Gabriella Kuruvilla e un’insolita Milano
Si chiama Gabriella Kuruvilla ed è nata a Milano, sebbene il suo cognome dal suono esotico testimoni le lontane origini paterne, indiane per la precisione.
Conosce da sempre questa città, la abita e la vive, nonostante il fatto che i suoi orizzonti vadano bel oltre i confini di una metropoli.
Laureata in architettura, poi giornalista professionista e collaboratrice free lance di importanti testate italiane, oggi Gabriella Kuruvilla si dedica con passione alla scrittura narrativa e alla pittura, i suoi territori preferiti.
Come scrittrice ha esordito sotto pseudonimo nel 2001, per poi pubblicare col suo nome romanzi e racconti, anche per bambini.
Gabriella Kuruvilla in una Milano “fuori dagli schemi”
L’ultimo suo romanzo,“Milano, fin qui tutto bene”, è il risultato di un lavoro sul campo nella sua città, che l’ha portata ad attraversare strade e quartieri solitamente poco osservati da milanesi e non, perché lontani dall’idea tradizionale della grande città.
Milano è la piazza del Duomo, i Navigli, la settimana della moda, le grandi mostre e i grandi eventi.
Per Gabriella Kuruvilla Milano è anche altro, è un mondo che si snoda tra quartieri che poco si conoscono, come via Padova o Corvetto, luoghi in cui le tradizioni di periferia hanno lasciato spazio ad una nuova umanità, quella multietnica degli ultimi anni.
Che cosa, in verità, va davvero così bene in questa parte della città?
La vita non sembra essere così facile per i quattro protagonisti di questo romanzo, legati tra di loro soltanto dalla casualità di un incrocio di oggetti e da un sistema di vita in cui sono inglobati.
C’è un soppalco in legno che fa da fil rouge tra quattro storie, un oggetto insolito ma a quanto pare assai utile a chi deve fare i conti con problemi di spazio, in case anguste e spesso sovraffollate.
Il viaggio a cui Gabriella Kuruvilla ci introduce comincia con la storia di Anita e del suo bambino, nel quartiere di via Padova, che incrocia la sua storia di madre con quella di una giovane nomade residente in un campo ai margini delle abitazioni dove vivono immigrati di ogni nazionalità.
Sarà poi Samir l’egiziano a diventare protagonista principale, ma insieme a lui poco alla volta emergono dalle pagine della scrittrice i volti e i caratteri di Gioia, Pietro,Marco, Stefania, Tony…
Ognuno di loro ci accompagna nel suo viaggio personale in queste strade vissute e condivise, dove ci si parla, si scambiano battute, si creano piccole comunità all’interno di un mondo che appare ormai lontano anni luce dalla città che tutti conosciamo attraverso le pagine patinate dei giornali.
Ecco, Gabriella Kuruvilla ci dà gli strumenti per aprire la porta di questo mondo multiculturale e comprenderlo non solo nella sostanza ma anche nella forma: particolare attenzione è infatti data al modo in cui questi personaggi si esprimono, con una mescolanza di lingue e di dialetti, di slang e di gerghi che costituiscono l’aspetto forse più imprevedibile di questa scrittura.
Mani fredde e bianche? Attenzione al fenomeno di Raynaud
Il Fenomeno di Raynaud è una manifestazione abbastanza comune tra la popolazione, specie quando le temperature…Un incontro speciale: Gabriella Kuruvilla e i giovani studenti
Mani fredde e bianche? Attenzione al fenomeno di Raynaud
Contesto reale in cui si sviluppano verranno portate dalla scrittrice nelle scuole, per regalare agli studenti uno spaccato di vita reale, in una società che sta mutando così rapidamente che non riusciamo a fissare nel tempo un’identità solida, ma ci dobbiamo accontentare della fluidità del presente.
Nell’ambito di una bella iniziativa che si ripete da anni grazie al Salone del Libro di Torino,”Adotta uno scrittore”, agli studenti di alcune scuole viene concessa la possibilità di ospitare per una serie di tre incontri scrittori che raccontino loro il lavoro che svolgono, il senso che possono ancora avere la scrittura e la lettura per le nuove generazioni.
La scrittrice milanese sarà ospitata da una scuola di Racconigi, nel cuneese, e si confronterà sul campo con le richieste di questa nuova generazione, anch’essa sempre più multietnica, sebbene molto distante dalle problematiche della grande città.
Le storie dei protagonisti del romanzo diventeranno più reali e vissute, serviranno a definire i confini di un mondo che va ben al di là delle pagine di un romanzo e costituisce la sostanza del domani dei giovani.
Con Anita , con Samir, con Tony e soprattutto con Gabriella sarà più facile capire se davvero, per i ragazzi di oggi, “fin qui tutto bene”.
TITOLO: Milano, fin qui tutto bene
EDITORE: Laterza
PAGG. 180, EURO 12,00