi antichi che si intrecciano tra loro e si svelano nella loro complessità.

Fabrizio Guarducci: il viaggio interiore svela la verità

Nel suo secondo viaggio in Francia Elvira esplora i cammini di cui ha letto nei documenti studiati, tocca con mano i luoghi ripercorrendoli, facendosi sempre più conscia che la sua sta diventando una profonda ricerca interiore.

A darle questa consapevolezza è un giovane anonimo che compare talvolta nelle sue giornate, prima a Siena e poi in Francia.

Di lui non sa nulla, ma decide di affrontarlo, di farsi spiegare chi è e cosa cerca.

Dopo questo incontro, ricco di spunti interiori, tutto cambia per Elvira, anche la sua ricerca.

Al ruolo di studiosa appassionata ne affianca un altro, quello di una donna che sta cercando di dare un senso alla sua esistenza, un senso che sembra combaciare con i principi sepolti da otto secoli insieme ai catari.

La vita va vissuta abbandonando il superfluo per dare spazio all’essenziale; il tempo va visto come circolare, destinato a riportare il passato come parte del presente.

Nemmeno la verità è più qualcosa di unico, il traguardo finale: conta di più il cammino fatto con la ricerca, con la visione sempre più chiara della purezza.

Grazie al giovane enigmatico Elvira è riuscita a trovare i pezzi mancanti del suo puzzle, a concludere la sua ricerca e il suo libro.

Quest’ultimo è pronto a raggiungere gli animi di coloro che sapranno coglierne il senso, così come Elvira è pronta per coltivare le sue passioni dell’anima.

Nelle ultime intensissime pagine del suo romanzo Fabrizio Guarducci ci indica una via da seguire per trovare anche noi il senso profondo del nostro vivere, della nostra quotidianità.

“È la ricerca di una condizione di vita che ci riporti alla nostra autenticità, alla nostra capacità di sentire, di emozionarci.

 Siamo sommersi dai pensieri, dai rumori, dalle ansie e dalle bramosie della materia.

Ma se imparassimo a ritrovare i luoghi in cui siamo stati felici, ripercorrere quei cammini in cui ci siamo sentiti vicini a noi stessi, a quel senso di pace che spesso dimentichiamo, allora sì, potremmo ritornare alla purezza, liberarci delle incrostazioni dell’animo.”

• AUTORE : Fabrizio Guarducci
• TITOLO : Il richiamo del sentimento
• EDITORE : Lorenzo de’ Medici Press
• PAGG. 184
• EURO : 15,00